sabato 5 maggio 2018

Incontri, separazioni, altri incontri: il viaggio e la Strada.







Nei miei viaggi non ci sono mezze misure emotive. I lunghi tragitti solitari mi regalano introspezione e poesia; a volte mi sono fermato volutamente in mezzo al "nulla" ascoltando per un attimo il vento, il fluire della vita.
Oppure mi sono ritrovato spesso a urlare in certe discese guadagnate con fatica - assaporando leggerezza, libertà, momenti di esaltazione allo stato puro.

Ho ricevuto tanto dalla Strada. Amo la Strada.

Lungo di essa mi sono capitati mille incontri. Alle volte fugaci: brevi cenni di saluto in cui le due parti si "intendono" senza bisogno della comunicazione verbale -
Altre volte gli incontri sono stati più lunghi e "in corsa" - ad esempio con altri viaggiatori con i quali si ride, si chiacchera, ci si scambia consigli, ci si stringe la mano con forza e ci si augura "buon viaggio" davvero con il cuore, non come una frase fatta.



Austria, 2018.



Oppure ci sono stati incontri con persone che io chiamo "amici per una sera"; semplicemente perchè si è condivisa qualche ora delle proprie vite - e mediati dalla lingua inglese ognuno ha raccontato qualcosa di sè.  Perchè il viaggiatore non è un "protagonista" - è parte del paesaggio umano e ha il compito di ascoltare e capire. E deve farlo in un breve lasso di tempo.

Molti mi hanno raccontato in breve la loro vita - cosa avevano fatto di buono - dove avevano sbagliato.

io li ricordo uno per uno, questi incontri.
Sono indelebili.




Amici per una sera.
( Francia, 2017 )



Persone che non dimenticherò mai.
( Svezia settentrionale, 2012 ).



Spesso il momento del commiato mi ha commosso. E ha commosso anche chi mi aveva aperto la sua porta. Forse perchè oltre a "ricevere" ho anche "dato" qualcosa - intendo dire: "trasmesso" qualcosa.

La Strada e il viaggio sono tessuti di incontri, separazioni, altri incontri.

Tra i blog di veri viaggiatori che seguo ce n'è uno in particolare. Quello di Darren Alff, giovane americano i cui consigli mi sono stati molto utili.

Nelle sue pagine Darren racconta di un incontro davvero singolare - quello avvenuto durante un viaggio in bici in Ucraina con un cane che lo ha seguito per chilometri e ha persino diviso una notte in tenda con lui.
A tutt'oggi questa pagina di viaggio persa nell'oceano sconfinato di Internet rimane tra le più belle che abbia mai letto, e avendola ripescata ne cito l'indirizzo:




Credo che anche Darren ricorderà questo incontro per tutta la vita. 
Il commiato non dev'essere stato facile...

Buona lettura o ( per chi non ha tempo ) buona visione.


6 commenti:

  1. Non ho fatto viaggi in bici così come fai tu ma esco in bici più volte la settimana, sicuramente i miei giri non sono così intensi e pieni di emozioni come i tuoi ma penso di capire il tuo amore per la strada. Ti auguro che non passi mai!

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    1. Questo microviaggio di soli 11 giorni mi ha confermato in pieno quello che dice Alastair Humphreys ( inglese ns. coetaneo che ha girato il mondo in bici ): NON è necessario partire per mesi in bicicletta o fare il periplo dell'Africa - anche piccoli tour di alcuni giorni o un paio di settimane possono essere profondamente gratificanti e dare tantissima "avventura".

      Se tu/voi ne avete l'animo, potreste cimentarvi ad esempio nella Ciclabile austriaca del fiume Drava (Drauradweg), da Dobbiaco a Maribor in Slovenia per 400 chilometri. Una settimana da sogno.
      Io l'ho percorsa nel 2016 e ti dico una cosa: la rifarei altre dieci volte.

      Quando vi sarete sistemati, fateci un pensierino...

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    2. Ho fatto per tre volte una gara di 305 km in bici, tutta una tirata (non a tappe) e in nessuna di quelle tre occasioni mi sono goduta la strada. Dovrei veramente fare un VIAGGIO con la bici. Quando vivevo in Svezia avevo più volte pensato di "tornare a casa" (Roma) in bici, 2100-2200 km, ma non è mai successo. Ora penso a Barcellona-Roma ma mi sa tanto che fino a quando continuo a gareggiare il mio viaggio con la bici non avverrà...e nelle gare ci sono le categorie fino a anni 80+ :-).

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    3. Semmai dovessi viaggiare, non ti consiglio affatto il Barcellona-Roma. Non è una buona idea- saresti costretta a percorrere la costa francese e poi quella ligure, strette e trafficate. Il "segreto" è iniziare con qualcosa di breve e abbordabile. Tra l'altro se viaggi con i bagagli sviluppi dopo due settimane una potenza mostruosa che puoi utilizzare nelle gare. :-)

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  2. Già: molto belle queste amicizie fatte "al volo". E' magnifico partire da soli e passare comunque delle belle giornate in cui è presente anche la componente umana, la compagnìa di altre persone.
    La fregatura però è che... è un continuo di separazioni, nostalgia e poi...solitudine...perché nessuno delle persone abituali saprà mai ciò che hai vissuto.

    Forse è anche per questo che scriviamo sui ns blog: per condividere, sperando che càpiti un lettore che riesca a capire.

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    1. Ed è quello che continueremo a fare: vivere scrivere e condividere. I ricevitori "giusti" ci sono. Anche noi a nostra volta lo siamo, rispetto a chi ha comunicato le sue esperienze.

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