Un caldo orrendo e insopportabile venuto dall'Africa ci ha oppresso per settimane; ha avuto fine solo l'altro ieri 8 luglio. Resistendo stoicamente abbiamo portato avanti l'orto e il lavoro nel noccioleto. Ho rimosso più di 250 crescite ai noccioli e restano "solo" 5000 metri q. da decespugliare.
Le melanzane, i cetrioli e i pomodori sono a regime. Grandioso raccolto di cetrioli Tasty Green e primi pomodori Cuore di Bue:
Il caldo di cui dicevo ha fatto maturare qualche fico nero in anticipo. Una sorta di anteprima inaspettata di agosto:
Pochi giorni fa ho impiegato tre ore di seguito per decespugliare a filo tutti i terrazzamenti intorno alla casa; non ne potevo più di vedere ortiche ed erbacce. Il risultato è di tipo "estetico", ma mi pone in una condizione mentale piacevolissima: quella dell'ordine, della campagna un po' anche villino, non soltanto terra e sudore e caos dilagante. Anche l'occhio, il solo occhio, vuole la sua parte.
Anche la grande vasca di irrigazione è stata ripulita dalle alghe, e il rumoreggiare dell'acqua nel manufatto pulito si fa musica:
Voglio approfittare delle temperature sensibilmente più basse (26 gradi contro i 31 di prima) per decespugliare l'ultimo pezzo di terreno, quello più in alto. Per rimuovere gli ultimi rami rotti di nocciolo e tagliare le crescite agli oltre 100 rimanenti.
Con il clima che si è imposto - e spero che duri - vivrei qui 1000 anni. Sono passato dalle gambe di piombo alla voglia di correre e saltare. Dalla fatica di alzarsi dalla sedia per prendere una forchetta al proposito di rivoltare mezza montagna a suon di decespugliatrice.
E' un fugace periodo di perfezione. I terrazzamenti a posto, l'orto a posto, la salute a posto, il gatto felice, noi felici, il buon cibo, i cieli trasparenti.
Il culmine sono le passeggiate attorno casa - alle ore 20 quando la luce è già da sera in questa parte di montagna che è in ombra; e certe nuvole tinte di arancione e sospese sul mare mi ricordano un lontanissimo autunno.
Sì, fa caldo anche qui dove sono adesso... finalmente in Italia, da mia madre. In particolare, qui agognamo la pioggia.
RispondiEliminaBellissime foto, e contenta che si sia, seppur lievemente, rinfrescato...
Bellissime le passeggiate serali :)
Buona estate :)
Da quelle tue parti le zanzare in questo periodo dovrebbero essere una piaga, ne rammento avvisaglie già a fine aprile. Peccato perché i luoghi fluviali dell'Italia settentrionale sono bellissimi.
EliminaBuonissima estate a te, a voi.
Qui in Sicilia paradossalmente neanche il minimo problema di siccità... anzi mi sembra che le sorgenti nei dintorni siano più copiose.
Ordine, pulizia, sicurezza sono diventati, per una moltitudine di ebeti sinistra(n)ti, dei tabù.
RispondiEliminaOvviamente sopravvivere in disordine, sporcizia, insicurezza è molto più facile, anzi è... casuale e questo lassismo per spannometrici problematici esistenziali lassisti è molto allettante, affascinante.
Un piccolo Eden frutto di molto lavoro e pregevole impegno.
Tanto di cappello, messer Lupo Libero!
Io ho notizie di "comuni" a sfondo agricolo in cui proprio l'atteggiamento anarcoide dei componenti ha portato alla disfatta. Perché quando, mettiamo, io mi alzo alle 6 e mi faccio un culo a spicchi e poi vedo che un altro si alza alle 9 e fa un quarto del mio lavoro- ma la sera a cena dobbiamo mangiare UGUALE. Ecco, sta qui il problema di tutte le comuni, e del perché non funzionano. A meno che non si fissano e rispettino regole precise fin dall'inizio. L'ordine è la disciplina non sono concetti di sinistra, comunque.
EliminaPochissime comuni, quelle con autodisciplina, sono sopravvissute. Col GAS ci riforniamo da una di esse dove... sono rimasti solo i fondatori tedeschi, gli italiani sono andati via tutti.
EliminaGran parte di esse sono esplose dopo essere state degli eccellenti generatori di odio per lassismi, disordine e fancazzismo reciproco.
Da questo punto di vista sono state misurazioni della realtà molto importanti.
Nella bassa modenese, ieri, l'arcobaleno Atlantico della Sera, riportava 42 gradi.
RispondiEliminaUn caldo orrendo con siccità che dura da quasi due anni.
Per gran parte delle culture poco o nulla raccolto.