Ortaggi di mia esclusiva produzione
L'estate pare aver raggiunto l'apice. Le piante di pomodoro si piegano sotto il peso dei frutti maturi, quelle di melenzane sarebbero già rotte se non gli avessi messo i tutori. Fichi a camionate - che freddi a fine pranzo sono meglio dei pasticcini.
Ho steso ad asciugare le prime nocciole raccolte. Sempre sullo stesso telo verde nella stessa posizione - chè io amo le tradizioni, le ripetizioni di gesti.
Da un paio di giorni l'estate si è "rotta". Piove un giorno sì e l'altro pure; la temperatura si è abbassata e un soffio d'autunno si è fatto avanti nella campagna, portando odore di terra bagnata. La sera appaiono effimeri arcobaleni mentre l'ennesimo temporale si allontana verso altre contrade.
sopra e sotto: il noccioleto dopo
un violento acquazzone pomeridiano
Malgrado in terra sia bagnato e pieno di foglie, continuo a raccogliere nocciole con il sottofondo di tuoni in lontananza. Metto le mani in mezzo alle ceppaie, recupero nocciole occultate, sposto rametti, strappo piante spontanee ricresciute.
Qualcuno da altre campagne approfittando della terra umida ha deciso di bruciare sterpaglie. Mi arriva l'odore vago del fumo di legna che si mescola a quello della terra.
La mia vita "di prima" era scandita dalle ricorrenze classiche: le feste di fine anno, le ferie comandate. Questa vita-altra di ricorrenze ne ha mille tutte diverse, ordite dalla terra e dalle sue necessità. Così la raccolta delle nocciole diventa "un capodanno", e lo stesso per la raccolta delle noci, per la raccolta delle olive, per ogni piccolo o grande rituale richiesto dalla vita di campagna, insomma.
Poi arriva un altro acquazzone e mi costringe a rientrare in casa. Meno male che avevo già messo al riparo le nocciole. Dieci minuti di pioggia sarebbero sufficienti a vanificare un'intera mattina di essiccamento. La campagna NON è fatta per quelli che: "poi ci penso", "lo faccio dopo".
Guardo dalla finestra e mi accorgo che è apparso un arcobaleno tutto nuovo. Più in basso di quota - giù nella vallata. Non era mai capitato.
Mi precipito fuori per fotografarlo, correndo tra gli alberi inzuppati d'acqua.
Fatto. Appena in tempo.
Ma è fantastica questa foto dell'arcobaleno in vallata!
RispondiEliminaBravo!
sono capitati in passato anche incredibili arcobaleni doppi, ma mai uno che fosse da guardare dall'alto ! Spero te tutto bene -
EliminaTutto bene, grazie...
EliminaLa tua bellissima foto mi ha fatto tornare alla mente tutta la teoria varia sugli arcobaleni...
Per esempio, questo è interessantissimo, me lo devo leggere appena ho un attimo di tempo:
A Pot of Gold: Rainbows as a Calibration Cue
:)
Buon lavoro e buona giornata!
Quando si dice "Stai nel pizzo della montagna" , penso che solo in un punto molto alto si possa osservare un fenomeno del genere. Come vorrei vederlo io un arcobaleno, anche dal basso, siamo vicino Beziers non so se hai un idea del posto e qui di piovere non ne vuole sapere, ci sono trenta gradi. L'autunno non ha ancora nei suoi piani questa regione, una bella rinfrescata all'aria qui ci starebbe.
RispondiEliminaTornando al discorso del mio blog "capriccioso" sono riuscito ad aggiustare la funzione dei commenti, ad ogni modo non so se lo fai già ma ti consiglio di copiare il commento prima di inviarlo, non si sa mai.
Sempre a proposito di blog, l'altro giorno pensavo una cosa davvero da ridere che però forse potrebbe essere interessante:
Anche libero.it concede uno spazio per i blog, se tu creassi un blog proprio su libero il tuo dominio potrebbe essere questo https://voglioviverecosi-lupo.libero.com/ ...una cosa per ridere appunto :D
Si, bel gioco di parole ! Comunque ho acquistato di recente una mountain bike economica. Vi informo in anteprima che sarà un "autunno caldo". Buon proseguimento a voi.
Elimina>ho acquistato di recente una mountain bike economica
EliminaPer non distruggere Littoria negli sterrati o per spingerti in sentieri più duri?
>Vi informo in anteprima che sarà un "autunno caldo". Buon proseguimento a voi.
E io che ero pronto a tirar fuori le maniche lunghe... Però almeno mi posso concedere qualche bagno, è 2 anni che non faccio il bagno in Sicilia, non siamo tipi da mare ma ogni tanto, specialmente quando le spiagge sono deserte, ci sta. Inoltre per la nostra ricerca di terreni va forse meglio un clima asciutto, visto che nei nostri progetti c'è l'acquisto di un auto ma al momento disponiamo solo dello scooter e delle bici. In questo momento trovo risposte ottimiste ad ogni cosa che riguarda il ritorno in Sicilia ;)
Ho comprato la mountain bike perché più adatta agli sterrati rispetto alla bici ibrida. Sulle montagne siciliane ci sono in massima parte piste che consentono l'accesso ai fuoristrada, più che mulattiere per i camminatori.
EliminaIo non amo molto camminare. È un'attività a bassa resa; lenta e gravosa se per giunta si porta uno zaino pesante sulle spalle.
La bici è il mezzo ideale per spostarsi ad esempio sui Nebrodi, raggiungendo mete che a piedi richiederebbero molto più tempo.
Tra altro io pratico escursionismo da ottobre in poi, quando le giornate sono sensibilmente più corte.
Fare il bagno sulle spiagge deserte a fine settembre-ottobre costituisce un piacere e un privilegio unico.
In bici sto progettando anche un piccoli tour sulla.costa tirrenica con pernottamenti in tenda. Ci sono spiagge da sogno deserte per chilometri dalle parti di Santo Stefano di Camastra che vorrei esplorare.
-Nella mountain bike, hai previsto almeno un portapacchi anteriore da sella?
RispondiElimina-Camminare mi risulta frustrante, se non molto motivato mi deprimo pure per pochi km, di fatti quando vivevamo in Germania per l'insofferenza al camminare avevamo comprato 2 monopattini per bambini che utilizzavamo per raggiungere le fermate della metro, con questi monopattini ci abbiamo fatto anche viaggi misti col treno e lo scorso anno abbiamo avuto il coraggio di scendere da Nicolosi a Catania con quei cosi, non ti nego che abbiamo fatto prima che con l'Ast. Siamo due professionisti del "non camminare".
-Ottobre è forse uno dei mesi migliori per l'escursionismo per motivi pratici come la freschezza del clima ma anche per motivi panoramici in quanto i colori d'autunno in montagna sono i più belli dell'anno ma una delle cose che mi piace di più del fare escursionismo in autunno è quella di trovare i funghi,attività che mi riporta alla mente la mia infanzia.
-Aspettiamo un tuo post su questi tour e sulla nuova bici che nonostante sia economica anche lei merita nome e post di presentazione ;)
Passando da S. Stefano , se ti viene di passaggio e non ci sei mai stato,ti consiglio di fare un salto alla stazione ferroviaria decorata con le ceramiche, potrebbero uscirci delle belle foto pittoresche ;).
Sempre a proposito di tour hai saputo del fatto che hanno messo la segnaletica nella via Francigena delle montagne che va da Messina a Palermo? (ci stiamo sognando sopra)
PS Tornando ai monopattini ecco un nostro video su youtube del 2014 realizzato per presentare il nostro viaggio-InterRail con appresso i monopattini, video abbastanza buffo con alcuni "effetti speciali" di montaggio XD e una qualità scadentissima ottimizzata per la quantità di internet a disposizione in quel momento
https://www.youtube.com/watch?v=bkGqP5YEWh8
Per quanto riguarda il portabagagli anteriore, ho fatto montare apposta la forcella NON ammortizzata - sia perchè non so che farmene di quella specie di meccanismo entra ed esci che ha anche un suo maggior peso/complessità, sia perchè così posso applicare eventualmente ne avessi necessità, i bagagli anche davanti.
EliminaSanto stefano di Camastra lo conosco bene; conosco l'intera costa tirrenica da 35 anni. Ricordo la sua stazioncina maiolicata già dagli anni 80, quando sulla linea Palermo-Messina a binario unico circolavano ancora le Littorine colore marrone come questa:
http://piceninelmondo.com/magazine-curiosita-picene/stazione-ascoli-piceno/attachment/documento1-20/
comunque a parte queste rievocazioni, ci sono da quelle parti spiagge deserte e affascinanti che con le dovute precauzioni invitano all'accampamento libero.
In località Villa Margi, 1 km a Ovest di S.Stefano, si trova la grande opera d'arte contemporanea costituita da un quadrato che incornicia il tramonto, 'Monumento a un Poeta Morto' di Tano Festa, 1989. Essa per così dire "apre" le porte a un'area spopolata e interessante detta Fiumara d'Arte. Tanto per fare un esempio, presso il borgo interno e isolato di Castel di Lucio, si trova un enorme labirinto in cima a una collina.
Si tratta in tutti i casi di virtuosismi di artisti eccentrici e più o meno danarosi, realizzati in un'epoca allegra e ottimista quale appunto gli anni Ottanta, ma che hanno un loro fascino innegabile.
Potete reperire quello che ho descritto in questo mio post; è la ottava fotografia.
http://voglioviverecosi-lupolibero.blogspot.com/2016/10/viaggio-fotografico-da-capo-dorlando.html
Infine, riguardo alla Via Francigena da Palermo ad Agrigento: ce l'ho nel mirino da giugno dello scorso anno allorchè è stata presentata e "aperta" ai fruitori, devo ammettere con una certa "cura" che a partire dal sito web, non è tipica dei siciliani.
Ci sono due versioni; una per i camminatori e una per i ciclisti. Ma sono quasi identiche dato che come ho detto, in Sicilia è più facile reperire piste sterrate che mulattiere accessibili solo a piedi.
Il paesaggio interno siciliano è qualcosa di spettacolare e parlando da fotografo posso dire che dopo aver visto decine e decine di foto del famoso quanto modaiolo Cammino di Santiago, possiamo affermare che quanto a bellezza il "Cammino siciliano" è anche superiore.
Poi ci sono le istanze spirituali, religiose eccetera. Ma quelle sono una faccenda personale.
Vedrò di fare anche questo.
Indipendenteemente dall'aspetto religioso che non rifiuto nè faccio mio.
At utente Lorenzo:
Eliminafinchè tu parli di geopolitica eccetera diciamo che "sei nel tuo campo" nel quale io riconosco non solo la superiorità e certe intuizioni illuminate, ma ti dico che ho anche imparato. Non ultima la questione dell'ideologia "liberal", che ho successivamente approfondito e che era un tassello che mi mancava.
E' quando sconfini in altri settori non proprio "tuoi" che scrivi troppo e finisci per oscurare con sbalorditive scemenze certe cose giuste che purtuttavia enunci.
E' corretto ad esempio quando scrivi degli anni '70 - del fatto che dinanzi a un'industrializzazione feroce la bici fu relegata a giocattolo ed emarginata dallo sviluppo di un sistema stradale disumanizzato e inferocito.
Molte aree del nostro paese risentono ancora di questa viabilità ad uso esclusivo dei motori, e la Lombardia è una di queste. Anzi forse quella principe.
Ma non è ovunque così. Chi cerca trova. E anzi se non si perde tempo a lamentarsi si trova pure prima. Esistono centinaia di chilometri di viabilità secondaria più o meno preclusa alle auto ANCHE in regioni sovrappopolate e industrializzate come quella in cui vivi. Ne cito una sola tra le tante: quella autentica meraviglia che è la pista ciclabile dell'argine del Po. Una pista sterrata larga e sicura che si svolge a lato del fiume in un paesaggio da Italia degli anni 50. Provare per credere.
La Valsassina: non so perchè così tanta gente ne sia attratta. Comunque avendo(la) percorsa in auto in uno stramaledetto pomeriggio di traffico e pioggia di tre anni fa, ricordo che vidi una lunga pista ciclabile di recente realizzazione che percorreva la valle a distanza di circa cento, duecento metri dalla provinciale che dici.
Su pisteciclabili.com magari si reperisce il suo tracciato/estensione.
Ora venebdo più nel dettaglio, per quanto riguarda la faccenda della "moda della mountain bike", essa:
1) mi è del tutto estranea dato che non seguo mode;
2) se moda c'è stata, fu semmai nei primi anni '90 quando uscirono i primi modelli;
3) se moda c'è adesso, è semmai quella della e-bike o bici elettrica che dir si voglia
> la bicicletta non è un attrezzo per spostarsi o per portare delle cose ma un giocattolo
potrà anche esserlo per parecchia gente; per ME è strumento di libertà e cimento sportivo oltre che mezzo di viaggio e conoscenza;
>pensano di morire cadendo dalla bicicletta, quindi caschi, guanti, "abbigliamento tecnico".
EliminaCadendo dalla bici si può morire anche da fermi. A 19 anni facevo il macho della bici da corsa: niente casco e capelli al vento. Fino a quando all'uscita da un bar non vidi di persona la scena agghiacciante di un amatore che cadde da fermo dalla bici sbattendo la testa di lato sull'asfalto. Rimase fermo a terra e si vide un rivolo di sangue rosso vivo spargersi tutt'intorno, mentre la gente urlava e chiamava una ormai inutile ambulanza.
A quel punto feci una considerazione semplice e fondamentale: IN TERRA E'DURO.
E indosso il casco da allora.
Ovvio che c'è chi acquista gadget e abbigliamento per poi fare una misera manciata di chilometri la domenica mattina, ma quello è affare che non mi riguarda.
>non "conosci" un posto se quando ci passi non noti le formiche
A piedi ti muovi a 5 chilometri l'ora, nel cicloturismo la media è tra i 15 e i 20. Ti posso ASSICURARE che è la velocità perfetta per vedere il mondo e i suoi dettagli. Quando viaggio in bici io persino mi accorgo dei singoli insetti sulla strada, di singole lumache che evito di schiacciare, non per "animalismo" ma perchè semplicemente mi sono simpatiche.
Certo corridori della domenica, tutti Licra e magliette attillate, che sbuffano facendo a gara tra loro, mi sono estranei.
Da una vita in bici vado piano.
>più passi in fretta, meno "vivi" i posti dove passi
Ho capito quello che vuoi dire, ma anche qui ti assicuro che in bici i posti dove passi li vivi e li stra-vivi. Questo io lo affermo non dopo qualche tour domenicale sul lago di Varese, ma dopo aver visitato tredici nazioni in 20mila chilometri di viaggi su due ruote.
Anzi ti posso dire una cosa che riguarda l'interazione sociale: per qualche ragione, la gente è molto più portata ad aiutare un ciclista soprattutto se solitario che non un camminatore con lo zaino in spalla. Questo perchè il ciclista (forse) evoca bici=la prima libertà gioiosa provata da piccoli/un soggetto inoffensivo - il backpacker invece suggerisce l'immagine del girovago-senza casa-senza soldi fetente di sudore e bisognoso di denaro.
>Mettersi alla prova significa anche portare lo zaino, sudare, fare fatica, perché le cose che non costano niente, non valgono niente
Non è che io non abbia camminato: dico che camminare è un'attività a bassa resa. Fatichi sempre. In salita, in discesa, in pianura e da fermo. Ma NON è che in bici non fatichi o ottieni uno sconto: ci sono salite feroci in cui scendi e spingi. Ogni metro di dislivello te lo devi guadagnare comunque. E quando viaggi su una bici con bagagli fatichi e ti guadagni la strada con doppio sacrificio.
La differenza ripeto STA NELLA RESA, nella PRODUTTIVITA' del gesto.
Brevemente: percorrere a piedi trenta chilometri di ciclabile del Danubio con uno zaino pesantissimo in un paesaggio piatto e monotono dove è tutto uguale, non ha molto senso se non (forse) a fini spirituali.
EliminaCi metterai un'intera giornata e ne uscirai distrutto.
In bici riesci invece a far fuori la stessa distanza in un'ora e mezza portando il doppio del bagaglio grazie alla magia della ruota combinata con il principio di inerzia.
Non dipendi dai mezzi pubblici e non devi fare autostop: hai le tue ruote. Le tue.
Se ti dicono che c'è un albergo a dieci chilometri di distanza, in bici lo raggiungi come niente. A piedi dopo una tappa pesante, dieci chilometri aggiuntivi sono un macigno quasi insormontabile.
Una metropoli la visiti come niente fosse a bici scarica.
Se dei cani ti inseguono e sei in discesa, puoi seminarli (successo n-volte)
Se degli umani ti inseguono per derubarti hai maggiori chance di sfuggire.
Queste sono alcune differenze. Potrei scriverci enciclopedie.
Infine: io ho camminato per chilometri da queste parti = montagne di Sicilia. In ogni pertugio.
Camminare mi procura un fastidio all'anca sinistra forse per una mia asimmetria; mi vengono dolori al ginocchio che in bici non ho mai e se ce li ho si risanano. Se cammino più di un giorno sviluppo dolorose vesciche ai piedi QUALUNQUE scarpa uso, anche comode e rodate.
Pensa che in bici neanche le scarpe consumi...
In Germania facevamo un lavoro che non ci gratificava, non avevamo manco voglia di alzarci per raggiungere il posto di lavoro, il monopattino era un aiuto per avere a disposizione 20 minuti in più della vita andata e ritorno,in quei 20 minuti ci preparavo la cena o facevo la doccia e la sera avevo più tempo...avevo tolto 20 minuti all'azione di andare a lavoro, non sarà stata una grande vittoria come quella di licenziarsi ma era un granello di sabbia piacevole.
EliminaTra l'altro lavoravamo in una noiosissima zona industriale, non era molto bello notare i particolari attentamente camminando.
E comunque camminare fa bene al sistema ancor più di bici e quant'altro, se così non fosse nelle vie dei negozi e centri commerciali offrirebbero ,oltre ai carrelli col gettone , i monopattini e simili col gettone ma comminando sei più lento e puoi notare ogni vetrina e ogni dettaglio della vetrina e magari entrare e consumare. Alla fine tutto è un lavaggio del cervello, ma dipende come usi le cose, tutto fa schifo, un maglione cinese o prodotto nei paesi dove la manodopera costa centesimi, la bici per il tipo vestito da apemaia (detto da me anche ciclista della domenica che rivestendo un ruolo tutti i giorni quel giorno si traveste da ciclista e va a fare sport), le auto, i cellulari...ma se tu prendi tutto questo è lo usi per uno scopo che non è quello per cui è stato progettato hai fatto la differenza, se io compro un maglione cinese oggi e lo faccio durare 10 anni ho vanificato lo scopo di quel maglione a basso costo che non è solo la vendita ma è la vendita con un aspettativa, l'aspettativa che io ritorni a comprare il prima possibile invogliato dal prezzo ridicolo. I cellulari sono fatti per non durare ed essere sostituiti ogni 1-2 anni i pc ogni 3, io ho un mac usato di 10 anni fà e un altro piccolo portatile del 2012 con a bordo ancora XP (nonostante mamma Microsoft suggerisse esplicitamente di buttarlo). Lo scorso anno mi si è spaccato un cellulare in due (un NOKIA LUMIA 520) e se io e la mia ragazza avessimo buttato il suo di cellulare fuso qualche mese prima per altri problemi ma con lo schermo ancora intero io non avrei potuto riparare il mio quel cellulare che a Novembre fa 5 anni. Ho uno scooter con cui ho viaggiato in Europa che nonostante sia un prodotto moderno (del 2003) io lo faccio durare a lungo tanto come una vecchia vespa. Si può sfruttare la modernità o farsi sfruttare da essa, io la sfrutto a mio vantaggio.
- Scusami intendevo il portapacchi posteriore da sella, ma ok benissimo cambiare forcella, a detta di molti non ammortizza un bel niente, una cosa che non piace molto sono anche i freni a disco sulla bici, hanno un costo eccessivo e la sostituzione non è semplice come i normali freni gommati.
RispondiElimina-Negli anni 80 non avevi però quella bella fotocamera che ti ritrovi ora per fotografarla ;), io sono di parte perchè sono anche un amante delle ferrovie, la prima cosa che guardo in una città se ho tempo è la stazione ancor meglio se stazioncina a due tre banchine senza neanche il sottopassaggio. Questa stazione insieme a quella di Taormina e la stazione tedesca di Uelzen con decorazioni in ceramica sono alcune delle mie preferite (https://nl.wikipedia.org/wiki/Station_Uelzen)
Un treno come quello del link si trova nella stazione museo di Villarosa(EN) ho scoperto il treno e il viaggio troppo tardi quando metà della ferrovia è stata cancellata, mi pentirò sempre di non aver viaggiato di più dai miei 18 anni in poi, quei treni non torneranno più (penso che per le Littorine per me sarebbe stato comunque troppo tardi).
Avevo già visto quelle foto dove ci sei tu con la ruota della bici che giri dentro al labirinto, ma avevi bucato o l'hai smontata di proposito? :D
Quella grande "Q" quadrata la vedo sempre con lo scooter andando dall'altra parte della Sicilia dalla famiglia di Sabrina. Mi piace il fatto che queste opere siano lì dove poco viene fatto per valorizzare il territorio ma l'arte moderna è per me troppo geometrica (il labirinto però mi piace, nel 2015 fu finito un altro grandissimo labirinto in cemento che si trova a Gibellina).
Per quanto riguarda l'accamparsi forse li il vantaggio è di essere "coperti" dalla ferrovia, ci avevo fatto un pensiero in caso di troppo sonno alla guida dello scooter, sulla mappa sembra fattibile, tu ci sei mai stato in quel punto alla fine di via lungomare colonna (dove finisce la strada per le auto ma la spiaggia continua indisturbata accanto i binari)?
- La via francigena di cui parli tu è la Magna via francigena, quella che dico io va da Messina a Palermo e si chiama via delle montagne, l'hanno finita ora e mi pare che ci siano le mappe in libreria. Questa è la mappa che penso avrai già visto http://siciliainformazioni.com/wp-content/uploads/2017/09/sicilia-carta-ok.jpg
la via di cui parlo è quella in verde e anche se non vi erano ancora i segnali l'avremmo dovuta fare come prosecuzione della dorsale dei Nebrodi e anzichè andare a Mistretta e S. Stefano di Camastra saremmo dovuti andare dalla parte opposta verso Nicosia, avevamo pure trovato le tracce gps e ci avevano consegnato la credenziale del pellegrino. Non avendo tempo abbiamo rinunciato e le credenziali che per fortuna non hanno data aspettano solo noi. La via delle montagne a Caltavuturo da la possibilità di ricongiungersi alla magna via per Agrigento.
Io non ci credo finché non le vedo queste piste, quando le abbiamo trovate per la prima volta sono rimasto stupefatto, non potevo credere che esistesse una cosa di questo genere in Sicilia. Il cammino di Santiago è solamente più famoso rispetto alle nostre vie francigene ma il mix paesaggistico della Sicilia è quasi introvabile da altre parti.
Prima o poi quella mappa delle vie francigene la completeremo tutta ;)
Due risposte salienti: conosco il lungomare di Santo Stefano di Camastra ma mi accamperei altrove. Dove in genere ai margini di un paese finisce la strada, di solito ne inizia una in terra battuta che é la sua prosecuzione. Se ci sono dei blocchi di calcestruzzo questa è una buona notizia dato che le auto non possono accedere. Possono però accedere gli scooter, e questo significa una certa probabilita di imbattersi o in coppie che si appartano per praticare sesso o in singoli/gruppi di persone che desiderano provare sostanze stupefacenti.
RispondiEliminaQuando io cerco un posto per la tenda desidero soprattutto che esso sia difficilmente accessibile anche ai motorini. Ad esempio ostacoli come alberi caduti o scarpate fangose/dissestate sono già un deterrente. Per quanto riguarda la gente a piedi, la probabilità decresce man mano che ci si allontana dai centri abitati. In genere chi passeggia si allontana dal nucleo abitato di max due, tre chilometri. I runners coprono distanze maggiori ma sono sportivi-inoffensivi. E al calare della sera tutti si ritirano comunque a casa.
La Via delle Montagne l'avevo già sentita e valutata. Interessante il fatto che esista una mappa dettagliata dato che prima era solo un tracciato non troppo chiaro. Ora me la studio.
A ottobre o novembre voglio percorrere la dorsale dei Peloritani da Floresta a Messina con pernottamento in quota.
Quando parlo di autunno caldo intendo per l'appunto cose come questa.
E siccome io/noi le cose le diciamo e poi le facciamo, ne vedremo delle belle....
-Ecco appunto per quello chiedevo, quando mi accampo penso sempre a situazioni simili che anche io vorrei evitare
Elimina-Ahahahah che fesso, io avevo inteso la temperatura e tu intendevi caldo nel senso che sarà "pieno", beh il mio e di Sabrina sarà un anno caldo perchè pieno di cose come questa con ogni tipo di mezzo, bici, Un auto "nuova"(tra virgolette perchè l'auto che voglio comprare è una panda prima serie usata) che voglio comprare, lo scooter che mi accompagnerà per il tour della ricerca di auto e terreno...
Avendo tempo voglia e volontà tutto è possibile...reciprocamente attendiamo aggiornamenti..(io sono curioso di vedere la Mountain Bike ;) )
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminatolte ;)
EliminaHo messo il commento nel blog dove metto in prova (la brutta copia, come a scuola) i post per poi copiarli in futuro (in bella) nel blog "ufficiale". Come commento è finito, come post per un blog merita ancora le rifiniture del caso.
Eliminahttps://noieilnostromondo.wordpress.com/2018/08/25/risposta-al-commento/
Il commento trae ispirazione dal commento scritto su questo post di LupoLibero e dai tuoi commenti scritti nell'altro post sempre del blog di LupoLibero "Stare qui."
Questo blog ha sei anni e quasi centomila visite. Ciò non significa NULLA. È solo per dire che in tutto questo tempo, quello che hai postato "in brutta" è il commento più bello che abbia mai letto.
EliminaVi ho trovato saggezza, moderazione e buon senso. Meritate belle cose dalla vita.
E io ve le AUGURO DI CUORE.
Lupolibero.
Grazie , veramente grazie, difficilmente ricevo/riceviamo apprezzamenti quando parliamo di tematiche sociali...anzi tutt'altro, spesso veniamo accusati di misantropia. Venire apprezzati per questo è bello.
EliminaParlando delle visite del tuo blog sappi che almeno un centinaio o anche di più sono le nostre in quanto nel tuo blog abbiamo trovato racconti di chi viaggia controcorrente, spesso ci sono capitati blog di gente che compie belle imprese, in bici ma non solo, per esempio non so se hai mai sentito parlare di Darinka Montico, si è fatta tutta l'Italia a piedi da Palermo fino in a Baveno in Piemonte, mi ha ispirato tanto, sembrava interessante, ho comprato pure il suo primo libro che forse non finirò mai di leggere perchè dal secondo viaggio in poi..quello con la bici in giro per il mondo ha iniziato a esprimersi su tematiche diverse dal viaggio, dimostrando di essere una femminista incallita, pro migranti, sparando merda sull'Italia dopo che mezza Italia l'ha ospitata durante il suo viaggio a piedi.
Nutriamo grande stima per te e il tuo modo di viaggiare e vivere.
Ti auguriamo anche noi il meglio che, come abbiamo potuto capire dal tuo blog, è quello che già hai e ti auguriamo di continuare ad avere tutto quello di cui scrivi ;)
Codesta donna io l'avevo già sentita ma non ho mai approfondito le sue imprese. Era in qualche modo "collegata" a un altro viaggiatore definito "estremo", Dino Lanzaretti - nel senso che mi pare era citata nella pagina Facebook di quest'ultimo.
EliminaIl quale in un primo momento mi appassionava, finchè non ne scoprii una certa vena di terzomondismo e apologia della religione musulmana.
Inoltre egli scrive di essere stato il primo ad aver attraversato in bici il polo del freddo siberiano in pieno inverno, cosa NON VERA dato che è stata invece un'altra viaggiatrice solitaria inglese ad averlo fatto, Helen Lloyd della quale ho letto tutto e che possiede DUE COGLIONI DI CUOIO.
Anzi ecco, se vi va di leggere qualcosa di serio, leggete Helen. Il suo blog è citato nel mio blogroll. Ultimamente è stata poco produttiva.
Per quanto riguarda l'italiana, ho visto anch'io dalle foto di Instagram certe pose pseudo hippy e femministe che già urtano di per sè.
Ma quello che mi infastidisce di più è questa foto:
https://www.instagram.com/p/BjHllwpHyXe/?hl=it&taken-by=naturalbornwanderer
lasciamo stare la storiella a lato sulla resistenza, i fascisti eccetera.
IN OGNI CASO, qualsiasi sia il contesto narrativo, NON SI RIDE A BOCCA LARGA davanti alle lapidi con gli elenchi dei Caduti ( C maiuscola ).
Si mantiene un contegno.
Almeno questo è quello che mi insegnò mio nonno, il quale partigiano non era.
Il concetto dell'Italia a piedi era una bella cosa...l'idea sua era, almeno quella scritta, di scoprire l'Italia da nord a sud, per scoprire il suo paese d'origine dove avrebbe voluto fare ritorno (senza soldi) è più o meno la stessa idea del viaggio mio e di Sabrina in bici in giro per l'Europa, solo che noi abbiamo avuto il coraggio di parlare durante il viaggio di certe bruttezze incontrate, lei durante il suo viaggio a parte criticare la chiesa non ha mai, e dico mai mosso una critica nei confronti degli italiani, alla base di questo c'era il fatto che non l'avrebbe ospitata più nessuno e il suo viaggio a piedi alla scoperta dell'Italia e del popolo italiano sarebbe diventato il viaggio alla scoperta dei ponti italiani e le campagne succesivamente invece ha detto che l'Italia è un popolo di razzisti e robe simili.
EliminaDino Lazzaretti l'ha messa in contatto con il costruttore di bici Bressan se non mi sbaglio, costruttore che l'ha sponsorizzato in tutte le sue imprese come quella del viaggio con un ipovedente in tandem che si rivelò un fallimento.
Il fatto è che questa gente viaggia per avere successo, viaggia per apparire sui giornali e quindi si prestano facilmente a parlare di cose che fanno leva sul "buonismo" della gente e soprattutto attuano la strategia del titolone tipo questo: "Sono carina, viaggio da sola, non faccio pom***i (a pagamento), non sono figlia di papà e sono felice!" Facendo leva sulla figura femminile messa come anteprima e la parola pom***i.
Questa foto l'avevo vista, io aggiungerei, non si ride davanti alle lapidi punto... e per sdrammatizzare proporrei per questa ragazza una colletta per l'acquisto di un reggiseno (che sta foto non si può guardare) che per chi viaggia in bici è importante, ma lei non lo sa fa più propaganda che viaggi.
-Il sito è questo giusto http://helenstakeon.com/ ? ho dato un occhiata, c'è di tutto viaggi in bici, in moto, in van...spettacolo!!!
Sì, il sito web è quello.
EliminaI due libri di Helen sono: A desert snow, che narra il viaggio in bici fatto in solitaria da Londra a Città del Capo.
E Siberian Winter's Tale, che racconta il viaggio in bici lungo la strada della Kolyma in Siberia, da sola e in pieno inverno.
Come se non bastasse, GRAN FOTOGRAFA.
e non aggiungo altro.