sabato 11 dicembre 2021

Pioggia incessante, ulivi potati, stufa e filmati da godere al caldo e in casa.

 

 



Le ultime foglie gialle-arancioni che resistono sono quelle del vecchio albicocco, giù in basso. Noci, noccioli, castagni sono quasi del tutto spogli. Piove da giorni e la campagna è satura d'acqua da non poterne più. Una piccola frana intervenuta stanotte ha invaso di pietre mezza sede stradale; con la Micra sono riuscito a passare - camion o furgoni non potrebbero e a brevissimo dovranno provvedere -

Le parole d'ordine sono: legna, stufa, calore. Legna in casa, abbondante e ben riposta in cassette - in modo da non doversi recare in cantina a prenderla quando piove. Stufa che va a regime da mezzogiorno in poi - stamattina addirittura dalle 10. Calore che conforta e rimuove il tasso d'umidità in casa.

Casa-rifugio in cui dipingo, leggo, cucino. Ieri sera ho fatto un risotto al vino e funghi cotto su stufa a legna che è venuto un capolavoro; l'ho gustato mettendo in sottofondo la Passione di San Matteo di Bach. Emozione indescrivibile, esaltata dalla pioggia scrosciante.

Nei rari giorni di sereno ho fatto un mare di cose. In particolare sono riuscito a potare tutti e quattro gli ulivi giganti da cui abbiamo ottenuto l'olio quest'anno. Il lavoro è delicato perchè si sale in alto sulla scala - l'importante è agire con calma, procedere senza premura. Totale 9 ore. Che soddisfazione non aver impiegato maestranze esterne - "e questo è un problema..." - "e però io pensavo...": sentir sempre blaterare di problemi e difficoltà per spianare la strada a un aumento della tariffa oraria. Chi fa da sè fa per tre - quanto è vero.





sopra: tre dei quattro ulivi giganti potati quest'anno


Ora piove di nuovo e nel pomeriggio/notte dovrebbe scaricarsi un inferno d'acqua. Il gatto (la gatta) superstite è in casa e mi ha rubato il posto sulla sgangherata poltrona dell'Ikea. Metto un altro pezzo di legna d'ulivo in stufa; esce un po' di fumo che permea la stanza d'odore di rifugio di montagna, anche se questa più che altro è collina scoscesa -

Si prepara un pomeriggio di beata nullafacenza in cui terminerò di leggere l'ennesimo diario in inglese di chi ha fatto mezzo giro del mondo in bici- poi passerò a guardare un documentario Youtube sulla strada dei Gulag nell'estrema Russia occidentale.

E per finire, due filmati che voglio godermi quando mi sarò riappropriato della poltrona: il computer IBM 370 esaminato dentro e fuori - una di queste macchine si trovava al comune di Catania presso cui lavorava mio padre; da piccolo mi affascinava tremendamente:

 


 

E un cartone animato di fantascienza degli anni '80 che trovavo meraviglioso: Galaxy Express 999. Attraversato da una vena palpabile di malinconia che è la stessa in cui mi piace, spesso e volentieri, sguazzare.

 




4 commenti:

  1. dovrei concedermi anch'io più spesso qualche momento di sana solitudine. Ho guardato i primi fotogrammi del cartone animato e dalla grafica mi ricordano molto i personaggi di capitan Harlock, magari nei prossimi giorni di festa approfondirò, tanto per ritornar bambino.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Era un cartone a. diverso dai soliti. Un treno che viaggiava nello spazio; strani pianeti e ancor più strani abitanti; un legame curioso tra il ragazzino e la donna più grande di lui, Maisha. E come ho detto, una certa malinconia. Lo adoravo.

      Elimina
  2. Siamo vecchi.
    Io mi sono riguardato "star blazer" e "la stella della senna".
    Ho iniziato con "Conan" ma dopo i primi episodi ho lasciato perdere.

    Un computer simile a quello l'ho ho usato nella mia prima azienda per programmare in assembly per lo Z80, ma era già super-vecchio allora. Era un'azienda rimasta parecchio indietro (infatti poi è fallita).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quelle unità a nastro erano assurde. E poi la grafica, i materiali, il loro odore...

      Elimina