lunedì 11 novembre 2013

Gatti, vecchie riviste, libri, pioggia

In solitudine per due settimane, smetto di occuparmi della terra. Passeggio, leggo e ascolto musica. Fotografo i gatti. Mi sto riducendo come quei genitori che continuano ad annoiare l'umanità proponendo foto dei loro adorati figli. Quanto sono bravi quanto sono belli - intelligenti come loro non ce ne sono...Ma i miei gatti non sono unici e geniali, sono come tutti gli altri. Li adoro e li fotografo, quindi.


piccolo borgo agricolo abbandonato vicino Lupolibero
La legna ci basterà almeno per quest'inverno ? Queste sono parte, e solo parte, delle cataste accumulate dopo un anno e oltre di potature e ripuliture. Direi che può bastare.
Non sono amico delle stufe a pellet, d'altronde: devi comprare il pellet da chi lo produce, e devi dipendere sempre dall'energia elettrica del gestore. Inoltre le stufe a pellet producono un fastidioso rumore. Io ogni volta che metto un ciocco di legna nella mia stufa, mi dico: l'ho spaccato io, l'ho prodotto io. E la cosa mi fa felice.
la catasta alle mie spalle si estende per quasi due metri prima del muro di fondo
treno di legna di noccioli disposto all'aperto
Vado in giro per il paese il sabato mattina presto. Non c'è quasi nessuno in giro; in centro si trova un meraviglioso palazzotto nobiliare di fine Ottocento, chiuso e abbandonato. Ho sempre desiderato esplorarne l'interno. Mi accorgo che una delle porte di legno della facciata è rimasta aperta. Mi intrufolo dentro e salgo delle scale ricoperte di frammnti di vetro e intonaco. Le stanze sono quasi del tutto vuote, tranne che per una cosa meravigliosa: vecchie riviste d'epoca sparse sul pavimento. Io adoro alla follia le riviste d'epoca. Ne raccatto una decina - sono tutti numeri dell'Illustrazione Italiana del 1949. Ci sono anche riviste di mdicina e bollettini farmaceutici, rosicchiati dai topi e rovinati dalla pioggia che entra dal tetto. Deve averci abitato un medico. Esco furtivamente con il mio bottino, nessuno mi ha visto.
bottino prezioso
schedina dell'aprile 1949 trovata intatta in un fascicolo!
Ho fatto un salto in biblioteca. Deserta. Chi mi accoglie è lusingato, onorato della mia visita. I giovani leggono poco e niente, gli anziani manco a parlarne. Tutti gli altri hanno altro di meglio da fare. Reperisco una copia del viaggio in Sicilia di Goethe, che avevo sempre desiderato leggere. Lo trovo a tratti sorprendentemente moderno, per sempio quando si parla del problema della rimozione della spazzatura a Palermo.
Poi prendo in prestito un libro di racconti (veri) siciliani di un certo Virgilio Titone, mai sentito nominare eppure bellissimo.
Infine porto a casa un libro su un emigrante italiano in America, Pane Amaro si chiama.
Quelli erano tempi in cui gli emigranti non incendiavano materassi per protestare, non urlavano e pretendevano sveltezze, diritti e servizi - e meno che mai godevano della protezione di presidenti, politici e giornalisti. Altri tempi, altra gente.

Mi spartisco tra riviste e libri alla luce della candela, con la stufa accesa, ascoltando la pioggia torrenziale che si abbatte sulla casa, e sulle campagne.

alcuni titoli reperiti in biblioteca
leggo all'aperto prima del temporale

2 commenti:

  1. Ciao "Lupolibero" navigando su internet di qua e di là, non so come, mi sono trovato sul tuo blog.
    Leggendoti ho avuto la sensazione leggere "Cristo si è fermato a Eboli" di Carlo Levi poi leggendo il tuo profilo vedo che il tuo libro preferito è proprio questo. Che dire ho letto ben tre volte questo libro e trovare una persona che è rimasta affascinata come me dal quel mondo antico mi ha fatto tanto piacere.
    Complimenti per la tua vita e per il tuo spirito libero! Giuseppe.

    RispondiElimina
  2. Grazie Giuseppe ...ma io sono in vantaggio: il libro l'ho letto almeno quattro volte!!
    Comunque a onor del vero devo dire che anche il film sul libro di Levi è ben fatto, merita davvero di essere visto. Non sempre a un buon libro segue un buon film, infatti. Ciao

    RispondiElimina