giovedì 14 settembre 2023

Echi di fine estate.

 

 


 

La raccolta nocciole di quest'anno si può dire conclusa. Complessivamente abbiamo conferito 300 chili, e per essere un anno di magra, anzi magrissima, è andata bene. Sino a lunedì 12 settembre siamo stati gli UNICI ad aver raccolto e portato nocciole in azienda. Non si è fatto vedere letteralmente nessuno. Probabilmente intorno a fine mese si farà vivo qualche raccoglitore delle quote più alte. Noi la nostra parte l'abbiamo fatta - compresa la pulizia del terreno, che io eseguo indipendentemente dalla produzione annuale -

In molti mi chiedono dei ghiri. Se fanno molto danno, se mangiano troppe nocciole eccetera. So che in paesi più o meno vicini al mio, ad esempio Ucrìa, la razzia di nocciole da parte di questi malefici animali è drammatica tanto da aver quasi cancellato l'economia storica basata appunto sulla coltivazione del nocciolo. Da me fortunatamente la situazione è del tutto sotto controllo. I ghiri ci sono ma l'ammanco di nocciole è davvero basso: circa sei-sette per intera cassetta da quindici chili.

Mi dicono anche che questa bestia sarebbe sotto protezione animalista. Non ne comprendo il motivo specifico, dato che non ha predatori e fa esclusivamente danno. Paradossalmente forse è più utile il topo, dato che ha una collocazione precisa nella catena alimentare, ramo-animali selvatici. 

 

 

Altre notizie di metà settembre sono: la raccolta-salvataggio delle mele. Poichè erano abbondanti e non volevamo farcele mangiare una per una dagli uccelli, ne abbiamo raccolte tre casse in largo anticipo. Stanno maturando bene e bisogna aver cura solo di esaminarle ogni tanto per buttare quelle due o tre marce.

 


 

 

Anche l'uva ha dato qualche piccola soddisfazione. Ben lungi dai chili e chili dello scorso anno, ne ho strappata un bel po' alle colombe che se ne nutrono quando non siamo in vista. Decimata già dalle piogge torrenziali di maggio e dal vento micidiale di scirocco di inizio giugno, la nostra cara vecchia uva di piccolo calibro costituisce un allegra variazione ai fichidindia:




 

I fichidindia, dicevo. Anno ricchissimo con frutti sodi e numerosi. Alle 6 e trenta di mattina vado a raccoglierli a lato della statale. Ce ne sono di due tipi, arancioni e rossi. Mancano i verdi, che comunque gradisco meno perchè sanno di poco, generalmente. E' già la quarta volta che vado a prenderli e mi piace constatare quanti soldi ho risparmiato. Trovarmeli pronti freddi di frigorifero a fine pranzo mi dà un piacere indescivibile.





 

I pomodori continuano a produrre malgrado la peronospora li abbia colpiti per tutta l'estate e anche prima. Abbiamo fatto diverse bottiglie di salsa e il resto è andato a finire nelle insalate. Cetrioli: nulla di cui lamentarsi. Melanzane: a volontà - adesso le piante si stanno "calmando", prima non riuscivamo a stargli dietro.




 

Le olive promettono bene. Gli alberi hanno un carica degna di riguardo. I pessimisti dicono che da qui a novembre c'è ancora troppo tempo per cantare vittoria. Questo è vero - tuttavia almeno nel mio terreno il problema potrebbe essere solo un attacco da parte della mosca olearia. La proprietà infatti non subisce i venti fortissimi da nord, nord-ovest essendo riparata al 100% da una cresta collinare. Mi aspetto abbondante olio, quest'anno.





Questo settembre sta viaggiando molto sull'asciutto. Niente pioggia, poco umido, zero zanzare, fresco la sera e tutto sommato anche durante il giorno la temperatura è mite, sopportabilissima: e per dirlo io...

Sono andato diverse volte al mare. Infrasettimana le spiagge sono tornate deserte e l'acqua, tiepida, è un incanto. Vado a fare il bagno molto sul presto e resto a nuotare oltre 40 minuti, tanto è bello il contatto con il mare - il mare dei miei vent'anni.

Niente meduse nè catrame nè sabbia di cui non ti liberi. La vecchia cara ghiaietta semi fine di granito tipica di queste parti, qualche gabbiano e montagne verdi a fare da sfondo.

Non mi stanca mai questo "mio" territorio pieno zeppo di vita e di ricordi. Lo raffiguro nei miei acquarelli e vorrei che durasse così immutato per sempre.


Energia Tirrenica, cm 23 x 31



Il piccolo club nautico a S.Gregorio di Capo d'Orlando, ME - cm 31 x 41

 

 



Prima luce dell'alba sulla spiaggia, cm 31 x 41