Un post a distanza di oltre un mese per riassumere la campagna nocciole 2022 - com'è andata - cosa abbiamo ottenuto -
Ebbene, abbiamo iniziato a raccogliere dal 14 agosto, 7 giorni su 7 o quasi, per 30 giorni consecutivi. Gli alberi apparivano ben carichi, anche se meno dell'annata eccezionale del 2020, che forse resterà anche unica.
Subito dopo ferragosto è arrivata una malefica perturbazione che ha causato undici temporali soprattutto notturni con scarico di una quantità immane di pioggia - la quale ha sollevato maledizioni indicibili sia per la perdita di tempo sia per la tema che le nocciole si rovinassero marcendo internamente. Com'era prevedibile l'erba è subito salita ai cieli rendendo necessario decespugliare di nuovo vaste aree - per non parlare delle zanzare che si sono moltiplicate e diffuse a milioni.
Tenendo duro, decespugliando, indossando camicie a maniche lunghe, reti finlandesi per la testa, spray alla citronella, siamo infine riusciti a "piegare" l'impresa. E abbiamo raccolto oltre 1300 chili.
Le nocciole fortunatamente non si sono rovinate dopo la pioggia e il contatto con la terra umida. Marcio analizzato all'1,5%, un valore bassissimo. Niente di paragonabile a quanto accaduto 4 o 5 anni fa, quando quasi non le compravano neanche più, tanto erano compromesse.
Quindi è andata bene.
La fine di settembre ha visto l'arrivo dell'autunno celebrato come da tradizione con una piccola grigliata di carni locali - e quest'anno sembra davvero che le temperature siano "autunnali" - non da estate prolungata. Certe notti il termometro scende già a 14 gradi, con mia grande gioia e aspettativa di riaccensione stufa a legna entro la metà di ottobre.
La fine della raccolta nocciole mi ha dato un po' di tempo libero per riprendere la bici con cui ho percorso un centinaio di chilometri - e per raccogliere qualche ficodindia cresciuto ai lati della statale. Provo un certo gusto in queste raccolte a bordo strada fatte all'alba. C'è chi nei dintorni questi buonissimi frutti li compra a 5 euro al chilo.
Con questi fichidindia abbiamo in parte fatto per la prima volta la marmellata. A basso tenore di zucchero e senza aggiunta di pectina addensante, è risultata un successo grazie anche alla ricetta suggerita e già sperimentata da amici.
in alto e in basso: la prima marmellata di fichidindia
L'orto continua a produrre cetrioli, melanzane e pomodori anche se le piante mostrano segni evidenti di stanchezza. I noccioli continuano a perdere foglie e la sera soffiano venti freschi/freddi.
Una mattina sono andato al mare, su un tratto deserto di spiaggia nei pressi di Capo d'Orlando. Le scuole hanno riaperto anche in Sicilia, il 19 settembre - e il pullman giallo con la scritta Comune di x - Scuolabus, contribuisce a quell'atmosfera d'autunno e di conclusione definitiva della stagione calda.
Cosa che non mi dispiace per niente e mi genera un languorino di gioia.
Tra le tante meraviglie che invidio della Sicilia sono proprio i fichi d'india,ne sto tirando su uno con poche speranze,quest'anno ha buttato quattro pale,l'anno prossimo mi accontenterei di qualche fiore,frutti impossibili alla mia latitudine,ciao
RispondiEliminaI fichidindia sembrano dei dessert naturali, hanno un sapore tutto loro - sono considerati tipicamente siciliani ma in realtà furono importati dalle Americhe, come le agavi e la bouganvillea, che è di origine brasiliana. Circa 6 anni fa piantai una pala di f. ora divenuta una pianta adulta; per la prima volta quest'anno ha prodotto i primi frutti- due sono caduti in terra, uno l'ho mangiato.
EliminaUn saluto.
Di fatto sono considerati una pianta infestante, tanto sono robusti e "prolifici".
RispondiEliminaStasera prima serata fresca.
RispondiEliminaPurtroppo, nonostante le previsioni, solo qualche minuto di pioggia, stamani.
Solo qualche temporale a metà settembre, poi solo aridità.
Ormai sarà almeno un anno e mezzo di siccità, qui. Orribile.