giovedì 28 luglio 2016

A piedi sui Nebrodi - I laghi Trearie e Cartolari nella loro veste estiva.



In cammino sulle rive del lago Trearie, Nebrodi orientali.


     Un po' di respiro dopo due mesi di continuo lavoro di campagna. In attesa della raccolta delle nocciole, ci siamo concessi una magnifica escursione nel contesto del parco dei Nebrodi, dove la Natura la fa veramente da padrona -

Questo percorso è un anello di 4 ore di cammino tranquillo, con un dislivello non superiore ai 300 metri. L'avevo già sperimentato ad Ottobre 2015; chi volesse avere un'idea dei colori meravigliosi che si presentano in Autunno, può rivedere questo post. Il giro inizia dall'alta valle del fiume Flascio, dove il paesaggio è davvero essenziale:




In breve, salendo di quota, il percorso raggiunge il limite inferiore di alcune faggete, affascinanti in tutte le stagioni:




Un piccolo gruppo di faggi attende con pazienza l'Autunno.


Superata Portella di Chiesa, si raggiunge l'ampio specchio d'acqua del lago Trearie, che con i suoi 1500 metri di quota è il bacino naturale più alto della Sicilia:


Una mandria di bovini si gode la "spiaggia" del lago Trearie.


     Dopo una breve sosta su un promontorio panoramico, ci siamo spostati verso il lago Cartolari, nei pressi del quale si trova una splendida area della Forestale con tavoli rustici e altissimi alberi di pioppo. E' una location magnifica in Autunno, ma tutto sommato anche questa fresca giornata estiva non si è fatta disprezzare, complici i sapori dei Nebrodi:

Il piccolo laghetto Cartolari, m.1400

Pane casareccio e provola locale, cosa volere di più ?


Alle 15 abbiamo concluso la nostra escursione e recuperato l'auto, sazi e soddisfatti.






I consigli di Lupolibero.

Il parco dei Nebrodi ha di buono: 1) territori naturali vastissimi e poco frequentati; 2) è relativamente pulito proprio a seguito della difficile accessibilità alle masse.

L'aspetto negativo, per l'escursionista  che sia nuovo a questi posti, è rappresentato dalla carenza pressochè assoluta di segnaletica, la quale appare ancora allo stato rudimentale:





Sotto: segnaletica del parco dei Nebrodi - Mancano le indicazioni per tornare alla base, ma se volete imbarcarvi da e per la Liguria... andate a destra ! ...chiaro, no ?



     Ora, a parte il mio facile affondo umoristico - che lascia il tempo che trova, raccomando sempre di visitare i Nebrodi dotati di una buona carta, come quella 1:50000 edita dalla Litografia Artistica Cartografica.
In caso contrario, il rischio di perdersi è davvero elevato, soprattutto in giornate nebbiose e meno luminose di questa.
Se non avete un buon senso dell'orientamento è meglio scegliere percorsi brevi - anzi è ancora più consigliabile starsene a casa. 
Io parlo sempre molto chiaro, non sono un facilone -

Chiunque sia interessato ai dettagli del giro dei laghi Trearie e Cartolari, non ha che da contattarmi usando i commenti del post.

5 commenti:

  1. Escursione sotto il sole siciliano in luglio? E sei ancora vivo?

    Io ,nelle vacanze invernali, vado spesso a zonzo per i monti della "conca d'oro" di Palermo e devo dire che ,nonostante non siano spettacolari come le alpi, hanno la particolarità di essere molto più selvaggi.
    Mentre sulle alpi devi solo seguire il sentiero e fare attenzione ai cartelli come si farebbe in autostrada (e ci sono pure i rifugi a fare da autogrill), in Sicilia il sentiero (spesso solo un accenno di traccia) te lo devi trovare e anche tenere ben stretto.
    Più d'una volta mi sono ritrovato tra rocce irregolari piene di salti e fessure, cespugli secchi e spinosi, senza individuare passaggi agevoli... e ho cominciato a pensare "stavolta ho fatto la cazzata".
    E' una sensazione molto brutta. Da una parte vado in cerca di qualcosa di avventuroso ma poi...esserci dentro non è figo come nei film.

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    1. I Nebrodi, contrariamente a quanto sembrerebbe, sono abbastanza freschi come temperatura, anche in piena estate: il giorno della ns. escursione c'erano 22 gradi, una favola. Certo, se poi capita la giornata di Scirocco, muori - l'intera massa d'aria dal livello del mare a 2000 metri è surriscaldata.

      Sì, la Sicilia ha questo di bello: offre più avventura. Le Alpi sono splendide, ma anche troppo lisciate, controllate, praticate... quasi piastrellate. E francamente, alla lunga, un po' noiose. Ogni posto ha i suoi pro e i suoi contro. Il paesaggio siciliano, come varietà, è forse unico al mondo. L'anno scorso un ex collega mi fa: "ma avete anche gli alberi di Noce in sicilia ?": bè, gli dico, "si fa prima a dire cosa NON c'è, in sicilia!".

      Un caro saluto -

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  2. Che posti!!
    Chissà se riuscirò a vedere la Sicilia prima di morire!

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    1. Il piatto forte della Sicilia sono e restano i vulcani: prima di morire dovresti vedere "a Muntagna": l'Etna è un ecosistema alpino di oltre 3000 metri calato in una regione sud-mediterranea - un intruso, insomma.
      Quello che ne è risultato, sono un paesaggio e una flora straordinari.

      I Nebrodi sono anche loro belle montagne. Arrotondate, quasi scozzesi. Già a fine settembre si tingono di verde; a ottobre le faggete sono gialle, arancioni, rosse e io... io vorrei campare altri 200 anni per girare e fotografare...

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  3. Deve essere very very affascinante questa sicilia, patria natìa del mio mitico prof Totò.
    Dovrò convincere mio marito, al quale non piace andare in vacanza al sud.

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