sabato 21 aprile 2012

Dolce Svezia

   Sono in Svezia da dieci giorni. Un Paese che mi ha aperto subito le porte, al di la´ dei pregiudizi, del fatto di pensare che si abbia a che fare con persone fredde e inospitali, nazionaliste e poco inclini al sorriso. Viaggiare e`anche questo. Viaggiare in bicicletta e`soprattutto questo: entrare in contatto realmente con la gente, oltre che con la strada metro per metro. In Svezia ho chiesto di piantare la tenda e sono stato invitato a dormire in casa. C´e`stato chi mi ha offerto la cena, chi una doccia calda, chi la colazione, chi tutto questo insieme. Spesso ho dormito nelle piccole case di legno che gli svedesi possiedono poco distante dall`abitazione principale, salvandomi dal freddo e dall`umido che in questa stagione sono ancora notevoli, e i proprietari sono arrivati a scusarsi per il fatto che il locale non era abbastanza pulito, o perfettamente riscaldato. Una sera avevo superato la citta`di Motala, dove l`ostello era chiuso; avevo concluso una tappa lunga ed ero stanco. Chiedo presso una casa se posso piantare la tenda fuori - mi aprono due ultraottantenni che mi fanno dormire nella stanza di una delle loro figlie. Ho visto nei loro occhi la gioia di dare ospitalita`, il senso di serenita` che emanava da queste persone, che al di la` della loro eta`hanno dimostrato di possedere realmente una "mente aperta". Il mattino dopo, quando ci siamo salutati, nevicava - io avevo la faccia bagnata, e non era solo per la neve. Non li dimentichero`mai.
Quello che cerco di dire e`che la Svezia mi ha dato non soltanto pittoreschi paesaggi di conifere e betulle, fattorie e strade poco trafficate, ma anche un calore umano che francamente mi ha sbalordito.

   Ultimamente il tempo e`peggiorato, ha nevicato per due giorni qui nella regione del Dalarna. Ieri sera mi sono rifugiato sotto una tettoia di legno coperta su tre lati - ho montato la tenda sotto di essa salvandomi dalla nevicata e dal vento. Mi sono addormentato ascoltando musica classica al canale P2 della radio svedese, pensando che la strada verso il nord e`ancora lunga.

   Adesso sono a Borlange, in ostello. Stamattina sono stato intervistato da due giornalisti per un giornale locale. Volevano sapere la mia rotta, la mia destinazione.
Verso Nord, ho detto. Al di la`dell`immaginaria linea.

Mi scuso se non rispondo ai commenti, ma non ho tempo. Avevo paradossalmente piu`tempo quando ero al lavoro!
Saluti a tutti dal km 2865.

3 commenti:

  1. per me non hai piu' tempo perche' ora sei in Topolonia e non sai piu' dove guardare con tutto quel ben di dio che ti circonda.. per il resto devi smetterla di ascoltare le radio massoni, la Svezia è la patria del Symphonic Metal!

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  2. James Taylor non va bene, John Denver fa schifo, la musica classica e`da buttare via...ma che DUE COGLIONI!
    ...ma veramente CHE DUE COGLIONI!!
    Mi va di ascoltare Toto Cutugno ? Non sono arrivato a questo punto, ma se mi aiuta a macinare strada e pedalare meglio ben venga!
    La musica country o il british pop aiutano perche`sono note calde, incoraggianti, allegre. La radio svedese e`splendida per la musica classica, non e`quel bubbone radical chic che abbiamo in Italia e che si chiama Radio TRE.
    Se la sera mi aiuta a dormire snebbiandomi la testa dagli input ricevuti durante il giorno, ben venga!
    In ogni caso la musica e`importante, ma non essenziale - la vera musica la fa il fruscio delle ruote sulla strada della liberta`.

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  3. guarda se ti portavi anche jim croce te ne facevo tre di coglioni!!

    la musica è personale, per me è una specie di altro senso, come il gusto o l'olfatto...ognuno ascolta quello che vuole, se ti aiuta ti puoi ascoltare ballate sul wyoming mentre sei in svezia è bella per questo!

    pensavi di fare un viaggio così accompagnato solo da complimenti e invidie? dai qualche critica per far uscire un attimo di stress lombardo ci vuole no?

    ps
    io ho tutto di taylor, denver e croce....però è come se uno straniero fa un viaggio e si porta de andrè, minghi e de gregori...che due coglioni!

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