martedì 7 aprile 2015

Prima lungo il Po, e poi? Viaggio 2015.






   Le carte geografiche. Le curve, le linee delle strade, i paesi le città i ponti i sottopassaggi, le distanze.I fiumi.
Quel libro di geografia della scuola media -

  Il Po nasce dal Monviso. Questa frase mi fa tornare indietro nel tempo, sui banchi dei Salesiani. Disciplina e rigore, partite di pallone, l'odore dei pastelli e delle matite. I corridoi immensi, infiniti, dell'istituto - i loro pavimenti di marmo, la fila per entrare in classe accostati al muro e in silenzio - la fine dell'anno scolastico, il sole di Catania che riverberava sulle mattonelle del cortile, accecanti. La statua bianca di Don Bosco, le fontanelle per dissetarsi, il bar, gli alberi su cui ogni tanto andava a finire il pallone, che poi per recuperarlo era un bel problema -

"Il Po nasce dal Monviso, e sfocia sull'Adriatico".

   - due argini lo costeggiano ad entrambi i lati. Ne seguono l'andamento sinuoso, capriccioso, a volte avvicinandosi, a volte allontanandosi per diversi chilometri.  Gli argini proteggono la pianura dalle piene del fiume.
Su questi argini si sviluppa per centinaia di chilometri una strada che si chiama Strada dell'Argine Maestro. Questa strada è soggetta a giurisdizione particolare da parte di un'autorità che si chiama Magistrato del Po. E' ciclabile e offre paesaggi straordinari, impossibili da recepire al passo veloce di un' auto.

"La foce dei grandi fiumi si chiama delta. Anche il Po ha il suo delta; perchè si chiama delta? chi lo sa alzi la mano." - "io lo so, Maestro" -

    La Strada dell'Argine Maestro è un tuffo indietro nel tempo. Cascine canali abbazie, paesi minuscoli dalla piazzetta ombreggiata da tigli. I luoghi del Mondo Piccolo di Guareschi, il leggendario borgo di Don Camillo e Peppone. Il delta del fiume e le chiatte, le strade a pelo d'acqua, ormai nel territorio del Veneto. Chioggia e la Laguna.

   Può nascere così, nell'anno degli ipad e degli smartphone, un viaggio silenzioso, fatto di curiosità per quel fiume studiato a scuola ma visto solo di sfuggita, magari poche volte nella vita, dai viadotti autostradali.
"guarda, stiamo passando sul Po!" -

Nell'idea del Po ci siamo tutti noi ragazzini, anche se non lo abbiamo mai visto.


La partenza l'ho fissata per mercoledì 8, all'alba.
In bicicletta, dalla porta di casa.

Produrrò post sul viaggio quando potrò, se riuscirò a reperire punti Internet o se qualcuno on the road mi metterà a disposizione il suo computer; in caso contrario riassumerò le vicende retrospettivamente, al rientro.
La meta finale non la conosco nemmeno io di preciso, si trova comunque da qualche parte a nord-est del nostro paese.
A risentirci,

Lupolibero.


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