Galeotto fu quel libro e chi lo scrisse. Lo comprai vent'anni fa e l'ho riletto centinaia di volte, sognandoci sopra mille escursioni. Questa è la volta in cui voglio raggiungere il rifugio di Monte Maletto, isolato sul versante nord-ovest del vulcano, a 1700 d'altezza. E' un'occasione per ritornare sulla mia amata Etna armato di macchina fotografica.
Parto di buon mattino per valicare i Nebrodi e raggiungere Randazzo, quindi mi dirigo verso la montagna - in contrada Rocca Mandorla, dove abbandonerò l'auto e proseguirò a piedi.
verso Rocca Mandorla |
Inizio a camminare su un'antica mulattiera di pietra lavica, larga e aperta su sconfinati panorami.
Dopo mezz'ora di marcia in salita entro nel bosco di conifere di Monte Spagnolo, cratere vulcanico ormai spento.
verso Monte Spagnolo |
inizia a nevicare nei pressi di M.Spagnolo, m.1547 |
la pista altomontana nei pressi di Monte Maletto |
tormenta di neve in arrivo sul versante nord-ovest |
è o non è la strada giusta?
Cerco di mantenere la calma - cosa più facile a dirsi che a farsi.
Controllo la carta
Sudo
Mi si appannano gli occhiali e non vedo niente
Continua a nevicare
Fa freddo
Mi accorgo con orrore che ho il respiro accelerato
Non posso accamparmi all'aperto: ci sono tutte le condizioni per l'assideramento: freddo+umidità+vento = la formula per l'assideramento
Devo scendere e basta, ritornare indietro.
Ma guarda che fottuto disastro. Ma tu guarda...
Torno indietro e scopro quasi piangendo che la strada era quella di sinistra. Ci sono le mie impronte!
Ritorno a respirare normalmente - si vede che non era ancora suonata la mia ora.
Decido di rientrare e pernottare al piccolo rifugio di Monte Spagnolo, a tre chilometri dall'andata.
Mi fanno male le anche e la schiena ma sono felice. Marcio verso la salvezza e sono di nuovo sulla mia strada.
Betulla Aetnensis nei pressi della pista altomontana |
il rifugio Forestale di Monte Spagnolo, m.1440 |
al caldo e al sicuro - e la faccia la dice lunga |
Il risveglio al mattino è magico, come sempre. Un mondo di neve, sembra di essere...
Mi rimetto in marcia in un silenzio surreale, non mancando di immortalare immagini struggenti di questa parte del vulcano in cui certamente ritornerò.
E' stato avventuroso, questa volta. Adesso faccio lo spavaldo, ma lo confesso ieri un po' di paura l'ho avuta. E' brutto l'odore della paura.
Grazie Etna.
pronto per una nuova giornata di lavoro |
nubi temporalesche nei pressi di Monte Piluso, m.1358 |
vegetazione pioniera delle lave vulcaniche |
il centro medievale di Randazzo, punto di partenza del percorso |
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