lunedì 16 luglio 2018

Luglio di lavori, tra mille cose belle che scandiscono le giornate.







Luglio mese di lavori pesanti. Il noccioleto da ripulire; i rami rotti da segare e riporre in legnaia; l'orto da curare; la spesa da fare.
Ci vorrebbe una terza persona deputata solo a occuparsi della casa e della trasformazione dei prodotti della terra in conserve eccetera. Sarebbe magnifico ritirarsi a casa a mezzogiorno e sera e sedersi a tavola senza dover cucinare, ufficio che io non amo particolarmente.

La prima cosa che faccio la mattina alle 7 e 30 è recarmi alla vasca per aprire l'irrigazione all'orto:




sopra e sotto: la vasca per l'irrigazione
e l'orto assetato






L'acqua fluisce - litri su litri: meno male che non devo pagarla. Ormai è tutto in produzione tranne pomodori e melenzane, ma per i primi manca poco.






Melenzane



Le melenzane stanno producendo sempre più fiori, che sono violetto chiaro, molto belli:






Sedani e prezzemolo sono robusti e abbondanti:






La settimana scorsa mi sono recato in campagna sull'Etna presso un mio caro zio. Nel suo orto ho reperito una pianta di menta che non avevo mai visto; ne ho portato con me qualche stelo e l'ho trapiantata nel mio orto.

Questa varietà l'ho identificata come Menta Arvensis o Campestre. Possiede uno stelo a sezione quadrata e un sentore di agrumi:




in alto: una delle piante di M.Arvensis che ho messo a dimora;
raccomando: per trapiantare la menta occorre farlo con tutte le radici




sopra: la tradizionale Menta Siciliana,
dalle foglie verde chiaro e più spesse




A seguito delle piogge di giugno c'è stata una sorpresa: qualche porcino ha deciso di venire fuori. Questo l'ho trovato semplicemente aprendo il cancello per uscire a comprare il pane; ovviamente è stato subito utilizzato:









Mi piace tantissimo uscire per le mie piccole tradizionali commissioni: pane, formaggio e birra, chè io senza birra non vivo.
Adoro quelle botteghe ai margini del paese, dove si posteggia senza nessuna difficoltà e mi conoscono da anni.
In una di queste c'è un odore caratteristico di alimentari e detersivi, una miscela inebriante che mi riporta al passato - io da piccolo che accompagnavo mio nonno quando andava a fare la spesa. Fino a non molti anni fa sul vetro del bancone c'era ancora un foglio di carta con l'elenco dei prezzi in Lire.








Non ci sono parole per descrivere l'odore del pane caldo che mi riempie la macchina; e la bontà di certe provole dei Nebrodi:







Tuttavia c'è anche da lavorare, e quando la temperatura oltrepassa i trenta gradi è dura. Abbiamo messo a posto circa la metà del noccioleto.
Bisogna prima decespugliare, poi togliere pianta per pianta le crescite alla base della ceppaia e infine rimuovere eventuali rami rotti dal vento durante l'inverno.

I noccioli sono circa trecento; le crescite le rimuovo con una forbice di alto livello e fabbricazione svizzera. Occorre mantenere queste preziose forbici sempre in efficienza dato che si tratta di un lavoro faticoso = più efficacemente taglio e prima finisco.



sopra: un nocciolo in zona incolta
con le crescite ancora da rimuovere



Le forbici della FELCO che uso per tagliare
le crescite






in alto a sinistra: noccioleto da ripulire

in basso: la stessa zona fotografata dopo l'intervento





Pur rischiando di essere ripetitivo, riporto l'immagine di come appaiono altri settori di noccioleto ripuliti e no:


zona a lato della vasca



sopra: noccioleto ancora incolto a monte della vasca.
Si tratta della parte con pendenze maggiori ma anche
la più bella dato che ci sono in mezzo vecchi ulivi
e sentieri panoramici dove mi reco in compagnia
della gatta quando non dorme:





( Regressione: è tornata a dormire sul pergolato
come quando aveva un anno ! )




Oggi pomeriggio metterò mano alla decespugliatrice e inizierò a ripulire l'ultima parte, quella "montana"; agisco di pomeriggio perchè c'è meno sole in quella zona.
Conoscere la propria terra vuol dire anche conoscere la distribuzione della luce e dell'ombra nel corso della giornata, per evitare di faticare più del necessario.






Alle volte la stanchezza e il caldo mi fanno pesare questi lavori che faccio sulla terra; tuttavia sono io a stabilire quando è ora di smettere, e da qui a fine luglio ho tutto il tempo che voglio. 
I lavori di campagna non seguono la logica del "tutto e subito"; vanno ponderati ed eseguiti con misura come le manovre nautiche (non come quella del comandante Schettino, beninteso !).

La sera arriva sempre con il suo fresco e i suoi profumi. Dell'aperitivo che mi concedo ne ho già parlato; ma ci sono altre cose piacevoli come il profumo della Bella di Notte che cresce a lato della ex stalla.
Lo sento a decine di metri di distanza.

Una tra le tante cose belle, e immutabili, di questo posto -







12 commenti:

  1. risp.1) pulizia del noccioleto: va effettuata per forza da metà luglio in poi per consentire la raccolta manuale delle nocciole ( da metà agosto in avanti ). Effettuata prima, l'erba ricrescerebbe occultando le nocciole - i rovi riprenderebbero terreno dopo un paio d'anni.

    Le "crescite" altro non sono che rami nuovi: in questo modo il nocciolo si può rigenerare letteralmente all'infinito, se si vuole.
    Esse si rimuovono perchè sono "getti" vitali ed energici che sottraggono nutrimento alla pianta madre.
    Puoi lasciarne in eventuale sostituzione di rami rotti o in declino: già dopo tre anni il diametro (della crescita sostitutiva) diventa di 4-5 centimetri e producono a loro volta;

    risp.2) l'acqua serviva in passato solo per l'agrumeto. Il collegamento tra la sorgente principale in alto e la vasca in basso era assicurato con un lungo canale di pietra+coppi rovesciati che veniva continuamente ripulito dai bambini cui era assegnato questo lavoro; i singoli alberi venivano abbeverati con conche e canali direttamente scavati nella terra;

    risp.3) non è richiesto abbeverare a monte della vasca poichè vi sono solo noccioli i quali non necessitano d'acqua se non in un impianto giovane (questo ha più di 80 anni !)

    risp.4) dal lavatoio in alto fuoriesce acqua senza soluzione di continuità. Il troppo pieno della vasca in basso fluisce fuori dalla parte anteriore e centrale - si può vedere la apposita canalina nella foto della vasca in questo post; l'acqua va a perdersi nel terreno dei miei vicini;

    Porcini: tranne lo scorso anno in cui c'è stata una siccità infernale, qui a settembre-ottobre ce ne sono quanti ne vuoi. Crescono sempre negli stessi posti, come fanno certe infestanti. Raro invece reperirli a luglio.
    Ne avevo trovati altri due più piccoli, ma ora sono finiti del tutto.

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  2. > come le manovre nautiche (non come quella del comandante Schettino, beninteso !).

    Ahah! :)

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  3. Vorrei ringraziarti per il tuo documentare la ricchezza della terra e, come essa, diventi Grande Bellezza con il lavoro paziente, meticoloso.

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    1. bè, tempo fa ti avevo detto che avrei pubblicato la foto del fiore della melenzana, ed è arrivato !

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  4. Oh, bellissime immagini, bellissimo post, come sempre...
    ...e che fame! (Formaggio, pane, porcini...)

    Un saluto!

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    1. un saluto anche a te. credo ti piacerebbe vivere da queste parti - se si sopravvive a certi disservizi è davvero bello in Sicilia -

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    2. Sì, lo credo anch'io, è molto bella da quello che vedo qui e da quello che mi racconta chi ci è stato (o ci è nato... alcuni miei colleghi, ora in Svezia, sono siciliani, di Messina).

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  5. > odore caratteristico di alimentari e detersivi, una miscela inebriante che mi riporta al passato

    Ah, questo è uno delle osservazioni più precise di questa pagina e, per me, anche emotivamente rievocativa.
    Mi ricordo quel profumo-odore-miscela della cucina della mia amata nonna materna trentina, profumo
    o - di legna resinosa
    o - patate bollite
    o - polenta
    o - fuliggine della cucina economica
    o - spezzatino
    etc. .

    E odori simili c'erano nelle piccole botteghe "della zia Emma" in quei borghetti.
    Ce n'è una vicino alla stazione che io sostengo con i miei acquisti, ora che il fresco del GAS è morto e sepolto.

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    1. E aggiungo che in una di queste botteghe si trova l'ultima mescita, una semplice stanza imbiancata con un tavolo in mezzo e le sedie tutte attorno ove l'anziano padrone serve vino agli avventori. Un pezzo di storia. Meraviglioso.

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  6. Se tu riuscissi a trovare una donna, anima genella, con la passione (anche) della cucina...
    Forse projetto su di te questo desiderio di formare una coppia stabile, innamorata, visto che io non ci riesco più da 7 anni sullo "innamorata" e stabile da 18 anni.
    In effetti uno dei pro della coppia è anche questo genere di sinergia, di complementarietà.

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    1. Mmh
      Quelle anime_gemelle di mariti/morosi/compagni bancomat dubito che si mettano a spadellare, Lorenzo. Al massimo potranno cercare un ristorante costoso dove andare per farsi offrire il pranzo o la cena.

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  7. Ciao Lupolibero, mi sono imbattuto nel tuo blog per caso, riguardavo le foto scattate l'anno scorso "nei paisi di li funci" dove da ragazzo mio zio mi portava a Longi da parenti- Vorrei divulgarmi ma al momento mi accontento di aver trovato "uno" che la pensa come me, e in qualche modo ho realizzato, solitudine a parte, perchè avendo famiglia, mi devo accontentare di solitudine passeggera, amo la fotografia e quindi ho modo di percorrere luoghi solitari.L'orto, si anch'io fino al 2016, mi fregiavo di averlo da "fotografia" appunto. Purtroppo sono subentrate delle disgrazie in famiglia che mi hanno costretto a mollare tutto-E poi gli anni, parecchi, mi inducono a non fare più tante carusate...se sei mio corregionale avrai capito il senso-.Comunque tutta questa tiritera soltanto per dirti che mi sono appropriato di due foto tue scattate nello stretto di Longi

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