martedì 25 marzo 2014
Nella Stonehenge siciliana
Da tempo volevo visitare la Stonehenge di Sicilia: l'altopiano dell'Argimusco disseminato di megaliti nel territorio di Montalbano Elicona, a quasi 1000 metri d'altezza tra Nebrodi e Peloritani.
Ha appena nevicato e il tempo è inclemente; la località è (come quasi sempre) mal segnalata; la strada è in cattive condizioni. Percorro a piedi un sentiero fangoso che mi porta in questo luogo surreale e sbalorditivo.
I megaliti si ergono solitari, sembrano osservarsi a vicenda. Il cielo nuvoloso e drammatico contribuisce all'atmosfera "mistica" del luogo. E in effetti molti hanno fantasticato su questi colossi di roccia: chi ha ipotizzato antichi rituali legati alla fertilità; chi vuole che siano stati modellati da antiche popolazioni di giganti biblici; chi considera questo posto un centro metafisico di contatto con il divino ecc.
Per me è un luogo di natura particolare e affascinante, tutto qui.
Mentre mi aggiro tra i dolmen ho però la strana sensazione che siano loro a osservarmi.
Poi inizia a piovere, indosso l'impermeabile e con calma vado via lasciando che le rocce rimangano a discutere tra loro nel silenzio dell'altopiano, come fanno da millenni.
Per questo lavoro fotografico ho utilizzato esclusivamente il supergrandangolo da 8mm; quasi sempre ho scattato due esposizioni, 0 e -0,7 a diaframma 11, iso100 e treppiede, unendo poi le parti correttamente esposte con lo strumento layer mask di Photoshop. Per fotografare i megaliti secondo me è consigliabile muoversi in una giornata come questa, scura e piovosa. Cieli tersi e privi di nuvole sarebbero troppo banali ma è una mia opinione. Vorrei comunque ritornare qui all'alba o al tramonto, in una giornata con nuvole sparse - mai pensare di aver fatto del proprio meglio!
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Io saprei costruire qualche dinosauro saluti sito web dinosauri di sasso
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