sabato 8 dicembre 2018

Il vecchio castagno redento.









E' fatta. Dopo innumerevoli escursioni, passeggiate e pomeriggi di ozio creativo mi sono deciso: ho ripulito definitivamente l'area del castagno.
La zona in questione si trova nella parte più alta della mia proprietà, laddove i noccioli lasciano il posto a un bosco di roverelle con altrettanto sottobosco di rovi -

Da anni il vecchio castagno isolato che si trova su questo "spartiacque" era invaso e letteralmente irraggiungibile. I rovi lo avevano avviluppato insieme all'edera.
Armato dei miei due cavalieri dell'apocalisse, decespugliatrice e motosega, in due giorni di lavoro ho liberato l'albero e ripulito l'area a tappeto così che l'anno prossimo si possano raccogliere le castagne o vi si possa semplicemente giungere per una passeggiata panoramica.

Per completare il lavoro ho anche creato un nuovo sentiero a colpi di zappa. Questo sentiero si connette a quello originario da me realizzato nel 2013 e mi dà enorme soddisfazione vederlo finito, che si snoda tra i noccioli.



Immagine che rende un po' l'idea di come appariva
quest'area prima dell'intervento: un oceano di rovi
e infestanti.




sopra: la ceppaia del vecchio castagno redenta.
Alla mia sinistra inizia il bosco di roverelle
classificato come "pascolo arbustivo".






in alto: il nuovo sentiero che giunge
al castagno snodandosi tra i noccioli




in basso: dal taglio delle crescite dell'albero
ho ricavato utili fasci di legna che potranno
servire per pali o gradini naturali


Ho trasportato a valle in due tempi i fasci di legna
ottenuti, sentendomi un vero montanaro.




sopra: la zona resa accessibile è stata subito
collaudata dalla mia gatta, che mi segue ovunque.




Oggi 8 dicembre, a distanza di cinque giorni dal lavoro sul castagno, ho festeggiato con una piccola grigliata di carni locali. La giornata era iniziata soleggiata, poi è virata al nuvoloso - proprio il tempo che ci voleva per "cose come queste":











Adoro le grigliate d'autunno, sia che mi vengano a trovare amici sia che sono da solo. Non c'è alcun pericolo di spargere scintille pericolose, come in piena estate - e una volta in casa si mangia con il conforto della stufa a legna accesa.
Mi sono preparato un piatto unico composto da:

- fette di pane abbrustolito sulla piastra della stufa;
- salsiccia con semi di finocchio;
- spiedini di manzo ripieni di formaggio e pan grattato;
- melenzane sott'olio di mia produzione (prive affatto di aglio, che non gradisco troppo);
- formaggio pecorino locale con grani di pepe nero;
- qualche oliva.







Per la frutta ci ha pensato il mio albero di mandaranci - ora perfettamente maturi. Uscito di casa, faccio trenta metri e raccolgo direttamente:


I miei mandaranci.
(scusino per la messa a fuoco errata - sarà stato il bicchiere di vino di troppo...)




Per dolce, due biscotti locali comprati al panificio e mezzo dito di liquore 'Sospiro dell'Etna' a 70°, gentile omaggio dell'amicissimo Luigi, che avevo invitato ma non è potuto venire.







Ho fatto appena in tempo a entrare in casa con la carne, che ha iniziato a piovere. Il fumo delle salsicce arrostite si è sparso nell'aria fine di dicembre, disperdendosi tra gli alberi. Forse un po' ne sarà arrivato anche su, dove il castagno liberato dalle infestanti perde le sue ultime foglie e si prepara a passare un altro inverno.

Più tardi andrò a trovarlo.






8 commenti:

  1. Minchia, ma eri collegato in tempo reale ????
    :-D

    RispondiElimina
  2. Che meraviglia!
    "Sosèiro dell'Etna", 70° mi ha fatto sorridere.
    Anche io, in piccolo, due ore, nel bosco e nelle radure qui intorno, a camminare e a devitalbizzare una decina di alberi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Complimenti per i tuoi lavori - non ho be compreso cosa significa "devilat(b)izzare". Forse rimuovere le crescite agli alberi cedui ?

      Elimina
    2. Ecco, togliere la pianta "vitalba" dagli alberi.
      Con l'abbandono dei campi, qui, dove i terreni sono calcarei, e' purtroppo esplosa.
      Massacra interi tratti di bosco.

      Elimina
    3. Meno male che il mio terreno tutto è tranne che calcareo. Chè di infestanti ne ho già abbastanza, da poterle vendere.

      Elimina
  3. Wow, che buono deve essere stato il pasto!

    Splendidi anche gatti, mandarini e castagno!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tutto qui è splendido quando c'è la salute e le cose vanno bene.
      Un caro saluto -

      Elimina
    2. La veneta è invidiosa sopratutto delle salsicce, dai retta.

      Ah ah ah ah!

      È vero, qui non si trovano salsicce fatte a modo (men che meno luganeghe...)

      Elimina