martedì 19 luglio 2022

Fine dei lavori pesanti e nuovi strumenti per semplificarsi la vita.

 

 


 

 

Non mi pare vero, mi pare di sognare. Finalmente ho finito con i lavori pesanti. Basta decespugliare, basta tagliare crescite ai noccioli, basta con la motosega. Due mesi e 20 giorni di incessanti lavori alla fine gratificano, ma stancano. Non me ne vogliano gli amici che mi incoraggiavano a fare qualche escursione, ma con questi lavori DOVEVO finire. E al termine di ogni giornata avevo le gambe talmente di piombo che recarmi sui Nebrodi o sull'Etna era l'ultima delle mie aspirazioni -

Da adesso sino a oltre metà agosto quando le nocciole inizieranno a cadere ho un solo imperativo: riposarmi e non fare più nulla. Acqua all'orto, raccolta frutti, qualche decespugliamento di poche ore e basta. Passeggiate e contemplazione. Ieri sera al termine delle ultime tre massacranti ore avevo un sorriso fino alle orecchie.

 

Colgo l'occasione per raccontare di tre anzi quattro strumenti che in questi mesi ci hanno aiutato tantissimo in campagna, semplificandoci la vita.

 

 

UNA SCALA LEGGERA

Per dieci anni abbiamo usufruito di una pesante scala in legno dei nostri vicini; altissima e robusta ma poco maneggevole. Non so di che legno si tratti ma pare di spostare un macigno. La scala di alluminio che abbiamo acquistato a inizio giugno si solleva letteralmente con due dita e ha facilitato a dismisura la raccolta delle arance e le potature alte. Dotata di 12 pioli, ha un'altezza di 3,33 m e un peso di 6 Kg.

 


  sopra: a destra la nuova leggerissima scala in alluminio; a sinistra la pesante scala in legno di tipo "antico"



LA SEGA ELETTRICA PER POTATURE

Per anni ho usato la motosega a scoppio per potare innumerevoli rami dai 3 cm in su. L'operazione era stancante per il braccio e anche in qualche modo pericolosa dato che si sta spesso in alto su una scala. Il potatore a batteria Campagnola T-CAT ha reso la cosa uno scherzo. Lo strumento è dotato di una piccola barra con catena e due batterie al litio da 10,8V e 2,5Ah. Quando si esaurisce una batteria si mette l'altra. La durata delle batterie è notevole; lo strumento pesa davvero poco e la catena si lubrifica manualmente ogni dieci-venti tagli. Non vedo l'ora di usarlo sui grandi ulivi il prossimo dicembre.




in alto: il potatore elettrico Campagnola, un sollievo definitivo per la potatura di rami medi



LE FORBICI ELETTRICHE

Qui sono davvero entrato in paradiso. Chiunque abbia un noccioleto sa quanto sia penoso e stancante rimuovere le crescite alla base degli alberi. Ho sentito parlare di anziani che le rimuovevano rapidamente con una piccola accetta (?), altri che le tagliano con il coltello della decespugliatrice - ma in questo modo si finisce per danneggiare i tronchi principali alla base nonchè si tolgono proprio quelle crescite esterne che potrebbero essere lasciate allo scopo virtuoso di rinnovare il nocciolo.

Io possiedo 470 noccioli, e rimuovere le crescite con le forbici manuali mi ha procurato un'infiammazione ai tendini della mano destra cui ho dovuto provvedere con il Voltaren.

Le forbici elettriche Vomex ES-28 acquistate su Amazon sono state uno dei migliori acquisti degli ultimi 10 anni, tanto che ne comprerei un altro paio. Anche in questo caso le batterie al litio sono due. Lo strumento è di una maneggevolezza unica. La forza di taglio è spaventosa e di un'efficacia straordinaria. Le lame sono di acciaio durissimo e fabbricazione svizzera, tutto il resto è made in Cina ma funzione bene, stramaledettamente bene.

Nota: se con delle forbici manuali al limite ci si può ferire malamente, con quelle elettriche si può perdere un dito. Quando si usa questo strumento le dita dell'altra mano vanno tenute distanti e il cervello deve'essere sempre ben collegato. Meglio lavorare da soli senza essere disturbati da chiacchiere altrui. Sconsigliato darle in mano ad anziani con la testa tra le nuvole. Avessi bambini, le terrei sotto chiave alla pari di un fucile.




sopra: noccioli con crescite alla base e rimozione delle stesse con forbice elettrica


sotto: forbici e noccioli con crescite rimosse







DECESPUGLIATRICE DA 33CC

Grazie a delle impurità entrate nel carburatore a causa del filtro dell'aria sfrangiato alle estremità mi sono giocato la seconda decespugliatrice Kawasaki in 10 anni. Tutto da buttare. Il meccanico mi ha proposto una macchina di fabbricazione cinese nuova a circa metà del prezzo. Ho storto il naso ma mi ha convinto. Con scetticismo ho messo in moto la decespugliatrice Kasei 1E36F-2EA, rendendomi conto con gioia che si tratta di uno strumento magnifico. Potenza eccezionale per un 33cc e soprattutto velocità di rotazione molto alta. Erba alta due metri polverizzata come niente e consumi uguali a quelli della blasonata Kawasaki.

Tanto che quasi quasi me ne comprerei un'altra... da 50cc. Se proprio devo trovare un piccolo difetto: il peso un po' (solo un po') maggiore rispetto alla Kawasaki. L'avviamento anche a freddo non dà finora alcun problema. L'alimentazione è a miscela.




sopra: la decespugliatrice cinese Kasei: non mi fidavo, invece è una macchina straordinaria


sotto: un settore di noccioleto decespugliato a filo

 



Spero che questa breve carrellata di prodotti sia stata utile. Ogni tanto bisogna investire, non necessariamente per un ritorno economico, quanto per una migliore qualità della vita. Il Voltaren tanto per cominciare, è rientrato nel cassetto.






domenica 10 luglio 2022

Una breve parentesi di perfezione e di sollievo.

 

 


 

Un caldo orrendo e insopportabile venuto dall'Africa ci ha oppresso per settimane; ha avuto fine solo l'altro ieri 8 luglio. Resistendo stoicamente abbiamo portato avanti l'orto e il lavoro nel noccioleto. Ho rimosso più di 250 crescite ai noccioli e restano "solo" 5000 metri q. da decespugliare.

Le melanzane, i cetrioli e i pomodori sono a regime. Grandioso raccolto di cetrioli Tasty Green e primi pomodori Cuore di Bue:

 


 

 

Il caldo di cui dicevo ha fatto maturare qualche fico nero in anticipo. Una sorta di anteprima inaspettata di agosto:




Pochi giorni fa ho impiegato tre ore di seguito per decespugliare a filo tutti i terrazzamenti intorno alla casa; non ne potevo più di vedere ortiche ed erbacce. Il risultato è di tipo "estetico", ma mi pone in una condizione mentale piacevolissima: quella dell'ordine, della campagna un po' anche villino, non soltanto terra e sudore e caos dilagante. Anche l'occhio, il solo occhio, vuole la sua parte.





Anche la grande vasca di irrigazione è stata ripulita dalle alghe, e il rumoreggiare dell'acqua nel manufatto pulito si fa musica:





Voglio approfittare delle temperature sensibilmente più basse (26 gradi contro i 31 di prima) per decespugliare l'ultimo pezzo di terreno, quello più in alto. Per rimuovere gli ultimi rami rotti di nocciolo e tagliare le crescite agli oltre 100 rimanenti.




Con il clima che si è imposto - e spero che duri - vivrei qui 1000 anni. Sono passato dalle gambe di piombo alla voglia di correre e saltare. Dalla fatica di alzarsi dalla sedia per prendere una forchetta al proposito di rivoltare mezza montagna a suon di decespugliatrice.

E' un fugace periodo di perfezione. I terrazzamenti a posto, l'orto a posto, la salute a posto, il gatto felice, noi felici, il buon cibo, i cieli trasparenti.

Il culmine sono le passeggiate attorno casa - alle ore 20 quando la luce è già da sera in questa parte di montagna che è in ombra; e certe nuvole tinte di arancione e sospese sul mare mi ricordano un lontanissimo autunno.