domenica 22 luglio 2012

In partenza verso la terra di Utopia



In partenza per la Sicilia. Tante cose da fare, da sistemare, da portare avanti. Decespugliare il terreno; utilizzare per la prima volta la motosega; dare un giro di vite alle pratiche per la costruzione della nuova casa; contattare la Forestale e molto altro.

Ma anche godere dei nostri alberi, raccogliere limoni a pochi metri dalla porta di casa, prelevare fichi e pere e arance e altra frutta freschissima a "filiera metri zero"; il pane di Sicilia che è vero pane con la p maiuscola; gli uccelli predatori che volteggiano nelle ore più calde sui boschi che circondano la nostra contrada; il sole che tramonta dietro la montagna e il panorama delle isole Eolie sospese sul mare.



Come si chiama tutto questo ? Dove si trova questo posto ? si chiama Utopia ed esiste solo nel nostro immaginario, anche se fisicamente, realmente, esiste. E' un non-luogo perchè non ha senso parlare di località geografica, di toponimi. Che senso avrebbe dire che si trova a Castelvetrano, o Calascibetta, o Santo Stefano di Camastra ? Certi posti hanno significato e sono decifrabili solo per chi ci ha vissuto una fetta importante della vita - e ancora di più, per chi da dieci anni ci ha progettato sopra un sogno - un sogno molto complesso.
Forse non tutto andrà sempre bene in questo sogno che si fa realtà e alle volte fa paura - ma almeno ci proviamo.

Per oltre un mese e mezzo saremo senza energia elettrica - la sera radio accesa e candele. Niente internet fino al ritorno, a metà settembre, forse.


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