domenica 23 marzo 2014

Una giornata da turista


Randazzo si trova sul versante nord dell'Etna, a 765 m. d'altezza, affacciata sulla valle dell'Alcàntara.
Sorge su un'altura di epoca preistorica che nel corso dei secoli l'ha risparmiata dalle colate laviche, ultima quella del 1981. Per questa ragione la città è stracolma di emergenze architettoniche medievali; le sue chiese costruite in pietra lavica sono di una bellezza unica.

Sono legato a Randazzo da vecchi ricordi: la raggiunsi in bicicletta partendo da San Giovanni la Punta (CT) quando avevo 16 anni. Fu il mio primo viaggio in bici, fatto con un amico di allora. Passammo la notte al modesto motel Agip, che adesso è stato trasformato in hotel di lusso, e il giorno successivo completammo il nostro giro attorno al vulcano, per un totale di 120 chilometri che a quell'epoca ci sembrarono un'avventura memorabile.

Ieri ho passato l'intera giornata a girovagare per il centro medievale; ho giocato a fare il turista con zaino, macchina fotografica e guida rossa del Touring in mano; ho mangiato due panini seduto su una panchina, ho scherzato con la gente, mi sono fatto inseguire dai cani del paese, per farla breve mi sono divertito fino a che esausto ho montato il cavalletto per le ultime riprese al tramonto per poi fare ritorno e cenare presso una trattoria d'alta quota persa nel buio dei Nebrodi. Una giornata che non dimenticherò in uno dei paesi più belli dell'intera Sicilia.
Ho selezionato a fatica una ventina di scatti. Eccoli.

portoni in pietra lavica
balcone e altarino
chiesa di Santa Maria, 1217-1239. Portale gotico sul fianco sinistro
chiesa di Santa Maria
Santa Maria, bifore medievali sul lato destro
Santa Maria, portale di stile gotico-catalano sec.XV
palazzo Clarentano, anno 1509
cane normanno-svevo a riposo, via degli Orti
massicci portoni in materiale lavico, retro palazzo Clarentano
serie di bifore e fascione marcapiano bicromato, palazzo Scala, sec. XV
chiesa di San Nicolò, trecentesca, rimaneggiata nel 1583; campanile a torrione del 1789
resti di abitazioni distrutte dai bombardamenti della sec. guerra mondiale
tombino di epoca in cui i lavori li facevano senza discutere
gatto che mi osserva mentre fotografo
finestre di gente defunta chissà quando
campanile trecentesco di San Martino, eccezionali monofore accoppiate con bande di calcare e lava
Randazzo ripresa dalla salita dei Cappuccini
luce dorata sulla campanile di S.Maria. via dei Caggeci
vecchi palazzi in rovina a ovest della città. Etna sullo sfondo

Nessun commento:

Posta un commento