giovedì 20 maggio 2021

In bici e tenda sui Nebrodi con vista dell'Etna.

 

 


 

 

Sono appena tornato dai Nebrodi dove ho trascorso una notte con la solita formula bici + tenda. Quest'area del parco, pur essendo relativamente vicina alla Statale, risulta pochissimo frequentata -

Vi si accede tramite una carrareccia dal fondo sabbioso/argilloso che dopo le piogge si trasforma in un ripido torrente di acqua e fango difficile anche per i fuoristrada. In questo periodo dell'anno la strada è asciutta e agevole - il tratto più in basso guadagna fortemente quota in un paesaggio giallo di ginestre:

 


 

sopra: passaggio da Floresta, m.1275


sotto: in dura salita tra le ginestre




 

Si attraversa una sorta di altopiano boscato a faggi e pini larici dove sono in corso lavori forestali; si scende per qualche breve tratto tra pascoli con il versante nord dell'Etna in bella vista:





sotto: boschi di pini larici 




 

Oltrepassata la zona sottoposta a pulizia forestale si entra in una valle non segnalata sul navigatore digitale, affatto deserta. Si risale per un po' sino a un punto molto panoramico a 1250 metri di quota dove ho montato la tenda.



in alto: il posto scelto per l'accampamento; alle mie spalle l'Etna


sotto: birra e cena con polpette portate da casa





Appena il sole è andato via il freddo si è fatto sentire. Durante la notte la temperatura è scesa a 5 gradi - ma niente umidità. Il fiume Alcantara rumoreggiava dal fondo dell'ampia vallata.

Alle 6 del mattino l'Etna emetteva una nube di cenere diretta a est.




Terminata la colazione sono partito ripercorrendo la stessa strada dell'andata. Queste sono le ultime settimane in cui il clima è ancora piacevole e non ci sono insetti molesti; in pratica almeno per i miei gusti si può venire da queste parti sino a metà giugno, non oltre.

Ho provveduto a memorizzare il percorso per tornare qui in autunno: il paesaggio sarà davvero spettacolare in quella stagione.





sopra: lungo il percorso di rientro


sotto: valle dell'Alcantara con l'Etna sullo sfondo




 

Sono rientrato a Floresta intorno alle 11 concludendo questa gratificante one-night-outdoor e ripromettendomi come già detto di tornare a esplorare quest'area solitaria dei Nebrodi orientali.


in vista di Floresta, m.1275



PORTARSI L'ESSENZIALE



La bici con il minimo per passare una notte all'aperto. Poco peso = maggior divertimento.

Davanti:

- Borsetta con tre obiettivi fotografici;

- Sacca impermeabile Ortlieb 13L con: camera d'aria e qualche attrezzo, tenda 2posti ultraleggera, materassino gonfiabile

- Sacco a pelo Millet comfort sino a zero °C

Dietro:

- Borsa Ortlieb piccola taglia con: fornelletto, tazza alluminio, padella leggera, bottiglia acqua 1,5L e cibo per sera/mattina;

- Borsa Ortlieb piccola taglia con: pantaloni lunghi poliestere, camicia cotone, maglia lana leggera, calze ricambio, giacca piumino, guanti bici, fascia antivento, berretto, giacca ciclismo, gambali ciclismo

Zaino con: macchina fotografica, giacca antivento e piccoli oggetti

Treppiede fotografico FotoPro trattenuto sul davanti dalle corde elastiche.




mercoledì 12 maggio 2021

Bikepacking sui Nebrodi in una valle dall'atmosfera "scozzese".

 

 

 


 

 

 

Non fornisco riferimenti geografici. Dico solo che la valle - immensa, meravigliosa - si trova sui Nebrodi. Il paesaggio è verdissimo, primaverile. Non ha certo la somma Bellezza dell'autunno ma è comunque stupendo.

 


 sopra: cavalli al pascolo; sullo sfondo l'Etna ormai priva di neve


sotto: una sosta nel fresco del bosco di conifere




 

Mi inoltro nella valle e raggiungo il canyon scavato dal torrente; cerco un punto panoramico dove montare la tenda.






 

Non ci sono mucche che vagano scampanando: molti allevatori non si sono ancora stabiliti a queste quote - 1200 metri. Mi sistemo su un'ampia spianata erbosa che si affaccia sul corso d'acqua che rumoreggia giù in fondo, gustandomi una solitudine assoluta.




... ... ...



La notte è stata ventosa, con forti raffiche da nord. Temperatura sui sette gradi. Nel sacco a pelo della Millet già utilizzato in Sardegna e Corsica mi sono trovato benissimo. L'alba è scura - il sole è occultato da immense nuvole spostate dal vento.





Regna un silenzio rotto soltanto dal verso degli uccelli. Il sole si alza e inizia un gioco di luci e ombre gioia di ogni fotografo. Il paesaggio potrebbe evocare la Scozia. Piove a tratti. Mi lavo la faccia presso un abbeveratoio.







Appaiono isole fugaci di luce. In basso campi gialli di fiori, in alto le faggete avvolte nelle nuvole, dai 1400 metri di quota in su. 






 

Passa un gregge di vacche. Mi metto da parte. Il vento si è calmato e attacco la salita che mi porta fuori dalla valle magica. Sento l'aria sulla faccia.

Rientro a casa





 

Questa uscita indimenticabile è stata effettuata con la bici in assetto di Bikepacking. Il minimo del bagaglio che serve per una notte all'aperto. Niente fronzoli nè oggetti pesanti. Carico posto soprattutto davanti. Borse posteriori di piccola taglia. Ed è tutto un altro vivere -