Come tutti sanno, l'Etna è da un po' di tempo in forte attività. Con l'amico Luigi ho fatto una breve escursione che ci ha portato ad assistere all'evento parossistico di venerdì 12 marzo.
Partiti dal piazzale del rifugio Citelli (m.1746) sul versante orientale abbiamo imboccato il bel sentiero che porta a Serra delle Concazze, punto panoramico privilegiato sulla valle del Bove. La parte iniziale del percorso si svolge in un fitto bosco di Betulle:
Malgrado fosse una giornata di pieno sole la luce era filtrata dalla massa di ceneri eruttate dal vulcano e presenti in sospensione. Più a est la visibilità era eccezionale con ampie vedute della costa sino a Taormina e addirittura sino ad Augusta.
sopra: visibilità eccezionale dal sentiero per Serra d.Concazze; al centro della foto i neri crateri spenti Sartorius (m.1770) e la catena montuosa dei Nebrodi orientali
Coprendo un dislivello di circa 450 metri siamo giunti all'orlo della valle del Bove, in piena vista dell'eruzione in corso:
sopra: il crinale di Serra delle Concazze a 2170 metri, aperto sulla sconfinata valle del Bove
Malgrado l'edificio craterico fosse occultato dalla sua stessa cenere emessa ho potuto documentare il parossismo in corso e fotografare l'avanzata del fronte lavico all'interno della deserta valle del Bove; le immagini ovviamente non possono riprodurre l'emozione di trovarsi in questa eccezionale location nè i continui boati, dal timbro imponente.
in alto: 12° parossismo dell'Etna; 12 marzo 2021
in basso: il fronte lavico avanza nella valle del Bove
L'evento si è concluso dopo una serie di spaventosi boati molto più forti dei precendenti; abbiamo quindi ripreso la via del rientro scendendo di quota soffermandoci un attimo in contrada Serracozzo, dove si trovano una grotta di scorrimento lavico e le interessanti Bocche eruttive del 1971.
Complessivamente, una mattina emozionante sul nostro grande vulcano.
in alto: discesa verso contrada Serracozzo
in basso: boschi di Betulla Aetnensis e Bocche del 1971