Venerdì mattina ho deciso di percorrere in auto l'intero tratto costiero della Sicilia settentrionale da Capo d'Orlando a Castel di Tusa, dove termina la provincia di Messina. La giornata, caratterizzata da un forte vento di Maestrale, è stata un vero atto di devozione alla bellezza.
Ho avuto modo di passare da posti molto diversi tra loro ma ognuno con una peculiare bellezza: dal paesaggio marino alle opere d'arte contemporanea della Fiumara d'Arte, non escludendo una visita agli scavi archeologici di Halaesa, che avevo sempre desiderato vedere.
Procuratevi uno schermo di buona qualità e lustratelo per bene. Ne vale la pena -
sopra e sotto: il tour ha inizio con le rovine del castello
settecentesco presso Acquedolci (ME)
Un tratto di costa nei pressi di Torre del Lauro.
Colpito in pieno !
in alto e in basso: imbarcazioni portate in secca
in località Marina di Caronìa.
Fiumara d'Arte, Villa Margi (ME).
Monumento a un Poeta Morto, di Tano Festa (1989)
recentemente restaurata, quest'opera è un'immensa finestra che incornicia il mare,
catturando il momento del tramonto.
in alto e seguenti:
La Piramide 38°parallelo, di Mauro Staccioli (2010),
Motta d'Affermo (ME).
sulla cima di una montagna, sospesa tra cielo, terra e mare,
la piramide raccoglie la luce del sole al suo interno e diventa occasione
di una festa celebrativa annuale nel giorno del solstizio d'estate,
allorchè la porta di accesso viene aperta a tutti.
Porta e tunnel d'accesso all'interno della piramide. |
LE ROVINE DELLA CITTA' GRECA E POI ROMANA DI HALAESA.
L'antica città di Halaesa, fondata nel 403 avanti Cristo giace su una collina prospiciente
la grande fiumara di Tusa.
Mi sono aggirato a lungo tra le sue rovine, tentando di
immaginare come poteva essere la vita qui, in quel tempo lontanissimo.
Un breve momento di sole ha illuminato le colonne di pietra, mentre
un soffio di vento carico di salsedine muoveva dei fili d'erba.
Halaesa, tratto di strada lastricata e opere di canalizzazione per le acque. |
La bellissima scalinata del Decumano VIII ( l'ottava strada della città). |
All'ingresso dell'area archeologica, nei locali restaurati di una vecchia masseria,
si trovano le due stanze del museo, che ospita reperti rinvenuti
negli scavi. Il personale è stato di una gentilezza esemplare, e l'ingresso è gratuito.
Oggetti rinvenuti nelle tombe. |
sopra: testa di Artemide , dea della caccia; rinvenuta nei pressi della
porta di sud-est, II secolo dopo Cristo.
Anfore di ogni forma, sia intere che ricostruite. |
CASTEL DI TUSA.
A breve distanza dagli scavi di Halaesa, ritornando sulla costa,
si trova il piccolo borgo marinaro di Castel di Tusa,
che offre scenari mozzafiato.
Castel di Tusa (ME), mareggiata. |
Castel di Tusa; il mare investe la spiaggia di ciottoli.
Nikon D7000, ob.Sigma 8-16mm
8mm f/9.0 1/320sec. ISO200 flash -1,3
mano libera
Faccio rientro alla spiaggia di Torre del Lauro, nient'altro che una strada su cui si affacciano ville chiuse e un ristorante, anch'esso chiuso dopo la stagione estiva. Non c'è anima viva in giro - siamo solo io e il mare, che fa un rumore assordante. Tiro fuori la Nikon e faccio tutto quello che posso, dinanzi a questo spettacolo.
Un'onda, alla fine, mi bagna sino al ginocchio.
Ho raccolto l'ultima luce. Rido e la mia risata si perde nel vento.
LA SPIAGGIA DI TORRE DEL LAURO.
Solitudine e vento; Torre del Lauro (ME).
Frammentazione di cielo e acqua; Torre del Lauro (ME).
Mobilità e immobilità; Torre del Lauro (ME).
Il respiro del mare è assordante; Torre del Lauro (ME).
La bellezza si veste di un prisma; Torre del Lauro (ME).
Arancio e Blu si fondono in armonìa; Torre del Lauro (ME).
L'ultima luce di smeraldo saluta il mio viaggio; Torre del Lauro (ME).
Nikon D7000 ob.Sigma 8-16mm
9mm f/5.6 1/20 sec. ISO 200 treppiede
exp.combinata +1, -1 EV e filtro digradante neutro per le alte luci.
CAPO D'ORLANDO.
sopra e sotto: la mareggiata a punta faro
presso Capo d'Orlando (ME).
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personale è proibito dalla Legge sul Diritto d'Autore.
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