lunedì 20 giugno 2016

Heading east 2016, alcune immagini inedite.


Una ventina di immagini selezionate dal bellissimo
viaggio in bicicletta di quest'anno. Enjoy !



A Gabcikovo, Slovacchia. I primi raggi del sole dopo una notte gelida in tenda lungo l’argine del Danubio.




 Slovenia. Presso questa chiesa dal tetto di legno sulla cima di una collina ho sostato all’ora di pranzo; mi sono steso sull’erba e ho osservato a lungo le nuvole. Molto a lungo.




  Maribor, Slovenia. Un’abitazione semidiroccata nel centro storico, a pochi passi dai pub e dalla pianta di vite più antica del mondo.




  Maribor, Slovenia. Loschi figuri si incamminano lungo i binari.




  Fiume Mura, Slovenia. Consulto la carta presso un piccolo villaggio abbandonato. Mi accamperò a un chilometro da qui, lungo le rive del fiume.




  Fiume Mura, Slovenia. Le acque scorrono placide e io mi godo il paesaggio dalla mia tenda ben occultata.





 Fiume Mura, Slovenia. Le acque continuano a scorrere e io ci lavo le calze sporche.






 Ungheria. Mi piace quest’immagine, che sa tanto di est europeo. Quella betulla in abito primaverile sulla destra, e quel camion verde che si avvicina. Un momento vissuto sulla Strada.




 Sӧjtӧr, Ungheria. Dopo la notte in tenda nei pressi di una fattoria, faccio colazione sul banco di lavoro di una grande sega circolare per la legna.

  


 Budapest, Ungheria. Il meraviglioso palazzo del parlamento e il bel Danubio blu solcato da uno degli innumerevoli traghetti turistici.
 



 Ungheria, fioriture a bordo strada. Anche in una giornata grigia e piovosa si possono scattare belle immagini.





 Bratislava, la piazza centrale nel quartiere storico, uno dei più belli del viaggio.




 Bratislava, un suonatore d’arpa.





Vienna. Cortei e bande musicali sfilano per la Ringstrasse nel giorno del primo Maggio.
 





Sosta lungo la salita al passo del Brennero. Gli ultimi quattro chilometri sono tremendi ma il paesaggio ripaga da tutta la fatica.




Sopra e sotto: sono più belle le decorazioni murali a Vipiteno o a Trento ?





In marcia lungo la ciclabile dell’Adige, tra vigneti a perdita d’occhio.







In Ungheria. Una curiosa fattoria con allevamento per cavalli, di foggia messicana. Ricordo come fosse ieri quella giornata di marcia sotto la pioggia. Stanco, bagnato, lontano da casa. Libero e felice.


9 commenti:

  1. belle!
    ma quelle dove ci sei tu sono fatte con l'autoscatto?
    quella volta che feci le vacanze in slovenia eravamo in un posto da paradiso per i ciclisti e così ci ripromettemmo di portarla, se ci fosse stata una prossima volta.

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  2. Enjoy !
    lo dicevano tutti, in Irlanda.
    ci ho messo qualche giorno prima di capire che dicevano enjoy!

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    1. Giusto per spezzare un po' la "solita" vita di campagna... scherzo, qui ogni giorno ne succede una, come ne La Casa nella Prateria !

      Uso l'autoscatto con treppiede da oltre vent'anni. La Nikon ha un'attesa di 20 secondi, piuttosto comoda - non è necessario affrettarsi.
      Ho in progetto l'Irlanda in bici per il 2017, insieme alla Scozia. La formula è la solita, 1 giorno in B&B e 3/4 gg. in accampamento selvaggio. Sogno fotografie spettacolari. Un caro saluto.

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  3. Oh my god!
    Sulla bici ti devi portare pure il treppiede! Non ci posso credere!

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  4. Prima di recarti in quel di Scozia è meglio che aspetti che gli passi!

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    1. Storicamente gli inglesi hanno fatto sempre i bastian contrari, è nel loro dna: vedi il loro sistema di misure e pesi, o la guida a sinistra. La loro volontà di tirarsi fuori dal contesto europeo è dovuta secondo me a quello che in pochi ammettono: non ne possono più di immigrazione, di qualunque provenienza essa sia. Se la loro uscita avrà un costo, dovrebbero sobbarcarselo coloro che hanno votato appunto per l'uscita, cioè gli anziani - come risulta dai sondaggi. E' giusto che essi paghino con le loro pensioni, a questo punto, stante il fatto che ipotecano per i giovani un futuro che neanche vivranno.

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  5. Prima di recarti in quel di Scozia è meglio che aspetti che gli passi!

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  6. Oh my god!
    Sulla bici ti devi portare pure il treppiede! Non ci posso credere!

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    1. Sulla bici si può portare una marea di roba, contrariamente alla schiena umana. E' la magia della ruota, la più grande invenzione umana insieme... alla bici appunto. Comunque un treppiede non professionale in alluminio non è che pesi poi così tanto. Ciò che pesa davvero sono tenda, pentola, padella, macchina fotografica con tutte le lenti più vestiario pesante, dato che io viaggio ad aprile.

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