sabato 19 maggio 2012

Due amici

Da Sølvek ho attraversato l`interno dell`isola e raggiunto Refnes, dove un ferry in venti minuti collega la parte est e la parte ovest dell`isola di Hinnøya. Il tragitto e`stato un continuo susseguirsi di panorami mozzafiato. Prima di arrivare al porto ho percorso chilometri a fianco di spiagge deserte e solitarie, molto malinconiche. Dalla parte interna della strada vedevo parecchie fattorie abbandonate, con mezzi di locomozione degli anni `50 lasciati ad arrugginire all`aperto. All`imbarco mancavano quaranta minuti; due donne viaggiatrici mi hanno offerto del cibo: panini col burro, torta di mele e caffe`. Ho mangiato selvaggiamente sulla banchina mentre loro osservavano beate il mio apprezzamento.

Una volta passato dall`altra parte dell`isola ho raggiunto Sortland, prima con un tratto costiero di struggente bellezza, poi con un tratto interno freddo e ventoso. Una galleria di oltre due chilometri non segnata sulla carta mi ha messo in ansia, ma tutto e`finito bene.

Sortland e`una cittadina portuale, con quasi tutte le case di colore azzurro o blu. Sorge immediatamente al di la`di un immenso ponte che la collega all`isola di Langøya, ancora piu`a ovest. Piogge e vento flagellano la citta`all`infinito per tutto il giorno e per tutta la notte. Il vento e`violento qui in Norvegia - spero di averlo il piu`possibile a favore.

Mi sono fermato un giorno qui a Sortland in un ostello che si trova nel retro di un albergo di alto livello, ne costituisce la "parte povera". Ho incontrato due altri ospiti, due polacchi sulla cinquantina. Lavorano nelle costruzioni; uno di loro e`separato da anni, ha vissuto in Italia e in Canada. L`altro e` sposato e vede la famiglia raramente. Queste due persone sono state molto gentili con me; hanno tirato fuori tutto l`inglese che potevano pur di comunicare; mi hanno raccontato un po` la loro vita, che non e`stata e non e`tutt`ora affatto facile. Ma mi ha colpito il loro senso profondo di onesta`, la loro volonta`di lavorare, di tirare avanti. E malgrado i loro problemi, le loro nostalgie, mi sono sembrati positivi e sorridenti. Avrebbero tutti i motivi per essere tristi e abbattuti, invece emanavano allegria, e questo senza bisogno di ricorrere all`alcol.

Questo post e`dedicato a loro. Gli auguro ogni fortuna.

1 commento:

  1. ... dipende sepmpre da quanto alcol avevi già in corpo tu!!

    a parte gli scherzi, suerte a tutti i polacchi!!

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