Nel silenzio della sera è la stufa a parlare. Parebbe strano, eppure c'è bisogno. La sera qui è magica; si accendono le luci dei paesi dall'altra parte della valle, ci si ritira in casa, si cena con calma.
Mi sono risintonizzato, sto affrontando la vita in campagna su un altro piano. Sono più sereno perchè so di avere una prima casa altrove, ormai. Faccio quello che devo fare senza correre. Il clima fresco mi è complice.
VE LO DO IO L'EXPO.
Neanche il tempo di arrivare, che la terra offre già i suoi frutti. Mentre raccolgo penso a certi megaeventi che attirano masse paganti. Tutti ad ammirare l'albero della Vita progettato dal grande architetto milanese - sai, di quelli che chissà perchè indossano sempre la sciarpa anche in agosto; tutti a battere le mani ad Israele che ha progettato l'orto verticale, clap clap clap che bravi siete i più intelligenti dell'umanità voi israeliani. Poi si cammina per gli stand e si crede di aver visto il mondo in poche ore.
Mi pare una grande, immane ipocrisia sbandierare lo slogan della lotta agli sprechi, del cibo per tutti, e poi svendere l'agricoltura italiana distruggendo le nostre arance con le ruspe e permettendo di acquistare derrate da paesi come la Turchia o il Cile o l'Argentina in nome del terzomondismo imperante, poverini-anche-loro-hanno-diritto-a-crescere.
Sapete che vi dico?
vi dico fate pure quello che volete: finchè campo mi godo quello che mi dà la mia campagna.
A cominciare dalle arance bianche. Maturano a febbraio e pensavo di essermele perse. Invece le ho trovate e raccolte stamattina, la terra mi ha fatto un regalo.
Le arance bianche sono un cultivar speciale, veramente speciale. Sono rare, e di una dolcezza straordinaria. Eccoli, gli alberi della vita che se ne impipano delle tasse di Renzi sull'agricoltura e dei megaeventi internazionali.
All'Expo queste arance non le troverete mai; questa è frutta che cresce in un'altra dimensione, una dimensione antica.
Sintonizzarsi non è immediato, ma essenzialmente: non è per tutti.
in alto: una "rasola" di terreno appena decespugliato
e una cassetta di rare, dolcissime arance bianche appena raccolte.
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