Il 13 settembre del 2011 mi recai in Piemonte per una lunga escursione in solitaria di due giorni. Volevo raggiungere il passo del Turlo, storica via di comunicazione tra la Valle Anzasca e la Valsesia.
La Valle Anzasca è lunga circa 30 chilometri e orientata in direzione ovest-est; inizia a Piedimulera, m.247 e termina un po' oltre Macugnaga, m.1327, a pochi passi dal confine con la Svizzera e dai contrafforti del Monte Rosa. I Walser, popolazione di origine germanica che colonizzò quelle località, utilizzavano in epoche lontane il passo del Turlo per migrazioni e trasferimenti di mezzi e merci in direzione sud.
Partii in auto di buon mattino e risalii la Valle Anzasca; era una giornata serena e luminosa. Raggiunsi Macugnaga e lasciai la macchina in un parcheggio alberato; scattai qualche foto del piccolo centro di montagna pieno di caratteristiche baite, quindi iniziai a scarpinare lungo la Val Quarazza, valle secondaria che portava al valico. Incontrai a un certo punto le costruzioni della 'Città Morta', m.1460, adibite in passato alla lavorazione dell'oro, poi proseguii in decisa salita verso l'Alpe Schena.
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Castiglione, m.520 - Valle Anzasca, Piemonte |
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le baite di Macugnaga, m.1320 |
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paesaggi "canadesi" risalendo la Val Quarazza |
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all'Alpe Schena, m.2038 |
Nel pomeriggio incontrai una coppia di coniugi tedeschi cinquantenni provenienti da Berlino. Stavano effettuando il leggendario Tour del Monte Rosa, trekking che richiede dieci giorni circa di cammino. Discutemmo a lungo di macchine fotografiche; il marito maneggiava infatti una Nikon D2, un apparecchio altamente professionale. Ci salutammo al bivacco Emiliano Lanti, dove io avrei passato la notte. Loro erano invece impazienti di superare il Passo e raggiungere Alagna Valsesia.
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il bivacco E.Lanti, m.2150 |
Passai l'intero pomeriggio a godermi la solitudine del posto, passeggiando nei dintorni tra alpeggi abbandonati e affascinanti paesaggi rocciosi. Poi cenai e mi ritirai nel rifugio metallico.
Il mattino dopo partii all'alba in direzione del Passo. Camminai per chilometri lungo un sentiero militare costruito a fatica dagli alpini intorno al 1920. Il paesaggio si fece via via più arido e pietroso fino al valico, che raggiunsi intorno alle dieci del mattino.
Ero a 2738 metri d'altezza. Dall'altra parte del passo giaceva la Valsesia. Altre montagne si susseguivano all'infinito - ci si potrebbe camminare una vita. Il mio pensiero andò ai Walser che percorrevano queste tracce in inverno con la neve alta, i muli carichi, la visibilità bassa, le tormente di neve. La mia era stata una camminata ridicola, in confronto. Ma ero contento lo stesso; tornai sui miei passi e iniziai la lunga discesa verso valle, baciato dal sole di settembre e ricco di una splendida esperienza tra le alpi piemontesi.
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Alba al bivacco Lanti. ( non ho aumentato la saturazione: le montagne erano proprio rosse alle prime luci! ) | |
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riprendo la marcia |
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la straordinaria strada militare di montagna costruita negli anni venti del secolo scorso |
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al Passo del Turlo, m.2738 |
Reportage e fotografie decisamente da pagine di carta patinata!!! Lo scenario lascia senza parole , la natura parla da sola !!.
RispondiEliminaSembra di tuffarcisi dentro a queste fotografie.
Niente moglie al seguito ???? No era per la quale???
Congratulazioni per l'impostazioni dei reportage delle escursioni : poche righe , foto che parlano da sole e tanta , tanta voglia di vivere e concretezza che traspira dal display del mio PC.
L'uomo di oggi purtroppo preso dalla frenesia del consumismo e dal pilotaggio dei media , ha perso il contatto con la realtà e la vera dimensione umana nel suo contesto.
Congratulazioni , Pier Paolo
Troppo buono, grazie infinite. Ho spesso nostalgia delle Alpi, scrigno di meraviglie che il mondo ci invidia. Una delle mie fissazioni è percorrere lunghi tratti del leggendario e purtroppo misconosciuto Sentiero Italia il quale al nord intercetta non a caso la GTA, la via dei Walser e il Tour del M.Rosa. La moglie viene con me in media due volte su dieci. In tema di camminate e di escursioni il vero mèntore, il vero Maestro, è Riccardo Carnovalini, camminatore di professione. Bevo ogni suo insegnamento come nettare degli dei. Io sono solo un dilettante al confronto !
RispondiEliminabravo
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