domenica 12 febbraio 2012

La nascita di Littoria

L’impazienza è nemica dei sogni.
La mia bicicletta da viaggio si chiama Littoria, e a breve compirà due anni. Quando nel 2009 rifiorì di nuovo nella mia testa l’idea del lungo tour attraverso l’Europa, iniziai a darmi da fare per reperire un mezzo opportuno. Possedevo una bici da turismo con telaio in acciaio, ma la misura non era la mia, era un telaio troppo alto per me. La donai a P., un collega extracomunitario. Non volevo acquistare una Mountain Bike, troppo pesante e inadatta alle lunghe percorrenze su strade asfaltate – la scelta cadde su una cosiddetta City Bike, che avrei eventualmente modificato. Mi recai presso un grosso centro commerciale, il Decathlon, dove avevo adocchiato qualche modello interessante; le bici c’erano ma non appena proponevo una modifica la risposta era sempre no – l’atteggiamento, che già conoscevo, era quello tipico dell’impiegato del grosso centro: “senti fratello… nulla di personale, io qui non sono stipendiato da te ma dai francesi – non posso ma soprattutto non voglio assecondare le tue esigenze, neanche cambiando un bullone: se la merce che vedi ti va bene la compri, se no in questi cinque minuti sono già entrate in negozio altre venticinque persone…”
Tagliai corto e me ne andai – mi venne in mente un negozio di bici a dieci chilometri da casa mia. Era gestito da Claudio, un meccanico sessantenne che assemblava mezzi da corsa e non. Gli proposi di acquistare il solo telaio in alluminio di una City Bike e successivamente di montargli i pezzi scelti ad hoc. Dopo un iniziale tentennamento accettò. Io ricambiai la disponibilità evitando di fargli premura, di assillarlo con domande nevrotiche e premurandomi in prima persona di reperire informazioni e pezzi dove potevo. Nell’autunno di quell’anno arrivò il telaio di alluminio e inizio a nascere la mia bici.
Una cura particolare fu riservata alle ruote. Sono costituite da mozzi per Mountain Bike Deore-XT a 36 fori, di altissima qualità. I raggi sono inox da 2mm, di fabbricazione svizzera, incrociati “a quattro” nel montaggio, per rendere la ruota rigida e resistente alle sollecitazioni del carico – questo particolare montaggio lo avevo letto su un manuale di cicloturismo di vent’anni fa, e per fortuna il meccanico era in grado di realizzarlo. I copertoni sono gli ottimi Michelin Pilot 700x35C.
I cerchi li procurai io dalla storica ditta Ambrosio. Sono in alluminio a doppia camera. L’unica stranezza che non mi convince è la presenza di un solco sul piano di appoggio del pattino del freno. Temo che dentro quel solco ci finiscano detriti che sporcano il pattino stesso; ho scritto un’e-mail all’Ambrosio, che mi ha replicato che quel solco non è dannoso ma è un utile indicatore di usura del cerchio. Io ho constatato invece che quell’accorgimento accumula terra esattamente come pensavo, ed è perfettamente inutile. D’altronde elaborare una cosa già buona rendendola meno buona fa parte delle logiche di mercato.
Cambio, guarnitura e ruota libera sono della Shimano, sempre da Mountain Bike; la gamma di rapporti è tale da poter scalare l’Everest con 60 chili di bagaglio. Il manubrio non lo scelsi da corsa: i freni sono relativamente troppo distanti e la posizione bassa, quella aerodinamica, in viaggio non si usa mai. Scelsi una piega strana, si chiama Butterfly, molto usata in Germania. Consente di rilassare la schiena e avere sempre i freni a portata di dita. L’impianto frenante è di tipo U-brake, di un’efficacia impressionante. Un altro mondo rispetto ai vecchi pattini ridicoli usati vent’anni fa. Per il portabagagli ebbi qualche esitazione: montare il costosissimo Tubus-rack tedesco o lasciare il materiale di serie ? Optai per la seconda ipotesi, ma non fidandomi delle risicate saldature ne feci aggiungere di altre da un caro collega manutentore presso la ditta dove lavoravo. La letteratura di viaggio in bici è stracolma di portabagagli che cedono – vedremo come andrà.


Poiché sono in parte un idiota, e gli idioti ripetono gli errori, tornai al Decathlon a procurami una sella della marca Bassano, sedotto dal prezzo abbordabile di 16 euro. Questa sella si deformò sulla sinistra dopo poche decine di chilometri e in più risultò scomodissima, una vera schifezza. Acquistai una sella San Marco di costo ben superiore, e con quest’ultima mi trovo a meraviglia. I dettagli, infine: smontai l'inutile e pesante dinamo e la sostituii con una torcia a led leggerissima e asportabile. La luce posteriore è di dimensioni maggiorate, a batteria, visibilissima nella nebbia. Il cavalletto lo eliminai, pesava e non era affidabile. Il ciclo computer l’ho acquistai su internet: è il BC1609 della Sigma, l’unico di fascia bassa di prezzo ad avere la funzione che mi interessa di più oltre ai chilometri: il termometro. Uno degli accessori più utili è lo specchietto retrovisore, costato pochi euro. Vi ho applicato un nastro rosa che incuriosisce tutti, e io spiego il perché: Littoria è la mia compagna, ed è femmina.
La gestazione di questa bici durò circa sei mesi, da settembre del 2009 a febbraio del 2010. La ritirai il piovoso pomeriggio del 6 di marzo, giorno del mio 38° compleanno. Mi feci scattare una foto insieme a Claudio, che sembrava contento quanto me e mi augurò di cuore buone pedalate.
Percepii che per lui Littoria non era stata una bici qualunque, tra le migliaia che aveva assemblato nella sua carriera.
Grazie Claudio, per aver partecipato con entusiasmo al mio sogno.
6 marzo 2010. Passaggio di consegne.

I mozzi Deore-XT di Shimano, a 36 fori.

Il telaio in alluminio e il marchio del meccanico assemblatore.

Raggi, cerchi, copertoni e freni.

Il computer con termometro e la piega manubrio 'Butterfly'.

3 commenti:

  1. Quanti busti del duce riesce a trasportare il portapacchi?

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    1. Finiscila di dire minchiate e stai attento piuttosto a non sbagliare la Quantization limit solution ! e le soluzioni ricordati di farle nei matracci scuri.

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    2. mica a me devi di' ste cose, da quando te ne sei andato il desogestrel è diventato il cocco delle donne.. quanto durerà prima che Laura e Barbara sfanculino Ste per i conti USP? :D ..e sta settimana si prospetta il ritorno pure di Nostro Signore Norgestimate.. :D

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