lunedì 5 ottobre 2015

Alcuni ( solo alcuni ) regali d'Autunno.



   Non proponetemi per l'ennesima volta di piazzare una televisione, qui, in questo spazio tutto speciale - in cui le lunghezze d'onda sono altre. Non so che farmene.
   Non mi importano cuscini e poltrone su cui stravaccarmi; non ho quattro televisioni in casa; non ho vasi con i fiori ( che reputo inutili ) e non faccio parte dell'Accademia della Crusca nè di altre elitè di intellettuali; ma soprattutto detesto la frutta modificata, quella senza semi che a voi pare invece così preziosa.

   Tutto ciò che ho elencato sopra sa di mentalità borghese. "Voglio il biologico ma senza sporcarmi le mani"; "mi piace la campagna ma con le comodità di Milano". Per questo cercate avidamente cuscini e poltrone, e televisioni, e frutta senza semi, lo ripeto: cos'avete contro questi semi? Vi siete rotti un dente a causa loro? Vi hanno fatto indigestione?


   La mia lunghezza d'onda è - sono - questi regali d'autunno. Alle 8 di mattina di un lunedì; il profumo delle mele, il profumo dei funghi, il vecchio noce da cui cadono noci.

Me le sono sporcate innumerevoli volte le mani, qui.
E sono ancora vivo e vegeto.
In questa casa non ci sono divani nè poltrone nè cuscini -
ci si siede su sedie di legno.
In questa casa c'è solo una radio, niente televisione.
In questa casa la frutta viene dalla terra e non dalle serre
che producono quelle bombe enfiate di melenzane a gennaio
che voi comprate pensando di aver fatto un affare.
 







   Quando siamo arrivati qui ci guardavate perplessi - ci dicevate "attenti a non farvi male... anche perchè poi... a che pro"? ( cioè: a che serve questa cazzata di campagna che avete comprato? ).

   Bè, a me questa 'cazzata' è servita, almeno un po'. Per gioire, per imprecare, per sudare, per:

togliermi di dosso quella mentalità borghese e comodista, foriera di pigrizia e noia: per sentirmi vivo.
Grazie, terra.






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