giovedì 15 febbraio 2024

La "banale" influenza.

 

Siamo stati contagiati. Due settimane fa abbiamo fatto l'errore di andare a casa di persone con una bambina di un anno ammorbata da qualcosa. Non siamo stati avvertiti di questo.

Abbiamo contratto una devastante influenza. Non ne parla nessuno e il mio sospetto è che abbiano sbagliato a formulare il vaccino - per questo i media non ne parlano. Fosse stato covid ci sarebbe stata una grancassa mediatica da paura.

Questa influenza non è affatto "banale". E' tremenda, interminabile. Ho dovuto tirar fuori pure la macchina per l'aerosol che giaceva in cantina inutilizzata da 15 anni.

La mia rabbia sta nel non aver chiesto nulla, perchè prima di andare in casa d'altri "sembra male, chiedere" - intendo dire "come state?" - dato che gli altri se ne strafottono di farlo sapere di loro sponte.

D'ora in poi, nei mesi clou, lo farò SEMPRE. 

 

Il risultato di tutto questo è anche: fine della bici, degli allenamenti e del viaggio 2024.

Il risvolto postitivo è: me ne torno in Sicilia già a metà marzo.

Da solo.

Stufa a legna, mare, escursioni, acquarelli, bici e la mia campagna.

Mi viene già un languorino di piacere a pensarci.

Comunque la gente dalla lezione del virus cinese non ha proprio capito nulla.

lunedì 18 dicembre 2023

All'anno prossimo.

 


 

Dopo le piogge abbondanti degli scorsi giorni è arrivata una massa d'aria fredda. Ho raccolto alcuni mandaranci - pochissimi quest'anno - e limoni. Ho fatto e completato innumerevoli lavori di potatura e di manutenzione e posso concedermi passeggiate di relax prima della ri-partenza.

Tirando le somme: gran raccolto di agrumi; scarso raccolto di nocciole; niente noci. Aria pura: tantissima. Felicità: anch'essa tanta.

Alle 13 il sole di dicembre scompare dietro la collina e fa freddo. Più tardi mi farò un tè, poi forse salirò a piedi su fino alla zona della sorgente d'acqua che con l'aiuto del figlio dei miei vicini ho disboscato per un totale di 12 ore. Un lavoro pesante ma molto gratificante.

Sarà bello sentire l'odore delle querce, lungo il sentiero. 

Stasera accenderò per l'ultima volta la stufa a legna, leggerò una rivista del 1932, poi uno o due racconti di Ercole Patti. Alle 22 sarò a letto.

All'anno prossimo -