Sveglia alle 7, e non ha nessuna importanza che sia sabato o domenica. Stiamo raccogliendo nocciole a tutto spiano. 500 chili circa, dal 18 Agosto. Cinque o sei ore chinati sulla terra, palmo a palmo.
Il caldo non fa più paura, anche se gli "esperti" meteo strombazzano ancora notizie allarmistiche: sotto gli ombrosi noccioli si lavora bene; inoltre il sole non ha più la forza che aveva a Luglio - chi vive in campagna queste cose le sa.
E' una droga, la raccolta delle noccioline. Sembra non finire mai. Sembra un gioco, ma che non va sottovalutato: chi ha problemi anche minimi di schiena o di sciatica è meglio che non si cimenti.
Le ombre del mondo sono lontane, distanti. Quando non si raccoglie, si cucina e si mangia - cose essenziali per la vita. Tutto il resto è aria fritta. Oddio, adesso sto scrivendo sul blog - cosa forse meno essenziale...
La Terra continua a dare, seppur stanca. Pomodori da record, ormai a chili, da non saper che farsene. E seppur striminziti dalla siccità, qualche fico è arrivato anche quest'anno sulla tavola:
Stamattina sono davvero stanco. Sono giorni che lavoro ininterrottamente, e ho deciso di darmi una mattina di tregua. Ho steso le nocciole ad essiccare al sole; innaffiato l'orto; raccolto frutta e pulito in casa. Mi sono concesso anche una granita ai gelsi neri, che adoro.
Nel bar dove vado la preparano perfetta, non troppo zuccherata.
Poi torno a casa e raccolgo un po' di uva, che già mi parla di Settembre -
Vedo passare auto cariche di turisti che vanno via. Il Grande Esodo è in pieno svolgimento. E penso che la mia vita è molto diversa da allora, quando dovevo recarmi con il cappello in mano a chiedere di firmare il foglio di permesso.
Essere padroni del proprio tempo; dire "ora mi riposo" è una grande conquista.
Lo dicono anche degli esperti in questa materia:
E oggi pomeriggio ? Riprenderò a raccogliere nocciole. Finirò per sognarmele la notte.
Però: che bello...