sabato 8 novembre 2014

Omaggio all'Etna.




Etna nord. Lave del 1614 a ovest di Monte Spagnolo.


Il paesaggio siciliano attraverso la lente. 12 immagini del suo fulcro essenziale, l'Etna.
Da qualunque versante, a qualunque quota c'è sempre fonte di ispirazione sul grande vulcano alle cui pendici sono nato. Sull'Etna ho vissuto momenti meravigliosi, queste foto sono un omaggio umile e insignificante alla sua bellezza. Nel 2015-2016 ho intenzione di documentare fotograficamente questa montagna a 360 gradi e in tutte le condizioni climatiche possibili.

 Etna, inverno 2014. I rifugi forestali costituiscono un appoggio indispensabile ad escursionisti e fotografi di paesaggio. Colgo l'occasione per rammentare a scout e avventori vari che non è il caso di lasciare bottiglie smezzate di aranciata o succhi di frutta (tra l'altro di basso prezzo) dopo l'uso del rifugio. Nessuno berrà mai da quelle bottiglie nel dubbio che le bibite siano state contaminate. Quindi per favore gentili signori amanti della natura, rimettetele nei vostri zaini e riportatele a casa vostra !


Distese laviche antiche ( 1536 ) a Feudo Annunziata, Randazzo, Etna nord.



Etna nord, Contrada Rocca Mandorla.
Campi lavici e monti Nebrodi sullo sfondo.


Monte Spagnolo, Etna nord m.1547.
Uno degli innumerevoli crateri spenti, ricoperti di boschi, alla
luce di una nebbiosa mattina invernale.


Isole di vegetazione sulle lave del 1981.
Etna nord, contrada Cardillo, m.1400 - Inverno 2014.


Ricoveri rudimentali per pastori a monte dell'abitato di Randazzo, Etna.


Randazzo (CT), rudere di antico edificio religioso.
Sullo sfondo, il cono dell'Etna.


 Etna, versante nord est. Pini larici travolti dalle colate laviche
nei pressi di Piano Provenzana. Settembre 2014.


Luce dell'alba sui crateri sommitali ripresi da
Rocca della Valle, m.2840. Etna, versante di nord est.

giovedì 6 novembre 2014

Luci del nord. Immagini e pensieri.


  Mi diverto a ricordare, e tiro fuori dal cassetto altre immagini del Nord. In viaggio si è diversi, si è altri-se- stessi. Si scoprono, è vero, capacità di adattamento e risorse che non credevamo di possedere. In viaggio e sulla strada c'è spazio per la contemplazione, ma occorre essere comunque vigili. In viaggio, e solo in viaggio, a me succede una cosa: acquisto una capacità sottile e precisa di radiografare la gente e i suoi pensieri. Ne leggo le intenzioni, ne percepisco l'intima serenità o anche meno nobili sentimenti. La chiamo X-raying people, questa capacità. Probabilmente deriva da quel meccanismo che si innesca sulla strada e che va sotto il nome di sopravvivenza. E vale come già detto anche per la persona che conosco da una vita: me stesso.

 Svezia. Una casetta per i bambini dotata di mulino a vento.
Queste case di legno in miniatura sono diffusissime in tutto il paese,
e qualche volta mi è stato offerto di passarci la notte.

Svezia. Servizi pubblici per camionisti nell'estremo nord del paese.
Norvegia. Cavalli e fienili lungo i fiordi.
Norvegia, isola di Andoya. Tempesta proveniente da sud.
Norvegia. Magazzini di pescatori nei pressi di Sortland.
Norvegia, paesaggio di fiordi al tramonto.
Norvegia. Le case di legno di Risoyhamn

Norvegia. Nubi temporalesche sul fiordo di Finnsness
Trasferimento sulla motonave Hurtigruten

Norvegia. Risoyhamn dopo il temporale si specchia sul mare.
Fiordi norvegesi a sud di Tromso.
Baracche di pescatori sul fiordo di Skibotn.

In viaggio si possiede un altro sè. Si avanza sulle vere onde della vita.
In viaggio possiamo piangere, ridere, sorridere come mai facciamo nel resto del tempo.
Abbiamo poche cose con noi. Abbiamo ridotto l'esistenza all'essenziale.
Una bicicletta è stata la nostra nave. Noi il suo skipper.

Sappiamo che non avremo niente da rimpiangere.
E ricorderemo quel sorriso sincero davanti all'obiettivo come fosse ieri.