Luglio mese di lavori pesanti. Il noccioleto da ripulire; i rami rotti da segare e riporre in legnaia; l'orto da curare; la spesa da fare.
Ci vorrebbe una terza persona deputata solo a occuparsi della casa e della trasformazione dei prodotti della terra in conserve eccetera. Sarebbe magnifico ritirarsi a casa a mezzogiorno e sera e sedersi a tavola senza dover cucinare, ufficio che io non amo particolarmente.
La prima cosa che faccio la mattina alle 7 e 30 è recarmi alla vasca per aprire l'irrigazione all'orto:
sopra e sotto: la vasca per l'irrigazione
e l'orto assetato
L'acqua fluisce - litri su litri: meno male che non devo pagarla. Ormai è tutto in produzione tranne pomodori e melenzane, ma per i primi manca poco.
Melenzane
Le melenzane stanno producendo sempre più fiori, che sono violetto chiaro, molto belli:
Sedani e prezzemolo sono robusti e abbondanti:
La settimana scorsa mi sono recato in campagna sull'Etna presso un mio caro zio. Nel suo orto ho reperito una pianta di menta che non avevo mai visto; ne ho portato con me qualche stelo e l'ho trapiantata nel mio orto.
Questa varietà l'ho identificata come Menta Arvensis o Campestre. Possiede uno stelo a sezione quadrata e un sentore di agrumi:
in alto: una delle piante di M.Arvensis che ho messo a dimora;
raccomando: per trapiantare la menta occorre farlo con tutte le radici
sopra: la tradizionale Menta Siciliana,
dalle foglie verde chiaro e più spesse
A seguito delle piogge di giugno c'è stata una sorpresa: qualche porcino ha deciso di venire fuori. Questo l'ho trovato semplicemente aprendo il cancello per uscire a comprare il pane; ovviamente è stato subito utilizzato:
Mi piace tantissimo uscire per le mie piccole tradizionali commissioni: pane, formaggio e birra, chè io senza birra non vivo.
Adoro quelle botteghe ai margini del paese, dove si posteggia senza nessuna difficoltà e mi conoscono da anni.
In una di queste c'è un odore caratteristico di alimentari e detersivi, una miscela inebriante che mi riporta al passato - io da piccolo che accompagnavo mio nonno quando andava a fare la spesa. Fino a non molti anni fa sul vetro del bancone c'era ancora un foglio di carta con l'elenco dei prezzi in Lire.
Non ci sono parole per descrivere l'odore del pane caldo che mi riempie la macchina; e la bontà di certe provole dei Nebrodi:
Tuttavia c'è anche da lavorare, e quando la temperatura oltrepassa i trenta gradi è dura. Abbiamo messo a posto circa la metà del noccioleto.
Bisogna prima decespugliare, poi togliere pianta per pianta le crescite alla base della ceppaia e infine rimuovere eventuali rami rotti dal vento durante l'inverno.
I noccioli sono circa trecento; le crescite le rimuovo con una forbice di alto livello e fabbricazione svizzera. Occorre mantenere queste preziose forbici sempre in efficienza dato che si tratta di un lavoro faticoso = più efficacemente taglio e prima finisco.
sopra: un nocciolo in zona incolta
con le crescite ancora da rimuovere
Le forbici della FELCO che uso per tagliare
le crescite
in alto a sinistra: noccioleto da ripulire
in basso: la stessa zona fotografata dopo l'intervento
Pur rischiando di essere ripetitivo, riporto l'immagine di come appaiono altri settori di noccioleto ripuliti e no:
zona a lato della vasca
sopra: noccioleto ancora incolto a monte della vasca.
Si tratta della parte con pendenze maggiori ma anche
la più bella dato che ci sono in mezzo vecchi ulivi
e sentieri panoramici dove mi reco in compagnia
della gatta quando non dorme:
( Regressione: è tornata a dormire sul pergolato
come quando aveva un anno ! )
Oggi pomeriggio metterò mano alla decespugliatrice e inizierò a ripulire l'ultima parte, quella "montana"; agisco di pomeriggio perchè c'è meno sole in quella zona.
Conoscere la propria terra vuol dire anche conoscere la distribuzione della luce e dell'ombra nel corso della giornata, per evitare di faticare più del necessario.
Alle volte la stanchezza e il caldo mi fanno pesare questi lavori che faccio sulla terra; tuttavia sono io a stabilire quando è ora di smettere, e da qui a fine luglio ho tutto il tempo che voglio.
I lavori di campagna non seguono la logica del "tutto e subito"; vanno ponderati ed eseguiti con misura come le manovre nautiche (non come quella del comandante Schettino, beninteso !).
La sera arriva sempre con il suo fresco e i suoi profumi. Dell'aperitivo che mi concedo ne ho già parlato; ma ci sono altre cose piacevoli come il profumo della Bella di Notte che cresce a lato della ex stalla.
Lo sento a decine di metri di distanza.
Una tra le tante cose belle, e immutabili, di questo posto -