mercoledì 29 gennaio 2014

Sogno o realtà?


Capita a tutti di fare di quei sogni che ti lasciano male, con un senso nebuloso di disagio per l'intera mattina se non per l'intera giornata - tipo quando sogni di dover ripetere certi esami universitari, perchè quelli superati a suo tempo "non sono più validi". Oppure quando sei a scuola e devi dare la maturità, e le materie che hai preparato non corrispondono a quelle ufficiali, e tu sei il solo a saperlo.
Sono tanti i sogni angoscianti, e spesso ci accompagnano per tutta la vita - per fortuna sporadicamente.

Piove da giorni. Mi sono risvegliato in piena notte col rumore del temporale - poi mi sono riaddormentato. E ho sognato che ero ancora al lavoro, il mio lavoro di prima. Ero in santa pace che facevo il mio dovere quando a un certo punto l'amministratore delegato, un settantenne nevrastenico e perennemente agitato, mi accusava di aver falsificato le timbrature e di prendermela comoda, con pause troppo lunghe e riposi ingiustificati. Mi braccava e mi teneva d'occhio. L'aspetto angosciante era proprio questo: prima quell'uomo non mi calcolava neanche. Ma adesso aveva acceso i riflettori su di me.
"La tengo d'occhio", "La controllo", diceva.

Mi sono svegliato con un senso fastidioso di ansia e di oppressione. Ho fatto colazione e approfittando di una tregua della pioggia sono uscito all'aperto e mi sono messo a spaccare legna per la stufa. Mi piace prepararla la mattina stessa, la legna - in modo da trovarmela pronta per la sera.
Sono rientrato a casa con due belle cassette cariche di legna e ho guardato in alto, verso la montagna. Gli alberi sono ormai tutti spogli, tranne olivi e querce. Restano verdi a lungo qui, le querce.

Ho acceso il cellulare e ho visto che oggi è il 29 gennaio. Tra due giorni ricorre il secondo anniversario del mio ultimo giorno di lavoro, da impiegato dipendente intendo. Due anni e sono ancora qui - non mi sono smaterializzato, non mi sono dissolto. Due anni.

Mi è venuto da ridere.

Le nuvole in alto, grige gravide d'acqua da scaricare, passavano basse e veloci, sfilacciate dal vento.
...
...
Sto ancora sognando ?

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