Ieri 6 di marzo ho compiuto 40 anni. Dovrei interrogarmi, fare bilanci, se ho fallito, se ho vinto ? Questo lo dirà la vita, sul lungo termine. Ho messo da parte le grandi domande e le grandi filosofie, e ho festeggiato in modo semplice, con una crostata casalinga alla marmellata di arance amare. Poi frittelle siciliane e birra. Mi sono goduto il pranzo con i miei ritmi, assaporandolo e gustandolo; è passato poco più di un mese da quando mangiavo durante l' "ora d'aria" con l'occhio all'orologio ogni tre minuti e il sedere pronto a scattare su dalla sedia per rientrare nei ranghi. Questo fatto di pranzare con calma è già di per sè un dono inestimabile.
Cielo nuvoloso e animo in ansia per la partenza imminente – la vita cambierà ancora, a breve. Ore di lavoro al computer per tirare giù indirizzi di ostelli, calcolare distanze, individuare scorciatoie geografiche e far quadrare i conti del viaggio in bici. Il mio primo compleanno da uomo libero e un grande regalo: un'avventura attesa da 14 anni; cosa desiderare di più ?
Cielo nuvoloso e animo in ansia per la partenza imminente – la vita cambierà ancora, a breve. Ore di lavoro al computer per tirare giù indirizzi di ostelli, calcolare distanze, individuare scorciatoie geografiche e far quadrare i conti del viaggio in bici. Il mio primo compleanno da uomo libero e un grande regalo: un'avventura attesa da 14 anni; cosa desiderare di più ?
però mi sembra un pò troppo frugale, almeno una birra al bar con qualche maschio per parlare di banalità e geografia femminile te la potevi concedere
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