Gran pioggia l'altro ieri pomeriggio - e altra in arrivo. L'estate inizia a perdere colpi. Raccolti fichi e piccole dolcissime prugne viola dagli alberi giù in basso nella proprietà.
Queste raccolte fanno parte degli "uffici" tradizionali del primo mattino e mi piace il loro carattere rituale, rassicurante.
Le mini prugne viola
In mezzo a un mare di cetrioli e pomodori giace una anguria donataci dai vicini. E' la prima che mangio-cresciuta proprio qui intendo dire. La scorza esterna è meno coriacea di quelle commerciali - il sapore indescrivibile.
L'anguria 100% biologica e nostranissima
Niente nocciole quest'anno. Nè qui nè altrove - il grossista con uno schiocco di dita se le farà spedire dalla Turchia. Buon per lui.
Con il tempo libero che è seguito alla raccolta mancata abbiamo preparato qualche conserva di pomodoro con l'aggiunta di cipolle, sedano e basilico del nostro orto.
sopra e sotto:
accoanto all'impianto di pomodori
in piena produzione;
conserve di pomodoro realizzate nei due scorsi giorni
Ho rimesso mano alla bici e mi cimento due volte la settimana. Esco su strada asfaltata perchè gli sterrati sono ancora infestati da mosche e tafani. Infatti mi fanno ridere certi articoli che parlano di "fruizione" del territorio dei Nebrodi, il quale è di fatto tale (fruibile) solo in ristrette finestre autunnali o primaverili, in termini di escursionismo e cicloturismo.
Sto progettando brevi viaggi in bici e tenda sulle montagne.
Montagne dove godere la Bellezza in quanto tale - senza elucubrazioni spirituali/filosofiche/neoecologiste.
Sempre più spesso apro la carta dei Nebrodi e vi trascorro molto tempo sopra.
Ringrazio il mio corpo per quello che mi consente di fare; riconosco ogni giorno il privilegio di essere qui e godermi la vita e il territorio.
A piedi sulle mie montagne, Ottobre 2015.