mercoledì 21 maggio 2014

P > 3 bar: chiedo troppo?


"Le tare del carattere italiano sono il semplicismo, la faciloneria, il voler credere che andrà tutto bene."
Mussolini



Lupolibero è stato in silenzio-blog per un po' di tempo; Lupolibero non è solo belle foto belle gite belle escursioni tutto bello tutto a posto; Lupolibero era maledettamente incazzato.

In questa campagna abbiamo dato l'anima, abbiamo faticato per ripristinare, ricostruire, rifare, risanare un pezzo di terra devastato dall'incuria e dalla tircheria miste a ignoranza. E ci siamo riusciti.
Non ne avevo mai parlato, ma il momento più bello in assoluto della mia ( nuova ) vita in questo luogo è stato quando la scorsa estate, alla fine di luglio, ho fatto la prima doccia calda.
Tutto qui? Così felice per una doccia? Si, felice perchè il cemento per costruirla l'ho impastato anch'io sotto il sole cocente dell'estate; e le piastrelle e i sanitari e lo scaldacqua ci sono costati un occhio della testa pur non essendo materiali di gran pregio.
E felice perchè per la prima volta in 150 anni era entrato in questa casa qualcosa di utile. Una vittoria contro la grettezza miserabile di chi ci aveva preceduti ( i grandi anziani "saggi" ) e aveva ridotto terreno e fabbricato a una pattumiera.

Lo scaldacqua a gas: magico meraviglioso apparecchietto che si accendeva quando richiamavo acqua calda, e che aveva sempre funzionato a meraviglia come un soldato fedele. Chiedeva solo una pressione della rete idrica non inferiore a 3 bar - neanche tanto.
Come me, come noi, non chiedeva tanto.

La pressione dell'acquedotto si è mantenuta ottimale sino alla fine dello scorso marzo, quando ho notato una diminuzione del 20-30%. Ma la doccia calda potevo farla ancora.
Due settimane fa il crollo drastico: dai rubinetti aperti al massimo usciva un rigagnolino stentato.
E l'incantesimo si è rotto. Fine dell'acqua calda.

Ora io non pretendo che mi portino l'ADSL via cavo a fibre ottiche; nè altri lussi da chalet del Trentino.
Ma l'acqua è l'acqua.  L'acqua è quello che ancora ci differenzia dal terzomondo.
Qui non siamo nell'agrigentino o in provincia di Siracusa dove l'aridità regna sovrana. Qui ci sono sorgenti, piove tantissimo, ci sono boschi, insomma l'acqua non può mancare.
La rete idrica risale a 50 anni fa e la sua manutenzione è clamorosamente affidata a un solo operaio 55enne; l'unico a sapere più o meno dove si trovano i vetusti tubi in metallo seppelliti appunto 50 anni fa. Quest'uomo trotta dalla mattina alla notte da un capo all'altro dell'intero territorio comunale, che è uno dei più vasti dell'intera provincia di Messina. E deve scovare probabili perdite in improbabili tubazioni. Senza un cercametalli, senza strumenti di rilevazione della pressione. L'uomo dei miracoli. L'eroe dell'acquedotto.

Mi sono incazzato perchè:
- non mi sta bene pagare per avere un disservizio di questa portata
- lo Stato spende milioni di euro per gli immigrati di MareNostrum e se ne frega dei cittadini senz'acqua
- ho dato l'anima per questo posto e il risultato è: infrastrutture primarie da terzomondo
- mi sono sentito dire che "è stato sempre così" quasi a giustificare fatalisticamente la cosa:
( non è vero, perchè dal 2011 il Comune ha assicurato un buon servizio idrico rispetto al passato )
- mi sono sentito dire che "l'acqua scarseggia perchè è quasi estate", che è una colossale stronzata:
( l'estate scorsa la pressione dell'acqua era costante e più che sufficiente, niente da obiettare )

Chi afferma queste cose lo fa per accettare il problema anche sapendo che è sbagliato. Per non agire e non far nulla si preferisce dire che "le cose stanno da sempre così" = tipica mentalità da meridionali che io non accetto e non accetterò mai. Preferisco andarmene da qui piuttosto che pensare in questo modo.

Infatti avrei venduto l'intera proprietà per 20mila euro da quanto ero incazzato.
Poi ieri l'uomo dei miracoli ha fatto il miracolo. Ha individuato non so quale pozzetto occultato sotto i rovi impenetrabili alti due metri e ha riportato la pressione al livello iniziale. 
Adesso l'acqua esce meglio di prima, sembra spinta da un motore. Meglio di così non si potrebbe.

(( Applausi, facce contente, strette di mano, complimenti, cassetta di arance in regalo  ))

Tutto bene quindi? Gran finale a tarallucci e vino?
Contento e felice, certo. Ma io una capatina dall'assessore la faccio.
Per parlare bene dell'eroe, e ringraziarlo per l'intervento, che era già il terzo in un mese e mezzo.
E per fare capire che sarebbe ora che i soldi in questo paese uscissero anche un po' per gli ITALIANI.
Forse non servirà a nulla - forse la rete idrica festeggerà i cento anni, ma io ci vado e mi faccio sentire.
Pressione > 3 bar.
Chiedo troppo?


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