Avevo un gran desiderio di rivedere l'Etna. Ho scelto un lungo percorso che si snoda sui versante nord e ovest del grande vulcano - due giorni di silenzio assoluto, aria trasparente, odori e colori di primavera che ho cercato di rappresentare attraverso la lente della macchina fotografica e, come sempre, con un breve racconto.
9 giugno. Dopo aver pianificato il percorso grazie a un'ottima cartina per escursionisti pubblicata di recente, ho raggiunto Randazzo, acquistato panini e altri rifornimenti, e fermato la macchina al cancello forestale Pirao, sul versante settentrionale.
lungo la strada da Randazzo a contrada Pirao |
Il mio obiettivo è raggiungere il rifugio forestale di Monte Maletto, a metri 1700 di quota. Chi legge da tempo questo blog forse ricorderà una mia escursione di marzo 2014 nel corso della quale non raggiunsi questo rifugio a causa di neve, nebbia e soprattutto di un cartello mancante.
Il report si trova in questa pagina.
Lasciata l'auto, mi incammino di buon passo lungo la strada in terra battuta che guadagna quota; ammiro ancora una volta le lave del 1981, poi passo attraverso boschi di abeti e ombrose faggete - il profumo dell'aria è intenso, puro. Il silenzio è rotto soltanto dallo scricchiolare della sabbia vulcanica sotto gli scarponi.
sottobosco di felci nei pressi del cratere di Monte Spagnolo |
Procedo per diverse ore sulla pista altomontana; poi imbocco finalmente la deviazione per il rifugio, adesso finalmente segnalata ( anche se si potrebbe fare di meglio ).
Il rifugio di Monte Maletto è l'unico che sorge a distanza di oltre un chilometro dalla pista principale. Immerso in un fitto bosco odoroso di resina, trasmette una sensazione di isolamento molto forte. Qui ci si sente davvero soli nella natura: in poche parole, ciò che mi fa più felice.
Dopo le 14 iniziano tuoni spaventosi e si scatena un acquazzone violento con tanto di grandine. Mi godo il temporale da dietro la finestra del rifugio, scaldandomi una tazza di caffè solubile.
davanti al rifugio solitario di Monte Maletto, Etna ovest |
in alto: pioggia fuori - io al riparo.
Rumore d'acqua sul tetto e fornelletto acceso:
mi pare che si chiamino "momenti Nescafè".
Alle 15 il tempo è ancora perturbato, ma c'è qualche apertura. Decido di proseguire sulla carrareccia che dal rifugio si inoltra in salita nel bosco, poi si arresta bruscamente sul fronte lavico del 1976, dal quale la mole dell'Etna appare in tutto il suo splendore.
Aspetto che il temporale si allontani prima di collocare il treppiede, per timore che possa attirare fulmini, e trascorro l'intero pomeriggio a fotografare e fare il pieno di silenzio e di bellezza.
una piccola isola di vegetazione
risparmiata dalle lave del 1976
Si avvicina l'ora dorata dei fotografi. I venti d'alta quota hanno raccolto le nuvole in prossimità della cima dell'Etna, modellandole a formare quella che viene chiamata una "piccola contessa".
La luce si abbassa e scava ombre nei canaloni di lava. Anche gli uccelli tacciono, e il silenzio è rotto soltanto dal rumore dell'otturatore - lo si potrebbe sentire a chilometri.
La lunga sessione fotografica mi regala infine quest'immagine magnifica che ricorderò per sempre.
Nikon D7000, ob. Sigma 8-16 mm @ f/11 1/80 sec.
100 iso; exp. combinata -1.7, 0, +1.7 EV
e recupero basse luci in postproduzione
Calato il sole, riattraverso il bosco in discesa ormai quasi immerso nel buio. Dopo cena, stendo il saccoletto sul pavimento e passo una notte tranquilla.
Il mattino dopo, sveglia alle 5. Il cielo è pulito e l'aria fresca. Riprendo la lunga via del ritorno tra boschi, orizzonti infiniti e lave antiche e recenti sulle quali caparbiamente la natura cerca di riprendersi il suo spazio.
L'ultima immagine è forse emblematica: una piccola quercia cresciuta sulla lava. Faccio una sosta per mangiare qualcosa, prima di rientrare a recuperare l'auto e concludere questi bellissimi due giorni di primavera che ho vissuto sul grande vulcano. La prossima escursione ? Forse a settembre, vedremo. Neanche il tempo di rientrare a casa che ho già riaperto la cartina...
Lupolibero
eccezzionale ... desidererei avere un contatto con i protagonisti di questa bella escursione il mio recapito telefonico 3895724361
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