venerdì 22 febbraio 2019

Allenamenti invernali, in bilico tra ricordi e progetti di viaggi nuovi.



In posa ai giardini del parco della Villa Reale di Monza;
in fondo, l'opera d'arte contemporanea di Giancarlo Neri
sulla "solitudine dello scrittore"



Non sono sparito perchè sto male, anzi tutto il contrario. Con l'inizio del nuovo anno ho messo in pratica un nuovo comandamento: trascorrere ogni giorno almeno due ore all'aperto - e lo sto mantenendo.
Da gennaio ad oggi ho percorso oltre 1000 chilometri in bici da corsa, sempre avanti e indietro sulla ciclabile del canale Villoresi di cui al post precedente - e sempre da solo.

Nelle ultime uscite ho superato i 100 chilometri spingendomi sino alla meravigliosa ciclabile che costeggia il Ticino, asfaltata e sicura. Così ho fatto un sopralluogo-amarcord presso l'opificio abbandonato di Vizzola dove passai l'ultima notte al ritorno del viaggio in Lapponia del 2012.
Chi mi segue da allora forse ricorderà questa foto:



Accampato all'interno di una fabbrica abbandonata,
Vizzola Ticino


Era la sera del 4 giugno 2012. Uscito dall'aeroporto di Malpensa cercai un posto opportuno per la tenda e lo trovai tra quelle mura. Il contachilometri della bici segnava 5511 Km percorsi attraverso sette nazioni, tutti a forza di pedali.

Oggi l'edificio appare così:







Internamente, il punto esatto in cui ho passato la notte risulta impraticabile. E' intervenuto un crollo completo del tetto e il pavimento è cosparso di macerie.





Mi ha fatto un certo effetto aggirarmi tra le rovine in una fredda e soleggiata mattina. A me piacciono i posti abbandonati, figuriamoci se vi ho lasciato anche dei ricordi. Ho ripreso la bici e fatto ritorno meditando sulla fragilità delle cose e soprattutto della vita.

STARE BENE E' UNA COSA CHE DIAMO PER SCONTATA,
INVECE DOVREMMO BACIARE PER TERRA
SE SIAMO IN GRADO DI GODERCI LA VITA
E DI VIAGGIARE, AD ESEMPIO


E' tuttavia ora di guardare anche avanti. Ho passato un bel po' di tempo al computer a tracciare il percorso del viaggio del 2019: un tour paesaggistico e fotografico per inseguire la Bellezza in quanto tale -







Questo viaggio misura oltre 1300 chilometri e dovrebbe svolgersi tra la Corsica e la Sardegna. Sempre con la formula degli accampamenti in tenda all'insegna dell'avventura e della fotografia.
Appena finito tornerò in Sicilia a occuparmi della mia terra - e francamente non vedo l'ora.

Sto bene, mi sento felice e con il sangue frizzante.

Come faccio ad annoiarmi ?






5 commenti:

  1. Wow, che bravo!
    Sono contenta che trascorri tanto tempo all'aperto e in modo che ti piace.

    Io in Sardegna e Corsica non sono mai stata, ma prima o poi proverò a visitarle (ai tempi dell'università programmavo di visitare la Corsica ma poi non se ne è fatto niente...)

    Hai degli articoli su di te in svedese? Si vede nella penultima foto! :D

    Buon fine settimana :)

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    1. Ah già, avevo incorniciato un articolo di giornale svedese che riguardava il viaggio del 2012.

      Lo chiamo "l'angolo dell'autoglorificazione" !

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  2. All'epoca cioè sette anni fa quel tetto era perfetto! Non c'era per terra neanche una tegola rotta.
    È curioso: altre coperture adiacenti sono ancora in ottimo stato.

    A me fanno ancora più paura gli alberi. Mi viene il pensiero che si rompano rami a causa del vento e cadano proprio sulla tenda.

    Magari uno sta attento a mille cose che fai "outdoor", poi muori o finisci paralizzato perché un imbecille con il SUV ti c'entra in pieno sulle strisce pedonali a duecento metri da casa, mentre eri uscito a comprare un pacco di biscotti....

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  3. Aaaah quindi non vai più in Calabria?? in Sardegna ci sono alcuni rifugi di pastori sul mare e non molto lontani dalla strada ma lontani abbastanza per dormire tranquilli, in uno ci ho passato 5 giorni, ed è stata la prima volta che abbiamo fatto il bagno senza il costume dato che a poche centinaia di metri vi era una cala del tutto isolata e selvaggia e non vi è traccia di vita umana a parte una vespa lungo il tracciato ridotta a "fossile".
    Unico difetto L'assenza, ovvia, di acqua da bere io ho sopperito con un boccione di vino che si trovava nel rifugio e cucinavamo con l'acqua del mare.
    ecco il link di google foto del nostro viaggio in sardegna
    https://photos.app.goo.gl/kl8oqNpgna7gmOLZ2
    le foto del rifugio iniziano dalla pseudo granita.
    se ti interessa ti posso dare le coordinate
    Ps se non dovesse funzionare il link ecco le foto sulla pagina facebook.
    https://www.facebook.com/249504645147061/photos/?tab=album&album_id=1369404596490388

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    1. Fornitemi le coordinate via email: se il capanno si trova sulla mia rotta andrò a verificare se avete lasciato tutto in ordine! :-DDD

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