domenica 4 novembre 2018

E la campagna ? Diario di un fine settimana di novembre.







Ieri mattina ho preso la bici e ho raggiunto Floresta, il comune più alto della Sicilia. Da casa mia sono  quasi 800 metri di dislivello, tutti su strada tranquilla che attraversa noccioleti, querceti e pascoli.

Le previsioni informavano di cieli poco nuvolosi, invece ho beccato pioggia e vento. Di quelli seri.

Arrivato a Floresta la temperatura percepita era di circa 7 gradi; ho comprato due panini e una birra e mi sono rifugiato a mangiare sotto una pensilina di legno di attesa per i pullman - cosa che mi ha ricordato il mio primo giorno di viaggio in bici in Danimarca, allorchè c'erano condizioni meteo più o meno simili.

Sono ritornato a casa godendomi decine di chilometri di discesa sotto la pioggia scrosciante.


E la campagna ?

Un'ora dopo il mio rientro a casa il cielo ha offerto uno spettacolo incredibile:


Arcobaleno e nuvole in dissolvimento
riprese dalla finestra sul retro di casa mia.



Viaggia con me, la campagna. In questo novembre che è bellissimo. I venti da sud portano nuvole basse che indugiano nella vallata e danno un effetto-nebbia.
Nel primo pomeriggio, dopo una doccia calda e un bicchiere con un dito di liquore ho fatto un breve giro tra gli alberi -

Gli ulivi quest'anno non hanno prodotto nulla; sembravano promettere bene, ma qualche mosca ha successivamente danneggiato il 100% dei frutti in tutto il territorio.








Mi piace fermarmi a osservare i filari di agrumi sfocati in questo strano chiarore che avvolge tutto; cerco di valutare quanti frutti nuovi ci saranno l'anno prossimo, e a occhio e croce sembrano numerosi.





sopra e sotto:
file di agrumi immersi nella foschìa








Raggiungo il punto più in basso della proprietà, dove mi reco di rado. C'è una grande quercia formata da quattro tronchi enormi e alcuni bassi alberelli di mele. Queste mele in passato erano destinate all'alimentazione dei maiali, perchè molto piccole.

In realtà se si ha la pazienza di sbucciarle sono buonissime. Sono di una dolcezza e di un aroma unici, concentrati. Ripasserò con un sacchetto a raccoglierne qualcuna entro stasera.








Rientro a casa e accendo la stufa a legna; ceno alle 19 e trenta e mi concedo un bicchiere di vino speciale. Guardo un film al computer, vado a letto.








Oggi è domenica e non ho voglia di uscire a fare sport. Il cielo è coperto e cade qualche goccia di pioggia. Dopo colazione vado a prendere altre cassette di legna per stasera, pulisco il pavimento e il bagno, spolvero qualche ripiano, ripiego i vestiti che avevo steso ad asciugare nella ex stalla ristrutturata l'anno scorso, getto un occhio alla bici riposta sempre nello stesso punto accanto ai rastrelli e ai sacchi di polietilene.

Ogni oggetto qui ha una storia che è la mia storia.

Alle 10 vado a comprare mezzo chilo di pane caldo e delle uova fresche. 
Dall'inizio di ottobre ho spento il frigorifero perchè costituisce un carico troppo alto per i pannelli fotovoltaici - perciò tengo tutto il cibo al fresco dietro la finestra e consumo in fretta tutto quello che compro.

Mi è venuta un'idea per raffreddare la birra: dispongo la bottiglia nel flusso d'acqua in uscita dalla vasca di irrigazione. Dopo mezza giornata è perfettamente fresca.

Stasera andrò a ritirarla con la lampadina tascabile, e so già che il gatto mi seguirà.
Domani ho una mezza idea di tornare a Floresta e fare 35 chilometri in bici dentro le faggete di quota; sono curioso di vedere se i faggi hanno perso tutte le foglie a causa del vento.

Questo appuntamento annuale con i faggi mi emoziona sempre.
Come tutto qui, del resto. 















Una bottiglia di birra Messina
messa a raffreddare nella canalina di troppo-pieno
della vasca di irrigazione.




3 commenti:

  1. Wow, che belle immagini!
    Arcobaleno doppio!

    Che agrumi sono quelli della foto? Arance?
    Qui una volta ho comprato delle sanguinelle. Erano buone, eh, ma non sono comuni e quelle che si trovano in Italia mi sa che sono più succose. Comunque erano notevoli, non sono durate neanche un giorno, le abbiamo mangiate tutte.

    Le mele: Io le mele le mangio sempre con la buccia :D

    Il Syrah è lo Shiraz? Qui anche hanno un vino piuttosto buono (la Turchia ha vini buoni, decisamente) chiamato a quel modo.

    Ne hanno anche vari altri, io non me ne intendo troppo, comunque di solito i vini sono buoni.
    Io preferisco il vino bianco, ma qui mi piacciono anche i rossi.

    Buona serata :)

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    1. ciao, grazie.

      Gli agrumi sono la varietà calabrese tardiva, che perdura commestibile sino a luglio-agosto. Abbiamo anche arance vaniglia e arance bianche, quest'ultima è una cultivar difficile da reperire, molto dolce.

      Le sanguinelle non le abbiamo; una zona specializzata in sanguinelle è quella di Catania, ched ne produce di eccezionali -

      Il Syrah è sì, lo Shiraz. Questo vitigno è diffuso in tutta l'area mediterranea ma la Sicilia è attualmente la regione che lo ha "interpretato al suo meglio". Quello della foto proviene dalle zone di Gibellina, colpite dal famoso terremoto del Belìce nel '68.

      A me piace consumare in estate vino rosato frizzante, lo trovo meraviglioso con l'aggiunta di foglie di menta e succo d'arancia.

      Un caro saluto e al prossimo arcobaleno.....

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    2. Interessante commento che apporta conoscenza. Aggiungo anche che la frutta cosiddetta biologica, non trattata, è in genere "brutta". Abbonda di malformazioni e imperfezioni.
      Una volta mio cognato insistette perchè gli mandassimo al nord uno scatolone di arance. Quando lo ebbe osservò che arance così buone non ne aveva mangiate mai, ma erano di aspetto "strano". (credo si riferisse alle macchioline scure dei danni da grandine di quell'anno).
      In realtà il consumatore è ormai abituato alle arance da supermercato passate al calibro e incerate, tanto da sospettare di qualsiasi imprecisione.

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