I ciclamini lasciano il posto ai papaveri. Maggio splendido, almeno fino adesso. Abbiamo fatto parecchi barattoli di marmellata di arance rosse e Kumquat. Dovrebbe bastare per tre mesi.
Ho raccolto tutte le rare arance bianche che ho potuto. I cedri sono numerosi ma quest'anno stranamente privi di sapore. Le nespole sono da record; l'albero superiore vicino alla vasca di irrigazione ne sta preparando una carica smodata, spaventosa. Se solo avessi uno zainetto antigravitazionale potrei raggiungere i rami più alti e raccoglierle a mano senza danneggiarle, per venderle.
sopra: le rare arance bianche; marmellata di arance rosse
sotto: nespole a volontà
Tra le cose più importanti che ho fatto, il decepugliamento del sentiero in salita che porta alla sorgente e la pulizia di quest'ultima. Manca solo da collocare il tubo nel pozzetto.
Questo lavoro è stato reso più facile dalle temperature ancora miti, magnifiche. Io al di sotto dei 25 gradi potrei rivoltare montagne.
Ho decespugliato anche grande estensioni di agrumeto in basso. So che erba e felci ricresceranno - tuttavia non con la stessa altezza, ed eviterò che l'erba troppo alta si corichi orizzontalmente, cosa che rende lo sfalcio molto più difficile.
Mi piace ogni momento della giornata, ma soprattutto la mattina. La prima luce sugli aranci, e qualche nuvola bassa che sfiora la collina.
Poi colazione e uscita per comprare il pane dal forno a legna sulla statale, con quell'odore di legna bruciata che si sparge fuori, ancora nella frescura del nuovo giorno.
Il sole non è cattivo, implacabile. Respiro bene e ho piena forza dopo le numerose sedute di camminata veloce alternata a corsa. Non immaginavo un adattamento respiratorio così efficace.
A breve telefonerò per la vendita delle arance, che attendono numerose sui 150 alberi.