venerdì 20 marzo 2015

La Linea Cadorna e il Forte di Orino, parte 1 di 2.




   Secondo magnifico trekking sui luoghi della prima guerra mondiale della Linea Cadorna in provincia di Varese. Questa volta in solitaria e con pernottamento.
Ho raggiunto il famoso Forte di Orino, una postazione in posizione strategica a 1134m. d'altezza cui si giunge attraverso una lunga carrareccia militare di montagna che parte dall'Osservatorio Astronomico del Campo dei Fiori.

 - per rendere l'escursione ancora più lunga e interessante sono partito di buon mattino da Brinzio, 516m, percorrendo in salita il sentiero 4 che risale il canalone della Val d'Intrino.

   Adoro Brinzio, piccolo borgo dalle strade acciottolate di porfido rosa, dalle corti e dalle case di pietra, lontano dalle trafficate direttrici di comunicazione verso la Svizzera. Adagiato su una piana erbosa, circondato da boschi e montagne alte in media 1000 metri e perciò praticabili anche in periodo invernale.
Alle 6 del mattino ho fotografato l'omonimo lago, immerso nella foschia.

il lago di Brinzio all'alba di una mattina umida


la Ca' di Architt a Brinzio

   Terminate le foto ho iniziato a camminare verso il valico di Pizzelle, incontrando successivamente non poche difficoltà a causa dello spessore crescente della neve ma soprattutto per il gran numero di alberi abbattuti dal vento e precipitati sul sentiero.




al valico di Pizzelle, crocevia importante di sentieri.

   Dal valico mi sono portato verso il Grande Albergo Campo dei Fiori, enorme stazione turistica abbandonata costruita nel 1910-12 in stile Liberty. Questa costruzione mi è sempre parsa vagamente spettrale, soprattutto in giornate nebbiose e dal cielo coperto; rammenta l'albergo solitario del film Shining. E in effetti un guardiano dev'esserci - ho visto la sua auto posteggiata fuori, a spegnere la mia voglia incontenibile di esplorarne l'interno.

il grande albergo di montagna Campo dei Fiori, in disuso.

   Dopo un paio di altri chilometri di pista innevata ho raggiunto un punto molto panoramico aperto verso il versante svizzero. Ho mangiato qualcosa nel grande spiazzo deserto, che ospita un vecchio cannone d'epoca ( foto d'apertura ) e una targa commemorativa.



   Dopo l'ingresso all'osservatorio astronomico la pista continua per oltre cinque chilometri in piano, a mezza costa. E' una carrereccia militare usata per il trasporto di materiale da guerra. Si snoda in un ambiente di magnifici boschi e coincide con il grande sentiero E/1 che percorre l'intera Europa dalla Norvegia alla Sicilia. Ho percorso questo tratto con grande emozione, quindi.

   Durante il tragitto ho incrociato numerosi camminatori, anche di mezza età. Da queste persone ho percepito molta allegria ed energia positiva: è tutta gente che ha preferito non stravaccarsi in poltrona e far funzionare le gambe.
L'ho visto dai loro sorrisi, dai loro discorsi.

la bellissima pista E/1 in direzione del Forte di Orino (VA)

   Dalle informazioni che ho raccolto pare che al Forte, capolinea della strada militare, ci sia un rifugio aperto. Ci sarà gente ? Sarò solo ?
Ho raggiunto la meta alle 17, quando il sole di questo velato pomeriggio di fine inverno illuminava la piccola postazione militare della quale resta ben poco. Sono rimasto a parlare con due altri escursionisti  -  infine sono rimasto da solo e ho preso "possesso" del rifugio.

i resti del Forte di Orino (VA), m.1134


fine prima parte.

1 commento:

  1. Domenica ci sono andato anch'io.
    Sono arrivato però da Varese, in macchina fino quasi all'osservatorio. Però poi ,invece di fare il sentiero E1 senza dislivelli, abbiamo preso il 7 che ci ha fatti salire un po' e c'ha ripagati con un bel panorama, per poi farti tornare al sentiero 1 con una ripida discesa che c'ha stancati più della salita.
    Il forte m'ha deluso un po': io vedevo su internet foto di un vero e proprio castello... invece ho scoperto che una cosa è il forte di Orino e un'altra è il CASTELLO di Orino.
    Ho visto il bivacco e devo dire che per dormire lì hai un buon spirito d'adattamento: è piuttosto tetro... e gli spazi sono più angusti di come sembra nelle tue foto :D Di certo i camini non mancano.

    Escursione molto semplice... niente di che, però è un monte delle mie zone e andarci almeno una volta mi pareva un "must".

    Se ti può interessare ,per le tue selvaggiate, lungo il sentiero 7 ho visto anche una zona in piano con un panorama splendido verso sud e le tracce di un paio di fuochi che a occhio NON mi son sembrati a scopo di grigliata diurna.

    RispondiElimina