domenica 11 marzo 2012

From Italy to ?

Ieri otto ore di sistemazione bagagli nelle borse, un incubo. Borse anteriori troppo cariche e wobbling eccessivo a prua. Elimino pesi, sposto, scambio, mi stresso oltre ogni limite: dovevo iniziare queste operazioni chirurgiche e snervanti una settimana fa; è una lotta contro le leggi fisiche della statica che poi però avranno a che fare con la dinamica; avrei voluto avere una macchina che comprime la materia, e un'altra che abbassa la gravità a 0,7 – ma siamo sul pianeta Terra e si sono fatte già le dieci di sera. E' seguita una notte semi-insonne che porta altri piccoli consigli che metto in pratica stamattina. Oggi sembro stravolto, con gli occhi di fuori.
Il problema di un viaggio con partenza a marzo e destinazione Nord Europa sta nel dover trasportare una valanga di roba - praticamente capi di vestiario tecnici (e non) per tre stagioni, per le condizioni del tempo e le temperature più svariate, dai 5 gradi sottozero ai +30. Molto peso e molto volume, quindi. Numerosi vestiti li ho acquistati su Internet nel corso degli ultimi due anni, dopo innumerevoli ore di ricerca per reperire esattamente quello che volevo a minor prezzo. Tra questi: l’unico  berretto che non mi fa sudare o surriscaldare la testa. E’ di Haglofs, marca svedese. La giacca in Goretex ultraleggera, sempre di Haglofs, in grado di sopportare pioggia e neve senza fare una piega. I guanti antivento specifici per ciclismo della Gorebikewear. Una calzamaglia per ciclismo invernale, per procedere anche con temperature molto basse. Un paio di guanti da neve economici ma caldi e impermeabili (almeno spero) acquistati al Decathlon.
Accessori per la salute ecc.: Neo-Nevral per i prevedibili mal di testa dovuti al vento e Plasil per la nausea causata dall’alimentazione estranea e indigesta. Glysolid per le parti che hanno la sfortuna di stare a contatto con la sella sette ore al giorno. Spazzolino, dentifricio, filo interdentale; praticissimo e confortante alcol lavamani in gel; cerotti, trattamento ustioni/abrasioni, disinfettante. Sapone da bucato e asciugamani rigorosamente in microfibra. Qui i maledetti elementi pesanti sono il Glysolid e il sapone da bucato con il suo portasapone.

Leggero e dignitoso, il fornelletto Coleman F1 Power da 7000 Watt alimentato a propano e butano – da me già testato a temperature sottozero. Pentola di alluminio, padella, posate di plastica e cucchiaio di legno; tagliere leggerissimo di plastica per manipolare alimenti con un minimo di igiene.
Caffè solubile, cioccolata in polvere e non; gli adorati e calorici biscotti inglesi Digestive; Cognac in fiaschetta per i momenti di sconforto.

La D7000 insieme alla sua costellazione di accessori, lenti, filtri e caricabatterie: il tutto pesa maledettamente, ma come faccio a rinunciare alle foto a 16 Megapixel che sforna e che mi fanno piangere dalla gioia ? Un Hard disk da 500 GB per archiviare le immagini digitali. Di queste cercherò di produrre copie di backup supplementari su CD-Rom e sul server Adrive, che bontà sua offre a tutti 50 GB di spazio gratuito.

La bici avvicina le persone, che vogliono sapere chi sei e cosa stai facendo: ho predisposto un album di foto di montagna dimensioni 10x15 per socializzare e far conoscere la bellezza delle Alpi italiane attraverso le mie escursioni. Su CD ho masterizzato in formato pdf la stessa galleria fotografica, ma in versione più estesa e con didascalie in inglese. Per la lettura: libro ‘Le Metamorfosi’ di Apuleio, corposo ma leggero nel peso e nei contenuti. Una mia piccola riflessione: chi glielo doveva dire ad Apuleio che il suo libro sarebbe stato letto da un deficiente che viaggia in bicicletta 1852 anni dopo ? (!!!).

Carte geografiche: mappa completa della Germania in scala 1:300000 della Freytag & Berndt; mappa delle piste ciclabili danesi; favolosa carta Michelin della Svezia; Polonia del Nord. Per i brevi tratti italiani ho fatto semplici fotocopie che butterò via una volta usate. Calcolatrice Casio per risparmiare tempo evitando di fare fiumi di addizioni e sottrazioni a mano. Blocco note/diario di viaggio.Tessera Ostelli della Gioventù – sono dovuto andare sino a San Donato Milanese per ritirarla. Ipod/radio della Philips da 16 GB acquistato per 55 euro su Internet – messo fuori produzione l’anno scorso, il modello nuovo non so perché costa il doppio a parità di memoria. Contiene brani degli Eagles, British-pop, musica classica e l’intera Divina Commedia letta e commentata. E’ rimasto spazio anche per le canzoni del Ventennio, anche queste da usare nei momenti di sconforto.

Altro materiale che pesa: le magiche e indispensabili chiavi esagonali; chiave per raggi; pinza di medie dimensioni; due camere d’aria; pompa; guanti di vinile; straccio di cotone; lubrificante al Teflon di alta qualità e di gradevolissimo profumo: sinceramente penso che lo userò anche come deodorante per le ascelle.
Infine, navigatore per auto cui ho asportato la ventosa. Per evitare di comprare il modello specifico per bici fabbricato da Garmin e costosissimo (210 euro). Questo l’ho trovato in offerta a 80 euro, e lavora egregiamente. Per uscire dai grandi centri urbani evitando di vagare senza direzione disperato per diverse ore - per reperire gli ostelli senza interpellare mille persone lungo la pubblica via.

Tutto il materiale è stato disposto nelle borse da bici: il portapacchi posteriore sopporta due borse in poliestere spalmato di fabbricazione tedesca, della Ortlieb, da 20 lt l’una – vero capolavoro di impermeabilità e utilizzate dai cicloviaggiatori di tutto il pianeta; un borsone impermeabile per il materiale da cucina e i rifornimenti alimentari; il saccoletto da +20° a -5° della Mountain Equipment, inglese; il materassino auto gonfiante Thermarest e la tenda a igloo da due posti a doppio telo della Bertoni, mod. Mistral, dotata di cuciture termo nastrate e di sei tiranti antivento. ll portapacchi anteriore sopporta due borse da cicloturismo da 15 lt l’una più un paio di stivaletti leggeri di gomma per non infangare orrendamente le scarpe d'uso corrente. Sopra si trova la borsa per manubrio della Ortlieb, impermeabile, che custodisce la macchina fotografica e tre obiettivi opportunamente protetti dagli urti.
Il materiale c’è. Adesso la parola passa alla buona volontà, alla salute fisica e alla lucidità mentale.
E alla resistenza dei portabagagli di Littoria.
Avevo pensato di acquistare un computer portatile da viaggio di piccole dimensioni, ma poi non l'ho fatto: troppo peso e troppo costoso. Finirei per passare ore a collegarmi a Internet o dannarmi l'anima per problemi informatici. Quindi aggiornerò il blog dove e quando sarà possibile.
La partenza è fissata per domani all'alba. In solitaria.

2 commenti:

  1. Buon viaggio! io per socializzare invece dell'album di fotografie avrei portato qualche scatola di profilattici..

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  2. -il tubetto del dentifricio è mezzo pieno, non ti basterà mai
    -il colore del tagliere, verde come la striscia a mezza parete delle scuole elementari, fa passare la fame
    -non hai portato il cavalletto??
    -nella foto al bivacco noto un pessimo uso della profondità di campo, non riuscirai a socializzare con quel materiale, ha ragione Assay std solution.
    -potevi cogliere l'occasione per leggere qualcosa di serio tipo
    "l'equazione di dio" invece no, apuleio, che tra l'altro è
    conosciutissimo nei paesi scandinavi (vedrai che con le
    metamorfosi socializzerai)
    - come musica io avrei portato il concerto di musica contemporanea con il "tacet" in partitura
    -non hai portato la cartina di lonate ceppino, potresti perderti al ritorno
    -i guanti sono in lattice non in vinile, i 33 giri sono in vinile, sei anche un chimico
    -perchè la c dei +10 gradi è minuscola? hai comprato un sacco a pelo dai cinesi?
    - a parte la carta igienica che non ti basterà mai come il dentifricio, cosa sono quelle 3 supposte a fianco del pettine?
    -il duce affianco al manganello telescopico...dai....su...
    -con la foto di littoria in bianco e nero, non si vede il nastro rosa!

    vai e goditela fino in fondo, non pensare alle mie minchiate!

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