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Pernottamento al rifugio Saletti, Etna. Marzo 2014 |
L'esperienza più bella. Dove e come e perchè.
L'esperienza più bella di quest'anno che sta per giungere alla fine -
Non ho dubbi. La mia è stata quando ho pernottato al rifugio Saletti sull'Etna lo scorso marzo. C'era tutto quello che desideravo e che corrisponde al mio essere. Una pioggia fine; la mia Etna; un rifugio forestale provvisto di camino e legna tutto per me; un pomeriggio fotografico magnifico; una notte gelida; un saccoletto per temperature sottozero; l'indomani una sveglia all'alba, l'odore di affumicato nella stanza che mi aveva ospitato; una faggeta immersa nel freddo di una mattina limpida. L'odore, il calore della vita.
Ritornato a casa ho fatto una doccia bollente. Ho cucinato dei wurstel, ho ascoltato musica jazz sino alle 22. Dopo aver acceso la mia stufa.
La mia stufa mi ha reso felice. Innumerevoli volte lo ha fatto.
Ci è stata regalata da un fabbro che lavora qui vicino. L'avevo adocchiata fuori dalla sua officina, abbandonata in mezzo a vari rottami di ferro. Il vecchio proprietario se n'era liberato forse per acquistarne una più sofisticata e l'aveva ceduta al fabbro. Era quasi nuova.
Il fabbro ce la cedette senza volere niente in cambio e la caricammo in macchina.
Siccome la strada interna che porta a casa nostra era ancora in terra battuta e in condizioni disastrose, dovevo fermare l'auto un centinaio di metri prima, quindi caricammo la stufa su una carriola sgangherata da muratore con la ruota sgonfia e la spingemmo faticosamente in salita fino a destinazione.
Per installare il tubo di scarico dovemmo forare la parete di pietra del muro maestro, che ha uno spessore di 80 cm, e ci volle mezza giornata di faticoso lavoro.
Le prime accensioni furono difficoltose, non eravamo pratici. La legna non stagionata bruciava male, e c'erano delle fessure nel retro della stufa dalle quali usciva fumo. Le tappai con un favoloso mastice per alte temperature prodotto dalla Saratoga.
Mi rende felice ogni cosa che ha a che fare col calore del fuoco; ma che sia stata anche vissuta. Un po' conquistata, insomma.
I cataloghi di certe ditte sono pieni di belle foto di stufe e di caminetti di alto design, meraviglie raffinate e costose. Decorate in rame o in pietra, veri gioielli dell'arredamento che costano migliaia di euro. Uno può sedersi e ordinarle su internet, poi arrivano gli addetti e te la installano dove gli dici. E il gioco è fatto.
E' una gran bella cosa la ricchezza, smettiamola di fare gli ipocriti. Permette di fare tante cose.
Ma chissà perchè, quelle che nella vita mi hanno fatto più felice sono sempre state le cose più semplici, o conquistate con fatica, o a costo quasi zero.
Forse perchè dietro a queste cose c'è la nostra storia, un pezzo di noi.
Dovremmo interrogarci su cosa ci ha reso felici al termine di ogni anno; e chiederci perchè.
C'è sempre qualcosa da imparare, credo.