sabato 12 maggio 2012

Cronache lapponi

Arvidsjaur, Jokkmokk, Porjus. Tutte localita`che da anni avevo sognato di raggiungere. Il mondo e`tutto un sogno quando ti trastulli sulla carta geografica. Questi centri sono in realta` molto piccoli, in meno di cinquecento metri li hai attraversati per intero. E tra l`uno e l`altro ci sono incolmabili distanze. Quattro giorni fa ho lasciato Arvidsjaur, dove si trova un villaggio Sami (=Lappone) ben conservato, e ho proseguito sulla E45. Ho pedalato per 102 chilometri fino a Kåbdalis, unico minuscolo villaggio dove ho potuto comprare qualcosa da mangiare. Nel negozio di alimentari ho incontrato un ragazzo che mi ha aiutato a reperire una sistemazione per la notte: in tenda sulla neve presso un campeggio di un amico, vicino l`edificio con docce, wc e cucina, al prezzo simbolico di 50 corone (poco piu`di 5 euro). Questo giovane aveva passato mezz`ora a telefonare a tutto il paese, e si vergognava del fatto che qualcuno non si fosse offerto di ospitarmi gratis a casa sua.

Mercoledi 10 aprile alle ore 11,13 e al km 3953 ho raggiunto e superato il Circolo Polare Artico. Non c`era nessuno a infastidirmi sul grande piazzale dove si trova l`altrettanto grande cartello bianco con la scritta in quattro lingue. Sognavo da tanto tempo di scattare una foto qui insieme alla bici. Ne ho scattate una ventina, alla fine.

Ieri ho raggiunto Gällivare, centro minerario che si trova all`ombra della spoglia collina Dundret, m.821. Due mesi esatti di viaggio. Da quello che sapevo l`ostello e il campeggio dovevano essere chiusi, invece erano aperti. Il proprietario mi ha fatto dormire nell`ostello situato in una magnifica posizione vicino a un fiume. Mi ha scontato il prezzo del 50% perche`sono arrivato qui in bicicletta. Questa sistemazione comoda e inaspettata mi ha reso felice. Mi sono recato in centro per fare il  backup delle foto digitali. L`unica possibilita`era il negozio Expert che si trovava all`interno di un centro commerciale. Sono entrato con tutta la bici carica sotto lo sguardo sbalordito di quelli che stavano seduti ai tavolini dei bar leccando gelati e sorseggiando bevande. Ci sono stati problemi con il trasferimento delle immagini su DVD, tanto che ho finito per stare all`interno del negozio oltre un`ora, sollevando l`impazienza del "boss" che non ne poteva piu`di vedermi posteggiato li`. Neanch`io ne potevo piu`di lui e del suo negozio in cui la temperatura mi faceva star male, sfiorava i 30 gradi. Finita la tormentata operazione sono uscito fuori dal centro commerciale; c`era un tipo magro e pelato sulla cinquantina che mi stava dietro e continuava a borbottare "Cyclat forbjud...cyclat forbjud.." ( in bici e`proibito ), sembrava non avere tutte le rotelle a posto. Ma vai a farti benedire, idiota ! Questa non e`una bici qualsiasi, questa e` Littoria. Ha attraversato tutta la Svezia da sud a nord - dovresti essere onorato. E stalle lontano, potresti farti male !

Sono rientrato all`ostello di Gällivare e ho provveduto a sistemare i raggi cigolanti della ruota posteriore. Intervento delicato che se non eseguito porta a rottura degli stessi. Poi finalmente doccia calda, brindisi con birra e sessione di fotografia naturalistica a strani uccelli nei pressi del fiume, dove la sera si e`specchiato un tramonto magnifico.

Oggi ho raggiunto Kiruna, dove si trova la miniera di ferro LKAB, la piu`grande della Svezia. Ho percorso solo cinquanta chilometri, ma nella piu`totale stanchezza. Ho le gambe "vuote", e per di piu`e`arrivato un vento gelido da nord, ovviamente contrario alla direzione di marcia. Inoltre ha nevicato per quasi due ore, ma ormai a questo ci ho fatto l`abitudine. Manca poco per lasciare la Svezia, che forse mi tratterra`un giorno in piu`, per riposare.

Prima della frontiera norvegese la strada E10 costeggia il lago Torneträsk per decine e decine di chilometri, regalando a quanto ne so panorami fantastici. Appena faro`il pieno di proteine e di sonno ripartiro`, questa volta verso ovest, verso il mare.

In molti mi chiedono se raggiungero`Capo Nord. La risposta e`no. Questo viaggio non ha per meta Capo Nord. Esso costituisce una meta di massa e a me non piace sentirmi parte della massa, l`ho scritto nella piccola biografia del blog; ho gia`avvistato i primi camperisti lungo la strada, e io non voglio aggregarmi ad essi, mescolarmi a famiglie con bambini e cane al seguito. Dai resoconti di innumerevoli viaggiatori anche ciclisti non emerge nessuna soddisfazione particolare nel raggiungere Nordkapp, il cui globo metallico e`stato talmente visitato e fotografato e pubblicato su Internet che ormai mi (ci) sembra di conoscerne i singoli bulloni e le macchie di ruggine.

Questi viaggi (i viaggi in bici) richiedono una quantita` immensa di energia, fisica e psicologica: secondo me Capo Nord non la merita.
Io punto alle isole norvegesi, le Vesterålen, infinitamente piu`interessanti dal punto di vista fotografico.

E ora vado a riposarmi perche`sono stanco, e quando sono veramente stanco ne ho un po` piene le palle del viaggio e delle fatiche che esso richiede. Come si dice dalle nostre parti: Alla prossima...

2 commenti:

  1. se non ti trovi a nordkapp con orde di bambini, come fai a raggiungere l'illuminazione così come diceva assay std solution in qualche precedente post?
    ho capito: l'hai già raggiunta, anzi, l'hai sempre avuta!
    ciao!

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  2. l`illuminazione l`ho gia`raggiunta, fratello: fa gia`luce alle due del mattino, e da settimane dormo poco e male!!

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