Ci sono le arance dell'anno prossimo, sugli alberi. E sono tante. Anche i limoni e i cedri sono numerosi. L'autunno è finito - questo autunno un po' strano, meno freddo di quanto avevo sperato: e pensare che agli inizi di dicembre dell'anno scorso ero con le ciaspole sull'Etna - la neve alta mezzo metro già dai 1400 metri in su.
Sto per ripartire per il nord Italia e lascio la campagna a sè per qualche mese. Come sempre passeggio all'imbrunire tra i filari di agrumi e di noccioli e faccio le somme di quanto di buono c'è stato. Raccolto abbondante di pere, nocciole e soprattutto noci. Melanzane record che hanno resistito sino a fine novembre. Orto più che soddisfacente e tanto altro -
Escursioni in bici pochissime causa caldo che mi ha scoraggiato. Avrei voluto visitare Salina, un'isola delle Eolie, ma alla fine ho avuto parecchi lavori agricoli arretrati e ho rimandato. In compenso, diverse uscite sui Nebrodi fatte sia da solo sia con l'amico Luigi. Memorabili i due giorni tra le faggete delle Madonie:
Sabato 17 dicembre ho preso la bici e ho esplorato delle aree montane del territorio di San Marco d'Alunzio:
La relativa mancanza d'allenamento si è fatta sentire su alcune tremende salite. Tuttavia ho tenuto duro, senza mai mettere il piede a terra, raggiungendo la meta che mi ero prefissato: un'area attrezzata con vista spettacolare sulla vallata di un'ampia fiumara. Ero solo, c'era un tempo splendido e mi sono goduto un mondo la meritata sosta.
NON VOGLIO essere indulgente con me stesso. Niente bici elettriche nè scorciatoie. Le cose conquistate con fatica restano le più belle. Avrei potuto raggiungere facilmente l'area lasciando la macchina a un chilometro e mezzo di distanza ma non l'ho fatto.
Per questo, da gennaio riprenderò per bene gli allenamenti anche in vista del viaggio 2023 che dovrebbe essere tutto italiano.
E quindi niente: è andata via un'altra stagione di Bellezza e di vita di campagna. Il vecchio albicocco ha perso anche lui tutte le foglie - com'era bello fino a due settimane fa:
Ho appena acceso la stufa a legna, che rumoreggia in cucina. Fuori c'è un certo freddo, quel bel freddo di dicembre con l'aria pultitissima e trasparente - le luci dei paesi dall'altra parte della vallata sono da tempo già accese. Il sole illumina il versante sud dell'isola di Vulcano, lontana sul mare - rossastra.
Il pensiero va già alla prossima primavera, quando la cinciallegra farà il nido in una cavità del vecchio muro.
Sempre nello stesso identico punto.
un bel post, che trasmette molta tranquillità... in questi tempi è così importante !!
RispondiEliminaCirca il viaggio 2023, se posso chiedere, dove prevedi di andare ? :-)
Intanto grazie. E auguri di buone feste. Circa il viaggio, vorrei partire dalla porta di casa e raggiungere il punto più a est d'Italia, in Puglia, lungo la costa adriatica.
EliminaOh! Il lupo torna nordico! :)
RispondiEliminaSono Andrea (latte scaduto)
RispondiEliminaSi, assumo il pelo invernale del nordico. Un caro saluto auguri!
EliminaAnche negli orti qui in nord Italia è stata un'annata favolosa per le melanzane, mi sono uscite dagli occhi 😂 buon ritorno e buone feste.
RispondiEliminaAnche a te, auguri. E mi raccomando diamoci da fare con la bici!
EliminaAlcune volte leggo i tuoi commenti altrove e così vengo a farti visita silenziosamente e devo dire che ogni volta rimango incantata dalla bellezza che ritrai ,dal valore che gli dai .Spazi come i tuoi aiutano il cammino dello spirito,non farti portare via da nulla e nessuno questa grande dimensione miracolosa.
RispondiEliminaTi lascio il mio augurio di Buon Anno e ti ringrazio .....
Non posso che dirmi lusingato. Spero di continuare a lungo così- viaggi, campagna e fotografia. Buon 2023 e grazie infinite.
EliminaDevo a questo diario molte letture di cose belle, sane, buone. Quindi, egoisticamente, posso solo augurarvi che continuate così con un 2023 che vi gratifichi di quanto desiderate!
RispondiEliminaLe ampie zone senza vegetazione (2a immagine dall'alto) a cosa sono dovute?
RispondiEliminaSono, per caso, quelle zone senza alberi che sono presenti, anche a quote relativamente basse - rispetto alle Alpi - anche in Appennino, delle quali discutemmo qualche tempo fa?
Diciamo che sono... ancora più brulle che nelle zone senza alberi ma prative, delle aree sommitali appenniniche: sembra proprio che non ci sia alcuna vegetazione, solo pietr(ai)e.
Trattasi delle aree sommitali delle Madonie, circa 1600 metri. Suoli calcarei esposti ai venti e non colonizzati dai faggi se non nelle zone sottostanti, più incassate e riparate.
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