lunedì 14 maggio 2018

Infinite sfumature di blu e una giornata di pioggia.



Il tratto di mare nei pressi di Capo Calavà,
tra i più belli in assoluto della costa tirrenica messinese.




Ieri mi sono recato sulla costa per delle commissioni. Era domenica, una giornata splendida e fresca. Pochissimi turisti, in massima parte stranieri. Ho percorso uno dei tratti costieri più belli dell'intera provincia di Messina, quello di Capo Calavà - granitica rupe a picco sul mare.

La strada statale 113 lo attraversa a mezza costa offrendo a ogni metro panorami spettacolari. I ciclisti che la percorrevano ieri erano numerosi. Ho salutato anche due cicloturisti tedeschi in stato di sovraeccitazione dalla troppa bellezza. Come dargli torto ? Conosco questa costa da trent'anni e non finisce mai di meravigliare anche me.



 Una vecchia torre sul mare in località Gliaca di Piraino (ME).




14 Maggio 2018, lunedì.
Avevo predisposto tutto per iniziare a decespugliare. Carburanti, macchine eccetera. Ma nella notte è arrivato un temporale con pioggia e nebbia estese a tutto il giorno.
Le previsioni annunciano tempo di nuovo splendido a breve, quindi mi sono messo tranquillo a godermi questa giornata tutta "inglese".






sopra e sotto: atmosfere rarefatte nella
campagna di Lupolibero.















Fiori degli aranci.







La gatta si è rifugiata in casa e si è addormentata su un mobile all'ingresso, quello che contiene le batterie dell'impianto fotovoltaico.
E' come se gli stesse uscendo fuori tutta la stanchezza dell'inverno durante il quale non mi ha visto.
Voglio molto bene a quest'animale - è un pezzo della mia vita trascorsa qui.







In giornate come questa mi sistemo sulla poltrona vicino la finestra e mi metto a leggere. Apro per la centesima volta un libro di Ercole Patti, scrittore siciliano che rappresenta la quintessenza della mia visione estetica del paesaggio di Sicilia.







'Giovannino' di Ercole Patti (1954) è secondo me
il romanzo più bello che lo scrittore siciliano abbia scritto.




Da questa campagna - in questa giornata piovosa - l'idea del mare sembra lontanissima, eppure esso e lì oltre le colline visibili da dietro i vetri. Smette di piovere ed esco fuori; mi è venuta un'idea, un nuovo spunto fotografico.

Ma di lì a poco viene giù altra acqua dalle nuvole basse, e rientro in casa.
Mi preparo un tè e mi rimetto a leggere.
Il canale di gronda produce un rumore ritmico di gocce - un rumore che riecheggia all'interno della casa e mi ricorda certe giornate di fine estate di quando avevo 13 anni, tristi e nello stesso tempo bellissime.





11 commenti:

  1. Una cosa che noto nei siciliani è questo restare attaccato a qualunque cosa sia siciliano. E anche tu vedo che sei allineato :)

    Posso pienamente capire la nostalgia che hanno gli emigrati, ma lo fanno anche quelli che non si sono mai mossi dalla sicilia: leggono libri di scrittori siciliani, guardano serie tv relative alla sicilia (montalbano, squadra antimafia, ecc), ecc.
    Nei nordici ,salvo eccezioni, non noto questo continuo rimarcare le origini di qualunque cosa che apprezzano. E apprezzano indipendentemente dall'origine (a meno che non sia roba relativa ai baluba).
    Ecco, diciamo che il nordico è più portato a scegliere cosa escludere. :D

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    1. La Sicilia non è facile da comprendere; oltre a essere molto vasta è caratterizzata da una gestione "a macchie irregolari": si passa da comuni e territori puliti e civili da competere con il Tirolo austriaco, ad altri territori sommersi dall'immondizia e dalla cattiva amministrazione tali da essere a livello della Bolivia.

      Convivono squallore e meraviglie.
      Sebbene venga equivocata come una visione "poetica", dico sempre che la Sicilia è simile a quelle immagini che contengono due figure in una. Puoi identificare una figura alla volta, ma NON ambedue le figure contemporaneamente.

      Se come PREMESSA FONDAMENTALE si reperisce un posto siciliano in cui l'equilibrio è più spostato verso "il meglio" e non si abbiano a subire continuamente disservizi e rogne soprattutto tecniche, allora vivi veramente bene.
      Ci pensano infatti il paesaggio e le persone, a quel punto, a fare il resto.

      Sebbene spesso la Sicilia mi abbia fatto incazzare, amo questa regione perchè - semplicemente - è bellissima.
      E a me piace restare attaccato a ciò che è bello: è la mia natura di fotografo, di esteta, come la vuoi chiamare.

      Non a caso d'altronde, la gente viene in vacanza qui e non a Busto Arsizio o a Pioltello.
      ;-D

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    2. Vivere in un posto bello sicuramente migliora la qualità della vita. Bello o brutto tempo non sono più un problema. Mi ricordo che in Svezia mi dannavo per la pioggia che oltre a rovinare le giornate rovinava anche il mio umore, qui a Maiorca la pioggia mi scivola addosso :-).

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    3. Rammento che gli stessi scandinavi erano oppressi dalla pioggia - ma più che la pioggia in quanto tale era la continua alternanza di sole, poi nuvole, poi pioggia, poi sole, poi grandine, poi nuvole. Tutto questo snerverebbe chiunque.
      Troppa variabilità.

      Goditi quel mare e quella spiaggia a fondo. Più che puoi.
      E' un ordine !

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  2. Le zagare, posso annusare anche qui il loro inebriante, sensuale aroma, che mi batte il cuore e mi gira la testa.

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    1. E' vero: l'aroma delle zagare è "sensuale". Delicato, fine.
      Viviamo distaccati, distanti dalle cose della natura. Eppure chi direbbe che i fiori degli aranci e dei limoni sono così belli? E i fiori delle melenzane: in pochi li conoscono - sono di un viola bellissimo.

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    2. Quelli (delle melanzane) proprio non li conosco.

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    3. Quest'anno ho allargato l'orto e dovrei tornare a piantarle. Keep in touch, chè quest'estate li fotografo.

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  3. Wow, bellissime foto!

    Dev'essere splendida la Sicilia... non ci sono mai stata. Una mia cara amica è originaria di vicino Palermo. Mi ricordo che quando veniva sua madre a trovarci a Roma portava della marmellata di mandarini fatta in casa che era fenomenale!

    Quindi, buona permanenza nella tua dimora siciliana!

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    1. Spero potrai visitare prima o poi questa bella regione in cui convivono meraviglie e disservizi, e non ci sono mai le mezze misure. tutto è più intenso e più saturo che altrove.

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