Negli ultimi dieci anni abbiamo tutti assistito allo scontro tra Canon e Nikon. Io sono rimasto a guardare, e non ho comprato nulla, ho continuato a scattare diapositive con una Canon EOS 5000 analogica risalente al 1999, suscitando a volte ilarità e commenti divertiti. Conosco tante persone che hanno acquistato corpi macchina che adesso giacciono ripudiati in qualche cassetto, poiché la tecnologia era in continua evoluzione, e i 10 Megapixel di sei anni fa sembrano oggi uno scherzo. Adesso è il momento di comprare, perché la corsa alla risoluzione si sta arrestando e perché la tecnologia inizia ad essere matura. A questo punto sono entrato in campo e ho scelto la Nikon D7000 non per i Megapixel, che comunque sono 16 e quindi più che sufficienti, ma per la profondità di colore di 14 bit, la stessa delle reflex pieno formato come la D700. I pregi di questa macchina sono innumerevoli, non ultimo l’autofocus a 39 punti, la ripresa di filmati, il ritocco in-camera e le batterie di lunga durata – non bisogna dimenticare che anche su queste ultime sono stati fatti enormi passi avanti. In altre parole: aspettare a non precipitarsi a comprare è stata una scelta vincente.
Ho avuto modo di vedere una stampa 30 x 70 di una mia fotografia, e sono rimasto sconvolto dal dettaglio e dalla resa cromatica – francamente credo che con la D7000 potrò andare avanti a fotografare per i prossimi vent’anni. L'ho comprata ad aprile del 2011 da un negozio online di Bergamo, in kit con lo zoom 16-85 mm. Poiché mi fido dei bergamaschi e della loro precisione, non ho esitato a inoltrare il corposo bonifico, e la fiducia è stata ampiamente ripagata – imballaggio e macchina perfetti, spedizione rapida.
Non mi sono saziato e mi sono procurato, sempre online, altri obiettivi. Il denso sensore della D7000 dà il meglio con lenti fisse ad alta luminosità, e pertanto ho acquistato: il 50 mm f/1.8 che possiede uno sfocato eccezionale, morbido ed elegante, e il 35 mm f/2 che è forse una delle lenti più nitide che la Nikon abbia prodotto; poi è stata la volta del supergrandangolare Sigma 8-16 mm, che è in grado di generare stupefacenti linee di fuga nella fotografia paesaggistica, e del 70-300 mm f/4.5-5.6 Nikon, che sfrutto nella fotografia di animali e che regala sorprendenti immagini, se usato con accortezza per evitare il micromosso. Ultimamente ho promosso una colletta tra i colleghi per l'acquisto del 500 mm fisso Nikon: solo 8000 Euro circa: loro me lo comprano e io gli regalo le foto, ma quest'iniziativa non ha riscontrato molto successo. La D7000 fornisce foto spettacolari e di basso rumore, con una resa cromatica sui verdi e sul blu veramente splendida. Le uniche foto davvero superiori credo siano solo quelle prodotte dalla Canon 1DS Mark III, ma qui si parla di una reflex full format il cui solo corpo senza obiettivi costa 5800 Euro. Chi andrebbe in giro a cuor leggero per Palermo o per Varsavia con in mano una macchina così costosa ?
Lo sfocato morbido e professionale del Nikon 50mm f/1.8 D usato a tutta apertura. |
Io le foto più importanti, tipo quelle scattate nel corso di escursioni, le acquisisco in formato Raw, poi le processo con due potenti software, infine le salvo in formato TIFF non compresso a 16 bit. Una cosa fondamentale che ho capito della fotografia digitale è che non basta scaricare le foto e guardarsele - occorre perdere tempo, parecchio tempo, a casa a ritoccare le immagini; la cosiddetta postproduzione consente di fare operazioni impensabili, e tirare fuori il meglio da ogni fotografia è diventato il mio imperativo assoluto. Le mie "opere" me le guardo una marea di volte – adoro la fotografia e voglio vivere il resto della vita in mezzo alle immagini, al bello che esse trasmettono. Forse di tutto questo alla fine non resterà niente, ma chi se ne importa ? Per adesso io la mia Nikon, anzi “la mia bambina” abbiamo un sacco di lavoro da fare – e siamo appena agli inizi.
Ho fotografato per ore a temperature sottozero senza avere mai nessun problema con le batterie agli ioni di Litio di ultima generazione. |