sabato 12 maggio 2018

Sicilia 2018. Un'alba e un tramonto, sempre sul mare.







Il ritardo nell'imbarco da Genova non mi pesa per niente; c'è aria di festa sulla banchina del porto. Il mare è una tavola e il clima perfetto, nè caldo nè freddo.
Mi viene assegnata un cabina con la finestra esposta a levante ed è esattamente quello che speravo:  posso bearmi dell'alba sul mare semplicemente scostando le tende





Giungo a Palermo alle 21 e 30. Presso una rosticceria mi faccio preparare un panino colossale con la porchetta e l'insalata, poi viaggio per un'ora e mezza sull'autostrada deserta. Inizio a salire per tornanti fino a 500 metri d'altezza, dove in un preciso punto geografico si trova una casa di pietra circondata di agrumi e noccioli: la mia casa in Sicilia.

Apro il cancello - riconosco il profumo dell'aria, misto di umido e fiori d'arancio. Spengo l'auto e apro la porta. La gatta si presenta dopo pochi minuti e mi fa un sacco di feste.
Per questa notte dormirò nel sacco a pelo, in un silenzio assordante.
Il silenzio che c'è qui è vero silenzio.


...

Stamattina 12 Maggio mi sono alzato alle 7. Ho passato mezza giornata e oltre a pulire e rimettere a posto le cose.
Nessun problema con la luce fotovoltaica nè con l'acqua. Il motore del serbatoio funziona - e pure lo scaldacqua a gas: nessuna rogna !

Finisco di pulire la casa nel primo pomeriggio. Raccolgo e mangio due arance.
Faccio un breve giro nell'agrumeto, completamente sepolto dall'erba. A differenza dell'anno scorso le infestanti sono ancora verdi e molto alte.





in alto: in mezzo all'erba alta dell'agrumeto

in basso: zona tradizionalmente destinata all'orto
( area in rosso )




Settore di agrumeto visto dal balcone del bagno.



Non vedo l'ora di mettere mano alla decespugliatrice, la mia alleata. Domani o forse dopodomani andrò a recuperarla - si trova in un'altra casa lontano da qui, al sicuro.
Nel pomeriggio cala un certo umido e gli uccelli iniziano a rifugiarsi sugli alberi.
Ci sono nuvole sparse e il paesaggio è lo stesso di sempre, immutabile.






Starò per sette mesi nella mia casa di pietra e avrò cura di essa così come della terra che la circonda. 
In cambio godrò di aria pulita e di spettacoli come il tramonto di stasera, il quale lascia presagire che saranno sette meravigliosi mesi della mia (nuova) vita.

Ancora una volta:
IN SICILIA







5 commenti:

  1. La bicicletta l'hai portata con te? Qualche bel giro in Sicilia prima che venga il troppo caldo o forse dopo che è passato ci starebbe bene.

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    1. L'ho fatto in passato di portare la bici da corsa, ma la cosa non funzionava. Troppo lavoro da fare sulla terra e una volta che il lavoro si placa, cioè ad agosto, a quel punto fa troppo caldo.

      Invece quest'anno comprerò una mountain bike economica e da ottobre in poi farò dei giri in giornata sulle montagne di uno oppure due giorni.
      Sai che esiste un cammino di Santiago siciliano ?
      E' una new entry inaugurata l'anno scorso, fattibile anche in bici da montagna - 200 Km.

      "Me gusta l'idea"...

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  2. Capisco ,anche solo lontanamente, la sensazione che si prova tornando "in patria".
    Io non riuscirei mai ad emigrare.
    Pensa che mi sembra di sentirmi meglio anche solo passeggiando nel paese dove sono nato e cresciuto fino a 26 anni, che dista meno di 10km da dove vivo abitualmente.

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    1. Questo che dici è positivo: non solo non hai perduto la tua identità geografica, ma il posto dove sei nato e a te caro non è neanche troppo distante.

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    2. Topofilia, l'amore per i propri luoghi, per la terra natia.
      Pare una bestemmia, in questo mondo liquefacentesi, di moltitutini di sradicati e artificializzati.

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