sabato 15 luglio 2017

Riassunto di Luglio, decespugliatrice guasta, frutta, granite e un'escursione sull'Etna.



La notizia da prima pagina è che la decespugliatrice Honda si è guastata. La mia adorata, perfetta, alleata giapponese ha avuto dei mancamenti e mi ha lasciato con il lavoro a metà. 
L'ho portata più di una settimana fa da un riparatore locale che non si decide a ridarmela. Continua a prendermi per i fondelli: "oggi dopo pranzo gli dò un'occhiata", "stasera la guardo", "domattina la riparo" e via così all'infinito -

Il problema è che in questo periodo dell'anno il riparatore ha un superlavoro costituito dagli innumerevoli scooter e motorette che gli piovono addosso da aggiustare. Francamente io darei però priorità alla riparazione delle macchine agricole, dato che servono a lavorare, e meno agli scooter, che per lo più servono per andare a spasso. Inoltre ci scommetto che la mia macchina passa dietro la lunga coda di riparazioni destinate prima agli "amici paesani". Io sono pur sempre un elemento estraneo da far aspettare.

E infatti sono rimasto fermo a guardare il cielo.

Che problemi, vero ?




Due settimane fa ho accompagnato due amici sull'Etna alla grotta dei Lamponi, forse il tunnel di scorrimento lavico più bello e fruibile dell'interno vulcano.
La camminata di sedici chilometri è stata anche un'occasione per testare le scarpe da escursionismo Forclaz 100 High Novadry di Decathlon.




Contrariamente a molte altre calzature sportive del gruppo francese, queste scarpe mi calzano alla perfezione tanto da sembrare realizzate sul calco del mio piede da papera.
Il mio voto per la comodità è 10 su 10. Non mi esprimo in merito al gripping (presa della suola) nè sull'impermeabilità perchè non le ho provate su terreni scivolosi o sotto la pioggia.

Ovviamente, nella grande tradizione di Decathlon, quest'ottimo articolo non risulta più in produzione.
Scemo io che non ne ho comprate altre tre paia quando era tempo.


Ritornando all'escursione sull'Etna, ecco alcune immagini di quella giornata, fresca e luminosa:


sosta ai campi lavici del Piano dei Dammusi
(m.1700; eruzione 1614-24)


Boschi di pino laricio nei
pressi di Monte Santa Maria (Etna versante nord)




sopra e sotto:
all'ingresso e all'interno
della grotta lavica dei Lamponi









Giorni fa a seguito del caldo infernale, vari criminali mossi dai loro motivi ne hanno approfittato per incendiare le montagne.

Mi hanno riferito che lo scorso anno due autori di un incendio nel parco dei Nebrodi sono finalmente stati presi dalle forze dell'ordine. Trattavasi di due allevatori il cui scopo era desertificare i terreni boschivi per poi usarli come pascolo. Avevo proprio voglia di vederne le facce, e facendo una breve ricerca su internet li ho trovati.

Si trovano in quest'articolo.

Io personalmente equiparerei il reato di incendio boschivo al reato di terrorismo. Condannerei i colpevoli ai lavori forzati a vita, sorvegliati da cani che in confronto quelli dei nazisti erano dei barboncini da passeggio.
Ma evidentemente il Governo è impegnato in affari più seri, come avallare le unioni civili per i gay o concedere lo Ius Soli ai figli di madre Africa che hanno studiato dove si trova il fiume Po.



Vado a rinfrescarmi le idee fasciste con una granita ai gelsi neri, che mi sembra la più appropriata:





Poi mi procuro una fetta di ricotta al forno; questa ricotta è tipica di queste parti e io la adoro. E' fresca e semisolida con un sottile strato esterno in forma di crosta. Dio, quanto mi piace !






Ho raccolto varie cassette di pere varietà Coscia. Queste pere maturano sempre a luglio, e bisogna fare attenzione perchè l'albero è molto frequentato dalle vespe; intendo dire vespe lunghe 3 centimetri, non vespette da città.
Le pere vanno raccolte ancora verdi e conservate al fresco. Quando virano al giallo sono pronte per preparare la marmellata.






Ho raccolto le ultime arance Vaniglia (sì lo so che a voi non piacciono - a me sì invece) e le prime profumatissime prugne:






Ho tagliato alcuni rami rotti di noccioli con la motosega (almeno quella funziona) e li ho fatti a pezzi sognando l'Autunno ancora lontano; mi sono fatto un'insalata con i primi cetrioli - ortaggi che non tradiscono mai - e mi diverto a osservare ogni giorno i pomodori che crescono.








Ieri pomeriggio sono apparse belle nuvole dopo cieli opachi e caldo insopportabile. Una ventata di aria fresca ha soffiato sulla campagna, che sembra una nave che viaggia nel tempo con me temporaneamente sopra.





Telefono per la quarta volta al riparatore, e quello mi rimanda ancora a domani. Quanto detesto dipendere dagli altri ! 
Pazienza.

Mentre mi sono allontanato per telefonare, roba di qualche decina di secondi, qualcuno si è appropriato della "mia" poltrona.

Come si fa a non ridere ?
Come si può dire: "i gatti non mi piacciono" ? 






11 commenti:

  1. Da un po' sto giocando a "sniper assasin":
    [img]https://screenshot.it.sftcdn.net/it/scrn/69696000/69696893/sniper-3d-assassin-shoot-to-kill-09-700x394.jpg[/img]
    In pratica si è degli agenti segreti che con un fucile di precisione si fanno secchi quei personaggi che meriterebbero di marcire nelle nostre già affollate carceri.

    In questo periodo di continui incendi m'è venuto da pensare che si dovrebbe seguire i movimenti dei sospetti incendiari per poi sparare alle loro gambe appena ne appiccano uno, così finirebbero vittime del loro stesso operato.
    Dovrei rinascere Duce...

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    1. Tu pensa che quei due idioti che hanno beccato sui Nebrodi si sono fatti appena 15 giorni di carcere. Ora sono ai domiciliari. Troppa libertà. Troppa democrazia. Troppo buonismo.

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  2. Bellissime cronache di vita agreste, con gioie e dolori annessi, come è tua abitudine.
    Unica nota stonata l'uso del termine #culattoni#: cosa ti hanno mai fatto di male per disprezzarli con un linguaggio così scurrile e offensivo?

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    1. E' il caldo che mi esacerba l'animo. Sì, avrei dovuto usare il termine "gay" oppure "omosessuali". Tutto sommato, vedi, sono molto più democratico di quanto sembrino certi bloggers di intellettuali, tutti tolleranti a parole, salvo poi dire "ho sempre ragione io".

      Comunque quattro anni fa fui tormentato da un gay su una spiaggia deserta. Era appiccicoso come il Bostik, e dal sorriso laido. Impiegai un'ora per liberarmene.

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  3. Ben ti sta,
    si vede che stavi facendo il bagno nudo!
    Ahahah!!

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  4. Non ho capito niente del riferimento a certi blog, ma tant'è.

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    1. Mi è capitato in passato di postare dei commenti in blog i cui autori si davano arie di intellettuali/giornalisti/scrittori/radical chic ecc.
      Esempio pratico 1) c'era un blog sull'europa dell'est gestito da un "giornalista" plurilaureato che continuava a parlare male dell'Ungheria tacciandole di razzismo, xenofobia ecc. - bastava che si commentasse accennando il contrario a ragion veduta, che il commento veniva censurato. Poco democratico per un intellettuale di sinistra, direi.
      Non mi ricordo il nome del blog, purtroppo.

      Esempio pratico 2) Il blog di Simone Perotti. Ogni anno puntualmente il suo autore in questo periodo dell'anno produce un post avente per tema l'immigrazione. Il contenuto è sempre pro-accoglienza. Puntualmente ogni volta ci casco e replico con argomentazioni concrete tipo cifre o superfici geografiche.
      L'autore innervosito chiude la discussione invitandomi a "non dire stupidaggini senza pensare".
      Poco decmocratico per un intellettuale/scrittore, direi.

      Tutto qui.
      Poi tirando le somme: tra 40 anni non ci saremo più nè tu, nè io, nè (forse) i blog.
      Rimarrano un mare di problemi sociali per le generazioni future.
      Mentre le parole: pesanti, leggere, sbagliate, denigratorie... se le porterà via il vento.

      Un caro saluto -

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    2. Voglio dire, avrei potuto scrivere in due righe: "scrivo culattoni quanto mi pare e se non ti piace cambia pure canale" !

      Internet è un posto cattivo - parecchi avrebbero replicato così.
      Ho invece corretto il termine, rispettando la tua sensibilità.
      Questa la chiamo democrazia.

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  5. Io invece avrei potuto far finta di niente: era solo una parola brutta in mezzo a tante altre belle ... ma non mi sembrava giusto.
    Questa la chiamo sincerità, o, per dirla più pomposamente, onestà intellettuale.

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  6. Lupo Lupo....... non sai quanto sia d'accordo con la tua spiegazione riguardo la democrazia privata dei buonisti.
    In generale ,non solo nei blogs, vedo che troppe persone bada troppo alla forma, al buonismo nelle parole, per poi essere in realtà dei dittatori.
    Si sentono professori, predicatori, si sentono investiti della sacra missione di catechizzare gli altri. E spesso lo fanno anche in modo aggressivo (o semplicemente "tono" aggressivo), che di per sè è già un controsenso: è come se dicessi:"devi essere buono e tollerante, hai capito brutto stronzo? Sennò di prendo a sberle".
    E la storia ci dice che questo comportamento non è affatto una novità: crociate, isis, dittature varie, ecc...

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    1. Mi è capitato un sacco di volte. Addirittura in un blog che parlava di agricoltura e in cui l'autore lanciava invettive contro l'uso dei diserbanti chimici, seguito da uno stuolo di pubblico che urlava sì-hai-ragione-è-come-dici-tu. Avevo solo postato un commento per dire che non è la chimica in sè ad essere nociva ma il cattivo uso che se ne fa ecc.

      Sono stato preso per inquinatore sterminatore servo del Sistema complottista e invitato a estirpare a mano le radici dei rovi una per una invece di usare il diserbante - operazione che in un terreno incolto da decenni richiede una forza lavoro di almeno cinque uomini dieci ore al giorno per tre anni di seguito, con una resa del 30% se siamo ottimisti.

      E allora sapete che vi dico, mi sono detto: tu tieniti il tuo pubblico che ti applaude, io le mie idee, e ognuno se la canta e se la suona nel suo spazio personale.

      Io NON ho aperto questo diario sul web per proclamare "ho sempre ragione io". Se mi arrivano critiche non censuro mai nessuno e sono disposto a rivedere quello che ho detto/scritto.

      Al contrario di certi intellettuali, per l'appunto.

      Che poi, volendo ben vedere, sono laureato anch'io, e se la vogliamo mettere sul piano culturale, ho letto per sport l'intera narrativa italiana.

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