martedì 22 novembre 2016

Il Sentiero Acqua Rocca e Schiena dell'Asino, Etna. La foto più bella della mia vita.





Da anni avevo in progetto di recarmi in Autunno sul sentiero Schiena dell'Asino che percorre il ciglio meridionale dell'immensa valle del Bove. Descritto come il percorso escursionistico più bello dell'Etna, finalmente ci ho messo i piedi sopra insieme all'amicissimo Luigi, compagno di tante escursioni.

Senza dilungarmi troppo, dirò che questo difficile sentiero è risultato ancora più difficile a causa di un errore di rotta che ci ha portati un po' distanti dalla traccia ufficiale ( anche perchè l'inizio non è affatto facile da reperire ), costringendoci a un fuori pista in mezzo a una fitta boscaglia etnea su un pendìo ripido e coperto di cenere con in più il bonus di una generosa pioggia.

Sul crinale della valle il panorama stupefacente ci ha però ripagato di tutto. 
Ne ho fatte di foto in questi anni; centinaia, migliaia. Eppure questo posto - è vero: ha una marcia in più. Sì, le montagne, le Alpi saranno anche spettacolari, non lo nego. Ma questo... questo è un paesaggio unico al mondo. Dove ripide pareti nere risultato di antichissimi vulcani, punteggiate da Faggi colorati, racchiudono un oceano di lave sul quale galleggiano nuvole.

E forse ho scattato qui, ieri, la foto migliore della mia vita ( almeno sino ad ora ! ).
E' il file 0477, che ho intitolato 'Is it true ?' = è vero ?
Esso rappresenta la mia idea di fotografia, e dietro essa, la mia idea di vita.

Con trepidazione e orgoglio, e un pizzico di gelosìa, lo affido a queste pagine virtuali su cui scrivo da quattro anni, insieme ad altre immagini dell'indimenticabile giornata di ieri sul grande vulcano.



Sul crinale sud della valle del Bove, veduta di Monte Zoccolaro (m.1789)
e del deserto lavico dell'eruzione 1991-93 che minacciò Zafferana Etnea.



Valle del Bove, Serra del Salifizio. Nuvole di pioggia
incombono sul mare di lava racchiuso da alte pareti rocciose.




Sentiero Schiena dell'Asino, Valle del Bove.
Dicchi rocciosi risultato di antichissime eruzioni
fanno da torri di vedetta all'oceano lavico.



Sentiero Acqua Rocca degli Zappìni, Etna sud.
Una pioggia di colori autunnali fotografati sotto una pioggia vera !






sopra: eccolo il file 0477. Aride cifre per contrassegnare forse
la foto più bella che abbia scattato sino ad ora in tutta la mia vita.

Ho usato l'obiettivo standard 16-85mm alla focale di 20mm e diaframma 5,6.
A causa del vento, malgrado lavorassi col treppiede, ho portato gli ISO a 250
per avere 1/500esimo di secondo e non rischiare di avere del mosso.
Il cielo è stato ripreso con un altro scatto sottoesposto di -1 EV.




Nel pomeriggio io e Luigi ci siamo spostati sul versante ovest dell'Etna, in località Piano dei Grilli. Su questo altopiano lavico molto antico si trovano diversi crateri spenti tra cui il grande Monte Minardo, m.1304.
Abbiamo assistito al tramonto e poi siamo tornati a casa. Prima di salutarci abbiamo discusso della prossima mèta. Quale sarà ? I Nebrodi o l'Etna ? C'è un limite alla ricerca della bellezza ? 
Immerso in una nebbia fitta ho guidato per un'altra ora in mezzo alle montagne. Felice di quello che ho visto e che ho vissuto insieme a un amico.


Il sole tramonta sul versante ovest dell'Etna.
In fondo al centro, la sagoma del cratere spento di Monte Minardo.



sopra: Luigi ed io sull'Etna,
al termine dell'indimenticabile escursione di ieri.



Le foto sono soggette a Copyright.
Qualsiasi uso diverso da quello strettamente personale
non è consentito.





2 commenti:

  1. Beh... beccare ,oltre a tutto il resto, PURE l'arcobaleno non è cosa facile.
    Però mi hanno colpito di più quelle foto che hai fatto al mare qualche settimana fà.

    Poi c'è una cosa che vorrei dire: ognuno ha i propri gusti che alla fine vanno a identificare lo stile. E infatti le tua foto le riconosco al volo in mezzo al lettore di blogs, anche in mezzo ad altre foto di paesaggi simili.
    Le tue foto hanno colori freddi anche quando ritraggono un tramonto dorato e poi c'è molta...vediamo se indovino: nitidezza. Nel fotoritocco tu ci dai giù pesante con la nitidezza. No?

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    1. Sì, le foto di mare sono magnifiche. Ma voglio dire: sono scattate da spiagge in cui si arriva dopo un minuto che hai chiuso lo sportello della macchina - qulasiasi fotografo le può fare solo con l'accortezza di portarsi dappresso il treppiede.

      Ma diavolo, il crinale della valle del Bove sull'Etna è pazzesco. Una mulattiera ripida e sabbiosa, interminabile; le pareti di basalto punteggiate da faggi, un mare nero di lave, le nuvole e un arcobaleno a coronare tutto ! Mille volte ho visto foto di altri e ho pensato: che culo , a me non càpita mai. Invece, ecco, DEVI esserci, uscire, tentare. E il premio probabilmente arriva.

      Il primo piano dai colori freddi dipende è tipico dell'autunno, quando il sole scompare dietro le nuvole e di fatto, non illumina direttamente il soggetto in primo piano.

      La nitidezza si aumenta prima agendo sulla curva ad S del contrasto, poi aumentando il cursore nitidezza specifico, in genere tra +15 e +25. Oltre, si aumenta troppo il noise e finisce che devi usare software di pulizia, in particolare per il cielo.
      In ogni caso la nitidezza di un'ottima reflex come la D7000 dipende dal sensore (anche) ! Se una macchina è costata 1200 euro il motivo c'è.

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