Una recente mareggiata ha portato ancora una volta ghiaia marina fin sulla strada costiera di borgo San Gregorio. Ripulita dagli operai del comune, la strada è di nuovo percorribile almeno sino alla curva del Faro, laddove insistono da più di un anno lavori di consolidamento.
Ho sempre adorato passeggiare a piedi, in bici o in auto presso questo piccolo agglomerato di case che un tempo dovevano contarsi sulla punta delle dita - non più d'una decina di fabbricati usati dai pescatori. Malgrado la presenza di diverse costruzioni di una trentina d'anni fa, questa frazione ha mantenuto quell'aspetto "a misura d'uomo" che è ancora più apprezzabile a novembre o dicembre, quando anche gli ultimissimi stranieri sono andati via.
La spiaggia, lunghissima, inizia nei pressi del nuovo porto turistico. Dopo uno stabilimento balneare chiuso in questa stagione si arriva al borgo. Una chiesa rosso mattone seminascosta, qualche abitazione in stile eoliano, una vecchia barca ridipinta, diverse case-vacanza che si spingono con difficoltà sull'altura rocciosa e un bar-trattoria con la saracinesca azzurra e un arredamento rimasto immutato da 40 anni. Un operaio vestito con un impermeabile giallo limone rimuove con molta calma l'ultima ghiaia dal marciapiede. Lo osservano due anziani con pesanti giacconi seduti sul lungomare.
Finite le case si prosegue in direzione del Faro di Capo d'Orlando. La strada offre un magnifico spettacolo di intime spiaggette circondate da scogli, si infila in una galleria, serpeggia stretta tra il costone roccioso e il mare, oltrepassa due stabilimenti balneari e passa accanto al 'circolo nautico' dove diverse barche colorate giacciono in secca.
Poco dopo il circolo si arriva a una curva e qui, almeno per il momento, la strada si interrompe un centinaio di metri prima del Faro. Il cantiere impedisce di proseguire - ma forse è meglio così. Questa interruzione scoraggia gli automobilisti dal passare di qui - col risultato che c'è meno traffico di quanto normalmente ce ne sia in questo periodo dell'anno.
Il sole in Sicilia viene fuori almeno una volta al giorno - così mi sembra dicesse Cicerone. E infatti un po' di luce riesce a filtrare dalle nuvole ancora grigie di pioggia che si stanno allontanando verso levante. Brillano per qualche minuto gli scogli sulla cima dei quali si posano da sempre innumerevoli gabbiani.
Ripercorro la strada fatta all'andata. Rieccomi di nuovo dentro la galleria dove passavo in bici trent'anni fa, nelle uscite fatte in pieno agosto con l'entusiasmo dei vent'anni. Riecco il borgo, la spiaggia dove a metà ottobre l'acqua è ancora calda e si può fare il bagno in tutta "libertà".
Venire qui è come riavvolgere un nastro. Ricordi di tanto tempo fa ma anche recenti, e sempre piacevoli. Il sole continua a illuminare le case e le barche - il mare ha dimenticato la furia di alcuni giorni fa. Penso alla felicità e alla mia campagna, molto più in alto sulla collina, mentre lascio borgo San Gregorio e vado via.
Bellissime foto, in particolare quella con la galleria nella roccia. Ci passa la ferrovia? O anche la strada normale?
RispondiEliminaLa realizzazione della strada costiera (solo auto) è relativamente recente. Prima di essa, la frazione era collegata con Capo d'Orlando da un tortuoso e ripido sentiero interno. La ferrovia è più arretrata rispetto alla costa, con tratti all'aperto e a sua volta in galleria.
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