giovedì 14 giugno 2012

Pernottamenti e accampamenti



Viaggiare in bici senza tenda significa automaticamente risparmiare molto peso; tenda, telo sottotenda, sacco a pelo e materassino pesano complessivamente quasi 4 chili. Ma rinunciare alla tenda comporta anche una limitazione notevole dell'autosufficienza. Si è per forza costretti ad affidarsi ad alberghi, ostelli ecc. - bisogna concludere la tappa per forza di cose dove si paga per dormire.

La tenda è una componente essenziale dei miei viaggi - essa è il sale del viaggio. Le notti in tenda sono indimenticabili, hanno il sapore dell'avventura, non ci rinuncerei mai. Per il viaggio in Scandinavia ho acquistato una tenda a doppio telo con paleria d'alluminio e tiranti antivento. E' importante che le cuciture del telo esterno siano termonastrate, altrimenti lo stesso telo esterno non serve a nulla. Io vi ho passato sopra uno strato di pasta al silicone supplementare e non ho mai avuto problemi con la pioggia. Il problema è stato invece la condensa; se ne formava molta a causa delle basse temperature, e la parte interna del telo era sempre molto umida. Dovevo riporre il tutto così com'era, non c'era altro da fare.






La scelta del posto dove accamparsi è importantissima. Fa parte di quel meccanismo che si innesca sulla strada e che si chiama Sopravvivenza. Occorre perdere tempo per reperire una 'location' sicura, e la prima regola è: non farsi notare da nessuno quando ci si accampa. Bisogna non essere assolutamente visibili dalla strada, cioè: io vedo voi ma voi non vedete me. Il nord Europa ispira fiducia e sicurezza, ma la società non è la stessa di trent'anni fa -  la prudenza non è mai troppa.
Quando ci si imbosca per dormire, che si tratti di tenda o di un edificio, bisogna anche osservare con molta attenzione eventuali segni di attività "losche": bottiglie di alcolici vuote e in frantumi, cicche di sigarette, escrementi, scritte spray sui muri, sono tutti segnali di un posto non sicuro.

Il resto è destino, statistica. Nel 95% dei casi quello che temiamo succeda non succede mai - il rimanente 5% fa parte dell'ignoto. Ho trascorso bellissime serate in tenda soprattutto in Norvegia, cucinando nell'abside e ascoltando splendida musica classica alla radio. Ho risparmiato cifre notevoli in quella che è la nazione più cara d'Europa, aggiungendo bei ricordi al viaggio. Alcune volte ho acceso un fuoco a debita distanza, e sempre imprigionandolo con i sassi. Non ho mai lasciato rifiuti in giro, neanche un pezzo di carta. Certe mattine smontavo a malincuore il mio accampamento: segno che il posto era veramente sicuro, e mi aveva fatto dormire bene. Iniziava un altro giorno sui pedali.

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